Powered By Blogger

sabato 25 maggio 2013

Le ultime parole famose

 
Testuali parole prese dal sito del Comune di Gravellona Toce:
"Grazie al buon senso si è raggiunto un accordo sulla gestione degli impianti sportivi Boroli,Lucchini e del campo adiacente all ' Istituto Comprensivo Galileo Galilei .”Come amministrazione-spiega l’assessore allo sport Mario Geraci- siamo contenti di aver condiviso con le società un obbiettivo comune per il bene dei nostri ragazzi che giocano e militano presso l’Asd San Pietro e per la prima squadra del Gravellona, che gioca nel campionato di Prima Categoria..Siamo riusciti a trovare risorse ,e non era così scontato per entrambe le società: il Gravellona Calcio quindi non chiude, in contrasto dunque con le dichiarazioni che erano state fatte in precedenza. Anche perché-aggiunge Geraci-come assessore allo sport mi sono impegnato sin dal mio insediamento ,per fare in modo che le cose si evolvessero in modo più condiviso"-Le Convenzioni avranno durata triennale: 15mila euro il contributo per il Gravellona, 10mila per il San Pietro"
Dopo queste dichiarazioni in Consiglio Comunale la maggioranza si è spaccata facendo registrare il voto contrario del Consigliere del PDL Antonio Auletta. Il giorno successivo lo stesso Consigliere ha presentato le sue dimissioni dal Consiglio Comunale di Gravellona Toce.
Bravo Geraci, tu continua a concentrare i tuoi sforzi nel fare dichiarazioni contro i bambini nati da genitori stranieri che intanto il tuo assessorato allo sport evolve in modo più condiviso.
 

venerdì 24 maggio 2013

Ipotesi di delibera


La giunta Giro prosegue la sua importante opera riformatrice. Dopo avere già offerto alcuni esempi della propria capacità di riformare il funzionamento della macchina amministrativa, come ad esempio quando riuscirono a far passare il concetto che 8 consiglieri su 17 sono sufficienti a garantire il numero legale di una seduta in cui si doveva approvare una variante al Piano Regolatore, oppure quando cercarono di approvare un protocollo d’intesa per il futuro del palazzetto con altri comuni senza averli nemmeno interpellati (cercarono di introdurre l’accordo unilaterale), la giunta dei teletubbies ha avuto modo, durante l’assemblea pubblica di mercoledì 22 maggio, di presentare un nuovo importante strumento per la semplificazione delle procedure amministrative; sempre nell’ottica della ricerca della massima efficienza ed efficacia dell’azione di governo hanno spiegato questo nuovo modo di operare che permette di conciliare rapidità e flessibilità e hanno chiamato questo geniale strumento: Ipotesi di Delibera. Bisogna ammettere che è davvero un bel passo avanti nel diritto amministrativo perché introduce delle importantissime facilitazioni per chi è chiamato a prendere importanti decisioni che hanno una ricaduta sui cittadini; ma come funziona questo strumento? Funziona in questo modo: la Giunta si riunisce e delibera qualcosa, qualsiasi cosa, anche con dei contenuti esorbitanti dopo di che lascia che la delibera segua il suo percorso normale come se fosse in effetti una delibera qualsiasi, perché in effetti ne ha tutto l’aspetto, e di conseguenza i funzionari comunali la prendono e la pubblicano e ne producono degli atti conseguenti come ad esempio un avviso su carta intestata comunale da inviare a tutte le famiglie degli alunni. A quel punto la giunta si mette comoda e aspetta le conseguenze; possono verificarsi principalmente 2 casi, il primo è che nessuno ci faccia caso, a parte magari la solita minoranza che rompe sempre la scatole ma tanto si sa che lo fa strumentalmente e quindi non ci sono problemi, e quindi gli effetti della delibera si concretizzano proprio come una delibera vera e non se ne parla più. Il secondo scenario possibile è invece che, se per caso il contenuto della delibera è eccessivamente vergognoso anche per i normali standard di questa giunta, tutti i cittadini, che normalmente soffrono di distorsioni cognitive e sono portati a credere a ciò che appare ma che in realtà potrebbe non essere, pensano che sia una delibera vera (il solito vecchio atto dell’ormai superato ordinamento giuridico pre-riforma Giro) iniziano a preoccuparsi e magari si organizzano scrivendo una lettera che esprime la preoccupazione di tutti e magari per chiedere un incontro. A quel punto allora la giunta convoca l’assemblea pubblica e si presenta compatta e granitica a spiegare le proprie ragioni: per prima cosa il leader con mille violini suonati dal vento enfatizza il suo stupore per la pacatezza e la competenza che caratterizzano la lettera, a lui non sembra proprio possibile che qualcuno sappia scrivere argomentando in modo razionale e propositivo, e subito dopo passa la parola all’assessore pover point che illustra i drammatici dati di bilancio, ovviamente solo quelli che fanno comodo, per dimostrare che i pesanti aumenti sono obbligati. Così dopo aver fatto sentire tutti in colpa per essere stati per anni beneficiari di incredibili privilegi e aver parassitizzato le casse comunali viene tirata fuori la novità e cioè che gli aumenti ci saranno ma non saranno pesanti come quelli indicati nella delibera perché quella era la vera novità: era una Delibera Ipotetica. Così come previsto dalla riforma Giro la Delibera Ipotetica nel caso di forti proteste popolari può essere revocata e così la giunta si prende l’impegno di rivedere tutte le tariffe attraverso un nuovo passaggio in commissione bilancio e nuove deliberazioni. E’ o non è geniale questo strumento?


