A Gravellona esistono due mondi paralleli; uno è il “Fantastico Mondo di Giro”, dove tutto funziona come piace a lui, dove la legge si interpreta e i regolamenti si cambiano, dove lui parla e gli altri ascoltano, dove lui ha delle idee brillanti e per colpa di altri va sempre tutto storto; e poi c’è il mondo reale. Nel “Fantastico Mondo di Giro” le opere pubbliche si finanziano con i soldi dei privati, con la finanza creativa, il leasing in costruendo, il project financing e tutti i modi possibili ma mai con mutui; poi nel mondo reale la sua amministrazione si prepara a contrarre un mutuo da 250.000 euro per rifare un pezzo di piazza, altri 220.000 per una palestrina nel cortile delle scuole dopo averne spesi circa 500.000 per altri lavori di manutenzione agli edifici scolastici, soprattutto il prefabbricato, sempre attraverso un bel mutuo e infatti, sul precedente numero di questo periodico, è stato pubblicato uno schema di bilancio in cui si vantano entrate per 1.380.000 euro attraverso accensioni di prestiti. Nel “Fantastico Mondo di Giro” si possono promuovere grandi eventi ludici in cui i privati mettono in campo le risorse creando un volano economico e di benessere per tutti; nel mondo reale queste iniziative si chiamano Festivalone e pista di pattinaggio, sono costate alcune migliaia di euro di soldi pubblici, probabilmente anche i privati ci hanno rimesso qualche soldo e le iniziative sono state dei fiaschi clamorosi. Ma è sull’opera pubblica più grande e costosa della storia di Gravellona che la forbice fra il “Fantastico Mondo di Giro” e la realtà si apre maggiormente: il palazzetto dello sport polifunzionale. Nel boschetto della sua fantasia, egli è riuscito a mettere in fila i seguenti postulati: completare la costruzione di un palazzetto già progettato, appaltato, avviato e soprattutto finanziato, comprendente delle piscine non ha senso poiché i costi di gestione delle piscine sarebbero insostenibili – quindi i lavori vengono bloccati – visto che 2500 persone hanno firmato a sostegno delle piscine vuol dire che allora bisognerà farle comunque quindi diamo un terreno a un privato che le faccia lui – quindi un privato sosterrà le spese di costruzione di altre piscine sul terreno del comune e gestendole riuscirà a recuperare l’investimento fatto oltre a produrre reddito e profitto nella gestione. Nel mondo reale verrebbe da pensare che se non è sostenibile la sola gestione, con costruzione già finanziata, figurarsi se lo è la gestione che si somma all’ammortamento del costo di costruzione ma il mondo reale non è fantastico e non merita di essere considerato. Nel mondo reale era stato fatto uno studio socio economico, allegato al progetto del palazzetto, che ne dimostrava la sostenibilità della gestione e che avrebbe permesso di fornire un servizio utile e gradito a tutti i cittadini; nel mondo immaginario del signor sindaco al posto di uno studio ufficiale e complesso che valuti tutti gli aspetti economici, come era stato fatto ed è consultabile agli atti, si preferisce continuare a volare con la fantasia. Infine anche gli aspetti legali iniziano ad assumere una certa importanza visto che all’inizio della Fantastica Era Giro vi era un cantiere con un’impresa al lavoro mentre ora i lavori sono fermi e le riserve dell’impresa (in sostanza richieste di risarcimento) ammontano a più di 4 milioni di euro e mentre fino a poco tempo fa ostentava sicurezza e padronanza della situazione oggi invece ha dovuto cominciare a impegnare 5.000 euro per consulenze legali ma non ci vuole molta fantasia a ipotizzare che non basteranno.
Che fortuna, ci saremmo accontentati di un sindaco adeguato al ruolo e invece ne abbiamo uno Fantastico, fantastico!
