Powered By Blogger

martedì 27 aprile 2010

Senza tregua

Facendo seguito al post in cui avevamo pubblicato l'ultima l'interpellanza presentata, possiamo ora rendere nota anche la risposta che ci è stata anticipata per iscritto.
Alla semplice domanda con cui si intendeva sapere sulla base di quale progetto ha lavorato, e sta lavorando l’impresa esecutrice dei lavori, la risposta che ci viene fornita è che è tuttora in esecuzione il progetto originariamente approvato e appaltato dalla precedente amministrazione. Dopo circa 10 mesi dalle elezioni, nonostante le ripetute dichiarazioni di grande attivismo per la modifica del progetto, abbiamo la conferma che in realtà nulla è cambiato e il tanto criticato progetto, comprendente le piscine, è tuttora in esecuzione. Potrebbe anche essere una buona notizia se non fosse che contemporaneamente scopriamo che la variante al progetto, proposta dal Direttore Lavori e progettista nel mese di maggio scorso e dalla vecchia giunta approvata, che si poneva l’obiettivo di arrivare al completamento e all’apertura al pubblico della parte relativa alle piscine nel giro di una anno, è stata tenuta in una sorta di stand by dall’impresa e dall’amministrazione stessa per tutto questo tempo ed ora sembra che i lavori siano finiti in un vicolo cieco senza che né il Direttore Lavori né il RUP abbiano in qualche modo chiarito come si debba procedere. Purtroppo ci rendiamo conto che tutte le figure tecniche protagoniste di questa opera siano ormai fortemente confuse dall’atteggiamento dell’amministrazione che continua a contraddirsi e a temporeggiare nella speranza che arrivi qualcuno con una manciata di milioni di euro a risolvere ogni problema.


Dalla risposta sembrerebbe che la variante del maggio scorso sarebbe inapplicabile poiché non migliorativa e non a costo zero per l’amministrazione, per cui ora il Direttore Lavori che l’aveva proposta anche come metodo di soluzione di alcune difficoltà con l’impresa si troverà ora con alcuni nodi irrisolti che non vorremmo mai si traducessero in una richiesta danni da parte dell’impresa; tuttavia la paura più grande è che questa intenzione di cambiare completamente il progetto, facendone uno nuovo che preveda l’eliminazione delle piscine per far spazio ad un’area congressuale, si traducesse in un duplice disastro: economico e funzionale. Sarebbe un disastro economico per i maggiori costi per liquidare l’impresa, affidare la nuova progettazione, fare il nuovo progetto e il nuovo appalto ma soprattutto sarebbe un disastro funzionale visto che un impianto senza le piscine perderebbe l’elemento che più interessa alla popolazione di Gravellona e dintorni, l’impianto con le piscine era altresì stato oggetto di una studio socio-economico che ne garantiva la sostenibilità economica, mentre le continue dichiarazioni dell’esatto contrario non sono mai state supportate da un analogo studio.  La nostra proposta è di pretendere dall'impresa la realizzazione del progetto originale e se fosse vero, come sembrerebbe dal parere dei tecnici, che vi siano delle carenze da imputare ad errori di progettazione saranno i progettisti a doversene assumere la responsabilità; in nessun caso si dovrà rinunciare alle piscine e sperperare risorse pubbliche per realizzare un nuovo progetto senza utilità diretta per la popolazione.

1 commento:

  1. Considerando quanto scritto approvo l'idea del referendum, il popolo gravellonese ha il DIRITTO di esprimere la sua opinione """"favorevole :)))"""" riguardo al palazzetto e alle piscine come da precedente programma
    BUONA NUOTATA A TUTTI!!!! e fatevi sentire
    Danila

    RispondiElimina