Durante la serata sono anche state presentate le proposte di tariffazione per i servizi a domanda individuale che sono parse a tutti piuttosto pesantemente aumentate ma confidiamo di vedere in commissione tutte queste cifre in modo analitico e soprattutto in un quadro contestuale di bilancio più completo.

Resta l’incognita sul futuro, una volta prese delle decisioni e deliberate saranno Delibere vere o Delibere Ipotetiche?



giovedì 16 maggio 2013

Le conseguenze del panico


A quanto pare i dati che dovevano arrivare mercoledì alle 18.00 in commissione e non erano arrivati, causando il rinvio della commissione stessa, si sono precipitati all’attenzione della Giunta alle 19.00 in punto e hanno determinato l’approvazione della delibera che di fatto porta le tariffe dei centri estivi ad una quota aumentata di ben oltre il 100% rispetto agli anni precedenti. E pensare che quando avevamo espresso qualche preoccupazione riguardo ai possibili aumenti avevano cercato di tranquillizzarci dicendo che sarebbero stati aumenti “contenuti”. Ovvio che ora la preoccupazione è anche legata alla possibilità che vogliano applicare lo stesso criterio su tutti gli altri servizi finora cofinanziati dal Comune. In questo modo sono convinti di aver risolto il problema definitivamente: se le iscrizioni ci saranno comunque vorrà dire che il servizio si autofinanzia e se invece non si raggiungerà il numero minimo di iscrizioni stabilito per l’attivazione del servizio vorrà dire che non è più necessario. E’ una logica che non fa una piega, qualunque uomo delle caverne lo capirebbe; il fatto che nel corso degli ultimi 3 o 4000 anni l’uomo sia uscito dalla propria caverna e si sia organizzato prima in piccole tribù, poi in villaggi e successivamente in “civiltà” più evolute al punto da organizzarsi in società complesse dotate di servizi su cui chiunque può contare per il semplice fatto di far parte di quella società (pagando regolarmente le proprie tasse) per loro sembra non contare nulla, per la Giunta Giro anche i servizi che si sono faticosamente costruiti nel tempo devono essere finanziati con delle vere e proprie tariffe che ne coprano interamente il costo, per la Giunta Giro le risorse che derivano dalla fiscalità generale devono servire a finanziare qualunque altra cosa ma non servizi che aiutino le famiglie.