Il blog del Gruppo consigliare Insieme per Gravellona - "La pena che i buoni devono scontare per l'indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uomini malvagi." Platone
giovedì 30 giugno 2011
sabato 25 giugno 2011
Finalmente ha confessato!
Nella prima puntata dell’intervista al sindaco Giro, apparsa sull’Eco Risveglio del 22 giugno, finalmente ha confessato il suo più grande fallimento: la gestione dell’appalto del palazzetto. In uno slancio di sincerità, come di rado gli capita, egli ha affermato:-“sarà pure colpa dei tecnici ma i cittadini avevano eletto chi aveva il compito di controllarne l’operato”- e cioè lui stesso. Ora però dovrebbe svelare anche altri misteri, come ad esempio: come mai quando ha iniziato il mandato c’era un cantiere al lavoro e ora è tutto fermo da almeno un anno? Come mai quando ha iniziato lui a controllare l’operato dei tecnici c’erano alcune centinaia di migliaia di euro di riserve dell’impresa e ora dopo 2 anni le riserve sono arrivate a oltre 4 milioni e mezzo? Come mai sotto il suo controllo è stato pagato all’impresa l’intero tetto compresa una parte di ciò che era previsto in variante nonostante che la famosa –“variante è illegittima”- come lui afferma? E se dichiara che si è trovato in presenza di-“contabilità quasi impossibili da verificare”- come mai sotto il suo controllo è stato disposto il pagamento di oltre 2 milioni di euro, ha tirato a indovinare una cifra che gli suonava bene?
Ora restiamo tutti in attesa di vedere come intende uscire da questa situazione e soprattutto restiamo in attesa di vedere quanti soldi pubblici costerà la sua scelta di cambiare il progetto originale per non fare le piscine e fare un centro congressi. Visto che la nostra collaborazione non è mai stata richiesta continueremo a fare gli spettatori e se fosse un film ci sarebbe da ridere, ma visto che è la realtà e che questa allegra gestione ci costerà migliaia di euro presi dalle tasche di tutti noi, non ci resta che piangere.
mercoledì 22 giugno 2011
Spendete, spendete!
Fin dall'inizio della sua avventura amministrativa il nuovo sindaco ha sempre dichiarato di essere a conoscenza di una gran quantità di modi per finanziare le opere pubbliche senza dover ricorrere ai classici mutui con la cassa depositi e prestiti per i quali nutre una personale antipatia. Ma come abbiamo già avuto modo di dire, egli è un uomo buono, e quindi non ci vuole umiliare esibendo le sue doti di mago della finanza che avrebbero fatto sembrare un ciarlatano anche David Copperfield, per cui ha deciso di tenere nascosti i suoi artifici finanziari. Ma non ha nemmeno voluto cadere nella banalità di finanziare con mutui opere di primaria importanza e necessità, come ad esempio le scupole nuove, ma ha preferito continuare nell'ottica che l'ha ispirato finora: la ricerca dell'estetica, dell'apparenza. E così pare che un bel mutuo da 250.000 euro servirà a pavimentare un pezzo di piazza; ma siccome la situazione non è del tutto chiara abbiamo chiesto esattamente come siamo messi a livello di numeri in modo che se non c'è nulla di cui preoccuparsi, tanto meglio.
Ai Sig. Sindaco e Sig. Assessore al bilancio
del Comune di GRAVELLONA TOCE
Oggetto: Interpellanza ai sensi dell’art. 21 del Regolamento del C.C.