Ad intralciare i piani della Giunta dei teletubbies però sembra che, oltre alla minoranza, ora ci sia molta gente che vorrebbe qualche spiegazione e così le 4 pericolose anarco insurrezionaliste sono diventate qualche centinaio e si sono autonomamente attivate scrivendo una lettera ai nostri rigorosi amministratori:


Al Signor Sindaco di Gravellona Toce, Avv. Massimo Giro

Ai Membri della Giunta Comunale,

Sig. Salvatore Nocilla (Vice Sindaco),

Sig. Antonio Sirianni (Assessore),

dott. Marco Ronco (Assessore),

Sig. Pasquale Epifani (Assessore),

Sig. Moreno Magistris (Assessore)

Oggetto: Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale dell’8 maggio 2013, avente ad oggetto i Centri Estivi Comunali 2013
Egregio Signor Sindaco,
Egregi Componenti della Giunta Comunale,
da qualche giorno avrete notato l’attenzione che gli utenti dei Servizi di Centro Estivo, Dopo e Prescuola, nonché Mensa Scolastica prestano relativamente alle modalità di erogazione dei servizi stessi, nell’imminenza della fine delle scuole.
Oggi, con la pubblicazione della relativa delibera di Giunta dell’8 maggio 2013, i timori di un aumento massiccio delle tariffe sono diventati realtà: su base settimanale il servizio di Centro Estivo aumenta circa del 107%, se si considera la tariffa per un figlio, del 176% se si considerano due iscrizioni, visto che sono espressamente annullate le riduzioni per le famiglie con più di un figlio. In dettaglio:

aumento % *

anno 2012 tariffa settimanale per 1° turno € 51,93  per un figlio € 77,90 per 2

anno 2012 tariffa settimanale per 2° turno € 46,89 per un figlio € 70,33 per 2



anno 2013 tariffa settimanale unica € 97,00  per 1 figlio (+87%) € 194,00  per 2 figli   (+ 149% )

anno 2013 tariffa settimanale unica € 97,00 per1 figlio (+107% rispetto al secondo turno 2012) € 194,00 per 2 figli  (+176% rispetto al secondo turno 2012)

Pur conoscendo la difficile situazione economica e finanziaria in cui versa l’Amministrazione Comunale e pur comprendendo l’incertezza del contesto politico più ampio con le sue inevitabili ricadute sui bilanci degli Enti Locali, desideriamo sottoporre alla vostra attenzione qualche elemento di riflessione che, spinti dalle necessità contingenti di un Bilancio fortemente sofferente, forse non avete adeguatamente considerato.

Tra i Servizi c.d. a domanda individuale, i Centri Estivi sono necessari a garantire alle famiglie di poter mantenere il lavoro, il bene primario da tutti indicato come l’unica via per uscire dalla crisi economica. E’ inoltre proprio d’estate che si aprono possibilità anche solo temporanee di occupazione, vista la vocazione turistica del territorio cui apparteniamo.

Il Centro Estivo che da anni viene proposto dal Comune è uno dei fiori all’occhiello della sua Amministrazione non solo come efficace risposta alle esigenze materiali dei genitori lavoratori, ma anche come occasione educativa importante in una fascia d’età particolarmente delicata: peccato trovarsi a ragionare sulla perdita qualitativa che il suo smantellamento rappresenterà solo ora e solo a motivo della sua inacessibilità economica.

Visto il difficile momento che stiamo attraversando e considerato che fino ad oggi , comparate a quelle praticate dei Comuni viciniori , quelle gravellonesi erano inferiori alla media (ma questi confronti non sono mai facili, visto che per noi si è sempre trattato di tariffe su base mensile o quasi e che la qualità dei servizi è difficilmente standardizzabile), un aumento delle tariffe era ragionevolmente atteso. Ma una decisione che privasse di fatto molte famiglie della possibilità di accedervi e che ci regalasse il primato negativo della denegata riduzione per famiglie numerose ci sorprende enormemente e ci lascia davvero con l’amaro in bocca.

Quanto risolve dei conti pubblici questa decisione così pesante per le famiglie gravellonesi?

Quanto è condivisa la scelta di andare verso una riduzione dei Servizi a domanda individuale in un Paese che non ha, solitario tra i vicini, una scuola con il tempo pieno?

Come sarebbe accolta dalla cittadinanza la scelta, costosa ma non impraticabile, di investire in servizi destinati ai ragazzi? Un Dopo Scuola per la scuola media inferiore? Un Centro Estivo impostato come “volontariato sul territorio” per il mese di agosto, che insegni ai nostri ragazzi più grandi come avvicinarsi alle necessità della comunità?

Non crediamo che queste siano le idee interessate di chi ha figli tra i 6 e i 15 anni e che per il resto della cittadinanza queste siano voci di spesa e basta. Il pater familias è per antonomasia il buon amministratore, ma nessuno ha mai pensato che per esserlo debba avere figli veramente, perché gli basta pensare al futuro di tutti.
Ci piacerebbe tanto sapere da Voi cosa rispondete a queste domande, per capire nell’immediato se ci sono possibilità che la delibera in oggetto sia modificata e le tariffe siano ridotte, e, nel medio termine, se questa Amministrazione riuscirà ad immaginare il futuro senza ricorrere al scelte gravemente penalizzanti per le famiglie e per i ragazzi come quella su cui vi chiediamo di riflettere oggi.

Grazie per l’attenzione,

Lettera firmata da 128 cittadini

Gravellona Toce, 14 maggio ’13





domenica 12 maggio 2013

AMMINISTRARE IL FUTURO: VENERDI' 7 GIUGNO ORE 20.45

L'incontro intitolato  
L'IMU E IL BILANCIO COMUNALE 
con l'On. Enrico Borghi 
è stato rinviato a VENERDI' 7 GIUGNO
ore 20.45
(Gravellona Toce, Salone Arci Casa del popolo,Corso Roma, 50)

venerdì 10 maggio 2013

Panico in commissione bilancio


Mercoledì sera alle 18.00 era convocata la commissione bilancio per discutere sul bilancio preventivo 2013; poteva essere la solita riunione fra pochi consiglieri di maggioranza e pochi di minoranza, oltre a qualche funzionario del Comune, e invece ad un certo punto il dramma: 4 pericolose cittadine si sono materializzate davanti alla porta della sala consiliare con la minacciosa intenzione di assistere alla riunione della commissione. Subito è scattata la prima linea di difesa da parte dei consiglieri di maggioranza che hanno provato a scoraggiare le malintenzionate affermando che le riunioni non sono pubbliche per cui non avrebbero potuto assistere; di fronte all’insistenza delle potenziali terroriste supportata da noi consiglieri di minoranza, che forse non avevamo percepito la gravità della minaccia, si sono appellati al segretario comunale che si è subito ritirato in ufficio a cercare sul Regolamento Comunale qualche cavillo che impedisse questa possibile sciagura ma, niente, non c’è nessuna norma che impedisca al pubblico di assistere alle commissioni; allora parte un turbinio di telefonate al Sindaco che ovviamente ha subito indossato le vesti del salvatore della patria dal tentato colpo di stato cercando di affermare anche lui che non è possibile assistere ma dopo pochi attimi anch’egli è capitolato di fronte a questo pazzesco diritto che ogni cittadino ha di assistere ad una riunione di consiglieri da lui stesso eletti per gestire il proprio comune; incredibile. Pare che però il sindaco, per meglio garantire la pubblica sicurezza trovandosi a dirigere questa emergenza per telefono, abbia chiesto di registrare nomi e cognomi delle 4 possibili attentatrici suicide e così ora lo schedario ne custodisce le generalità. Una volta caduta anche questa barriera difensiva, intorno alle 18 e 15 non si è potuto far altro che procedere in un clima surreale all’inizio di questa commissione consiliare in cui la maggioranza aveva preannunciato che avrebbe presentato le sue proposte sul bilancio e in particolare sull’entità dei rincari per le tariffe dei servizi scolastici; intanto le telefonate e le uscite temporanee dall’aula si susseguivano impegnando a turno l’assessore, la Presidente di Commissione, il Segretario Comunale o qualche consigliere di maggioranza, tutti impegnati a confrontarsi su come uscire da questa drammatica situazione che intanto veniva gestita trattando un altro punto all’ordine del giorno. In effetti era previsto di discutere sullo Statuto della nuova Unione di Comuni a cui Gravellona prevede di aderire con Omegna, Casale e Baveno e quindi per guadagnare un po’ di tempo si alternano la Presidente, l’assessore e il segretario nel ripetere le stesse cose sperando che le signore del pubblico vedendo avvicinarsi l’ora della cena sentissero il dovere di allontanarsi sfinite, ma loro niente, continuavano a rimanere tranquille, composte e attente e sembra che ad un certo punto una di loro abbia preso addirittura appunti a conferma che fossero davvero soggetti con pessime intenzioni. Mentre si parlava di questo Statuto, che pare nessuno conoscesse bene e nessuno nemmeno sapesse se la bozza in esame fosse la bozza definitiva o una copia superata, peccato che il Consiglio Comunale di Omegna l’avesse già approvato ieri sera; pare che le telefonate e i consulti affannosi che si susseguivano sempre più affannosamente abbiano prodotto il risultato sperato, un vero colpo di genio presentato orgogliosamente dalla Presidente di Commissione: “il secondo punto all’ordine del giorno relativamente ai dati di bilancio viene rimandato alla prossima seduta poiché mancano ancora dei dati che stavamo aspettando proprio stasera e non sono arrivati”. Che sfortuna, non stavano più nella pelle dalla voglia di esporci le loro intenzioni sul bilancio, al punto da aver anche chiesto la presenza oltre l’orario di lavoro della Responsabile dell’ufficio ragioneria, e si è verificato questo intoppo; chissà da dove e da chi dovevano arrivare questi dati che non sono arrivati ma resta il fatto che dovevano essere proprio determinanti e senza quelli non c’è niente da discutere, tutti a casa!