I sottoscritti Consiglieri Comunali della Lista Civica “Insieme per Gravellona”,
premesso che la riduzione dei trasferimenti statali, a favore del bilancio comunale, hanno imposto la previsione di pareggio nella parte corrente attraverso l’impiego di una quota pari a oltre 300.000 euro di oneri di urbanizzazione;
venuti a conoscenza dell’intenzione dell’amministrazione di contrarre nuovi mutui per la realizzazione di opere pubbliche che non possono essere finanziate con gli oneri di urbanizzazione in quanto già impegnati per quanto detto sopra;
preoccupati dai possibili effetti che tali scelte potrebbero avere sui bilanci futuri,
CHIEDONO
• Qual è l’ammontare esatto dei mutui sottoscritti dall’attuale amministrazione dal giorno del suo insediamento ad oggi e in riferimento a quali opere;
• Qual è l’ammontare dei mutui che si intendono sottoscrivere nel corso dell’esercizio finanziario corrente e in riferimento a quali opere;
• Quale sarà la quota annua che dovrà essere pagata per la restituzione degli stessi;
• Qual è il piano B dell’amministrazione qualora le previsioni di nuove entrate derivanti dal federalismo municipale si rivelassero eccessivamente ottimistiche;
• Come intende agire l’amministrazione qualora le previsioni di entrate derivanti da oneri fossero inferiori a quanto indicato in sede di bilancio di previsione e il pareggio della parte corrente non fosse garantito.
Sicuri che vi sia la consapevolezza del difficile momento in cui, sia l’economia mondiale, sia l’economia italiana, stiano operando con il rischio concreto di nuovi tagli ai trasferimenti statali e ai contributi regionali e che, quindi, sia indispensabile concentrare gli sforzi per il mantenimento della stabilità dei conti pubblici limitando ulteriori eventuali indebitamenti solo a supporto di opere pubbliche indispensabili e funzionali al conseguimento dei compiti essenziali dell’amministrazione restiamo in attesa di una sollecita risposta scritta e saremo lieti di discuterne nel prossimo Consiglio Comunale, unitamente ai nostri cordiali saluti.
20 giugno 2011
I Consiglieri Comunali:
Anna Di Titta
Ernesto Meazza
Giovanni Morandi
Ai Sig. Sindaco e Sig. Assessore al bilancio
del Comune di GRAVELLONA TOCE
Oggetto: Interpellanza ai sensi dell’art. 21 del Regolamento del C.C.
I sottoscritti Consiglieri Comunali della Lista Civica “Insieme per Gravellona”,
premesso che la riduzione dei trasferimenti statali, a favore del bilancio comunale, hanno imposto la previsione di pareggio nella parte corrente attraverso l’impiego di una quota pari a oltre 300.000 euro di oneri di urbanizzazione;
venuti a conoscenza dell’intenzione dell’amministrazione di contrarre nuovi mutui per la realizzazione di opere pubbliche che non possono essere finanziate con gli oneri di urbanizzazione in quanto già impegnati per quanto detto sopra;
preoccupati dai possibili effetti che tali scelte potrebbero avere sui bilanci futuri,
CHIEDONO
• Qual è l’ammontare esatto dei mutui sottoscritti dall’attuale amministrazione dal giorno del suo insediamento ad oggi e in riferimento a quali opere;
• Qual è l’ammontare dei mutui che si intendono sottoscrivere nel corso dell’esercizio finanziario corrente e in riferimento a quali opere;
• Quale sarà la quota annua che dovrà essere pagata per la restituzione degli stessi;
• Qual è il piano B dell’amministrazione qualora le previsioni di nuove entrate derivanti dal federalismo municipale si rivelassero eccessivamente ottimistiche;
• Come intende agire l’amministrazione qualora le previsioni di entrate derivanti da oneri fossero inferiori a quanto indicato in sede di bilancio di previsione e il pareggio della parte corrente non fosse garantito.
Sicuri che vi sia la consapevolezza del difficile momento in cui, sia l’economia mondiale, sia l’economia italiana, stiano operando con il rischio concreto di nuovi tagli ai trasferimenti statali e ai contributi regionali e che, quindi, sia indispensabile concentrare gli sforzi per il mantenimento della stabilità dei conti pubblici limitando ulteriori eventuali indebitamenti solo a supporto di opere pubbliche indispensabili e funzionali al conseguimento dei compiti essenziali dell’amministrazione restiamo in attesa di una sollecita risposta scritta e saremo lieti di discuterne nel prossimo Consiglio Comunale, unitamente ai nostri cordiali saluti.