Con questo elegante stratagemma è stato eluso un pericoloso tentativo da parte di alcune cittadine di avere informazioni di prima mano; non sia mai che i cittadini inizino a prendere il vizio di informarsi su quello che avviene in municipio; la prossima riunione della commissione sarà convocata all’ultimo momento prelevando i consiglieri con degli elicotteri e trasportandoli in una località segreta preventivamente bonificata da qualsiasi rischio di spionaggio da parte di utenti.

Ma cosa avranno da mettere in questo bilancio che gli fa così paura?

mercoledì 8 maggio 2013

Napolitano propone, Gravellona dice no.



Le parole del Presidente Napolitano:
«È opportuno rendere possibile l'acquisizione della cittadinanza da parte dei minori figli di immigrati già di fatto integrati nella nostra comunità nazionale». Sono le parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della Giornata internazionale del migrante. Parole che rispecchiano un sentimento più volte ribadito in altre occasioni. Per sensibilizzare la politica verso quella via dell'integrazione che può essere percorsa solo attraverso il cambiamento della legge attuale sulla cittadinanza. Una legge che per molti analisti è ormai anacronistica perché non rispecchia il cambiamento che, almeno in questi venti anni, ha vissuto l'Italia con l'apporto della componente immigrata. E dunque ancora una volta, in questa grande occasione, la linea del Presidente della Repubblica viene ricalcata confermando quel suo pensiero espresso già pochi mesi fa, secondo cui è «un'autentica follia, un'assurdità che dei bambini nati in Italia non diventino italiani; non viene riconosciuto loro un diritto fondamentale».

Il Presidente Napolitano propone, la Lega e il PDL di Gravellona dicono no. Non è certo una sorpresa che abbiano questo tipo di pregiudizi ma risulta ridicolo che abbiano addirittura paura di concedere una cittadinanza onoraria, che avrebbe soltanto un valore simbolico, a testimonianza di quella volontà di favorire l’integrazione che loro stessi vantano di volere. Lasciamo stare il leghista Geraci che non ha nemmeno capito che la cittadinanza non ha nulla a che fare con il centro islamico, Geraci non riesce nemmeno a tenere separato un fatto che riguarda i diritti civili di tutti i figli di immigrati di qualsiasi nazionalità (quindi anche americani, cinesi, russi o australiani) e un fatto culturale-religioso che riguarda esclusivamente gli immigrati islamici; nel minestrone culturale che si annida nel cervello dell’assessore Geraci immigrati è sinonimo di islamici e questo spiega già da solo quanto sia capace di analizzare una questione così delicata.

Ovviamente non è il Consiglio Comunale di Gravellona che può cambiare una legge nazionale ma a fronte di una richiesta si poteva almeno fare lo sforzo di capire che un gesto di questo tipo poteva essere sicuramente più utile che dannoso; evidentemente la volontà di parlare sempre alla pancia degli elettori ha prevalso anche stavolta rispetto alla possibilità di aprire un dialogo con quella parte di cittadini che ancora credono di vivere in un paese civile.

mercoledì 1 maggio 2013

Bilancio 2013

All'alba del mese di aprile si è iniziato in commissione bilancio a parlare del bilancio preventivo 2013. La colpa è sicuramente del governo che non comunica gli importi dei trasferimenti, ma i nostri amministratori non si sono certo sforzati di iniziare ad affrontare in tempi ragionevoli un argomento che chiamandosi "preventivo", dovrebbe avvenire prima altrimenti si chiamerebbe in qualche altro modo, comunque è già una notizia il fatto che se ne è parlato e soprattutto il fatto che molti consiglieri abbiano partecipato a differenza degli anni scorsi in cui non si vedeva quasi nessuno.
Il punto super critico dell'impostazione del bilancio sembra essere il fatto che, in base alle proiezioni ipotizzate sui possibili ulteriori tagli ai trasferimenti che dovrebbero arrivare dallo stato, molto probabilmente ci sarà una ulteriore riduzione di disponibilità finanziarie pari a circa 400.000 euro; citando le cifre in modo molto semplificato ma che renda l'idea in pratica pare che su un bilancio di parte corrente che pareggiava a circa 4 milioni e 400.000 euro  si dovrà arrivare a costruire un pareggio intorno ai 4 milioni netti. Considerando che già l'anno scorso si erano dovuti fare numerosi tagli è chiaro a tutti che quest'anno, se i tagli saranno davvero così, sarà veramente dura arrivare ad un pareggio senza scelte molto dolorose. Vista la situazione i signori della giunta hanno hanno accolto molto calorosamente la nostra disponbilità a partecipare alla costruzione del bilancio, cosa che invece non prendevano nemmeno lontanamente in considerazione negli anni precedenti in cui c'era ancora l'idea di poter gestire qualche soldo e magari fare qualche bella figura; in realtà finora hanno fatto solo figure vergognose ma almeno possono vantare di averlo fatto tutto di testa loro visto che non hanno mai nè chiesto nè avuto la nostra collaborazione.
Vista la situazione davvero drammatica non intendiamo tirarci indietro ma per poterlo fare abbiamo posto due condizioni che riteniamo fondamentali per iniziare a ragionare insieme:
1- tagliare più in fretta possibile la spesa di 36.000 euro all'anno che corrisponde al leasing per le mitiche cupole. L'anno scorso di questi tempi eravamo lì a implorarli di non fare quell'acquisto sconsiderato e loro l'hanno fatto ugualmente, ora devono trovare un rimedio. Se ritengono che siano un affare che se le comprino loro e ne traggono i benefici basta che paghino al comune quel che ha speso e la smettano di alimentare un centro di costo inutile.
2- dimezzare (da 80.000 a 40.000) i costi degli organi istituzionali. Possono sciegliere di dimezzare i compensi di sindaco e giunta azzerando i gettoni di presenza a tutti i consiglieri oppure dimezzare il numero degli assessori e ridurre leggermente i compensi, a loro la scelta purché il risparmio sia di almeno 40.000 euro che non è poco.
Queste condizioni ci sembrano il minimo necessario per essere almeno presentabili nel momento in cui andranno a dire che saranno obbligati a sciegliere se aumentare sensibilmente i costi dei servizi o aumentare di nuovo l'IMU o chissà quale altra soluzione.
A questa nostra proposta non abbiamo ancora avuto risposte anche se a onor del vero andrebbe detto che quel lord inglese del sindaco ha dato subito la prima risposta che gli è scappata dalla bocca come fosse uno sfintere ma che è meglio censurare.
Aspettiamo fiduciosi.