20 giugno 2011
I Consiglieri Comunali:
Anna Di Titta
Ernesto Meazza
Giovanni Morandi
giovedì 16 giugno 2011
L'uomo che sbircia nel futuro.
Ma si rendono conto a Stresa dei rischi che corrono?
Si legge sulla stampa locale che la prima Casa dell’Acqua del VCO sta per essere realizzata a Stresa; ma come? Non lo sanno che potrebbe essere “bersaglio per atti vandalici” Non lo sanno che potrebbe diventare “ricettacolo di rifiuti”? Che “i cittadini non la usano molto” e che “ci sono spese di manutenzione e gestione”? Niente paura, da Gravellona manderemo in missione speciale il nostro vice sindaco assessore all’ambiente che per prevenire tutti i problemi che deriverebbero dalla gestione di una casa dell’acqua è pronto a presentare un piano di finanziamento mirato, famiglia per famiglia, per fare non uno ma migliaia di impianti domestici super efficienti. Vai Nocilla, pensaci tu, salva anche Stresa dalle orde vandaliche pronte a scagliarsi contro qualunque Casa dell’acqua e porta anche sulle rive del lago Maggiore la cultura del miracoloso macchinario che debatterizza e toglie il calcare, fai presto altrimenti i vandali si organizzano; e non dare retta alle dichiarazioni dei rappresentanti del Movimento Cinque Stelle che su Verbania News si sono espressi così:
“Il MoVimento 5 Stelle VCO contesta anche le dichiarazioni del vicesindaco gravellonese Paolo Nocilla su una “casa dell'acqua” pubblica a Gravellona. Si legge nella nota dei "grillini": “Non si prevede, visti anche i costi, la realizzazione di una casa dell'acqua pubblica”, ha dichiarato il vicesindaco Paolo Nocilla, poi ripiega dicendo che “deve esser valutata con molta attenzione” citando chissà quali spese di gestione e manutenzione sostenendo anche sì che i cittadini (sarà veggente?) non usufruiranno del servizio “pubblico”, sarà mai che i Gravellonesi preferiscono pagare tutto a privati? L'acqua è un bene pubblico, e tale deve rimanere. Nelle città stanno sparendo ormai le classiche fontanelle, e un cittadino se vuole dissetarsi deve andare in un bar e “pagare” un bicchiere d'acqua. Il vicesindaco aggiunge anche che “teme atti vandalici”. Vuol dire che giudica male i suoi concittadini? Come mai allora a Stresa è sorta la prima “casa dell’acqua” della provincia del Verbano Cusio Ossola in grado di fornire, gratis, acqua depurata proveniente dall’acquedotto comunale?. Un “rubinetto” pubblico al quale tutti possono attingere acqua naturale (ma anche gasata) come una volta con le fontane presenti in paesi e città. L'amministrazione comunale risparmia anche sullo smaltimento delle bottiglie di plastica, venendone acquistate molte meno, e i dati ci dicono che il risparmio è considerevole!
In molte parti d’Italia la «casa dell’acqua» è già realtà. Una casetta dell'acqua è segno di civiltà e attenzione ai bisogni dei propri cittadini, così come si conviene ad un'amministrazione pubblica degna di tale definizione! E' chiaro che se a gestire il servizio idrico è una società privata, non ci sono i soldi per una casetta dell'acqua perché sono stati utilizzati per fare profitto privato e non reinvestiti nel servizio. Fiduciosi in un sano ripensamento ricordiamo che l’acqua deve essere accessibile a tutti, gratuitamente nei bisogni primari. Ricordiamo anche che l'OMS ha sancito che 50 litri di acqua al giorno procapite dovrebbero essere garantiti a tutti, anche a chi non può pagare".
Cosa ci volete fare: a Gravellona siamo fortunati ad avere amministratori che sbirciando nel futuro sanno prevenire i problemi alla radice, a Stresa amano il rischio, così come in centinaia di altri comuni d’Italia ma d’altra parte il vice sindaco che sbircia nel futuro mica tutti possono averlo.
Si legge sulla stampa locale che la prima Casa dell’Acqua del VCO sta per essere realizzata a Stresa; ma come? Non lo sanno che potrebbe essere “bersaglio per atti vandalici” Non lo sanno che potrebbe diventare “ricettacolo di rifiuti”? Che “i cittadini non la usano molto” e che “ci sono spese di manutenzione e gestione”? Niente paura, da Gravellona manderemo in missione speciale il nostro vice sindaco assessore all’ambiente che per prevenire tutti i problemi che deriverebbero dalla gestione di una casa dell’acqua è pronto a presentare un piano di finanziamento mirato, famiglia per famiglia, per fare non uno ma migliaia di impianti domestici super efficienti. Vai Nocilla, pensaci tu, salva anche Stresa dalle orde vandaliche pronte a scagliarsi contro qualunque Casa dell’acqua e porta anche sulle rive del lago Maggiore la cultura del miracoloso macchinario che debatterizza e toglie il calcare, fai presto altrimenti i vandali si organizzano; e non dare retta alle dichiarazioni dei rappresentanti del Movimento Cinque Stelle che su Verbania News si sono espressi così:
“Il MoVimento 5 Stelle VCO contesta anche le dichiarazioni del vicesindaco gravellonese Paolo Nocilla su una “casa dell'acqua” pubblica a Gravellona. Si legge nella nota dei "grillini": “Non si prevede, visti anche i costi, la realizzazione di una casa dell'acqua pubblica”, ha dichiarato il vicesindaco Paolo Nocilla, poi ripiega dicendo che “deve esser valutata con molta attenzione” citando chissà quali spese di gestione e manutenzione sostenendo anche sì che i cittadini (sarà veggente?) non usufruiranno del servizio “pubblico”, sarà mai che i Gravellonesi preferiscono pagare tutto a privati? L'acqua è un bene pubblico, e tale deve rimanere. Nelle città stanno sparendo ormai le classiche fontanelle, e un cittadino se vuole dissetarsi deve andare in un bar e “pagare” un bicchiere d'acqua. Il vicesindaco aggiunge anche che “teme atti vandalici”. Vuol dire che giudica male i suoi concittadini? Come mai allora a Stresa è sorta la prima “casa dell’acqua” della provincia del Verbano Cusio Ossola in grado di fornire, gratis, acqua depurata proveniente dall’acquedotto comunale?. Un “rubinetto” pubblico al quale tutti possono attingere acqua naturale (ma anche gasata) come una volta con le fontane presenti in paesi e città. L'amministrazione comunale risparmia anche sullo smaltimento delle bottiglie di plastica, venendone acquistate molte meno, e i dati ci dicono che il risparmio è considerevole!
In molte parti d’Italia la «casa dell’acqua» è già realtà. Una casetta dell'acqua è segno di civiltà e attenzione ai bisogni dei propri cittadini, così come si conviene ad un'amministrazione pubblica degna di tale definizione! E' chiaro che se a gestire il servizio idrico è una società privata, non ci sono i soldi per una casetta dell'acqua perché sono stati utilizzati per fare profitto privato e non reinvestiti nel servizio. Fiduciosi in un sano ripensamento ricordiamo che l’acqua deve essere accessibile a tutti, gratuitamente nei bisogni primari. Ricordiamo anche che l'OMS ha sancito che 50 litri di acqua al giorno procapite dovrebbero essere garantiti a tutti, anche a chi non può pagare".
Cosa ci volete fare: a Gravellona siamo fortunati ad avere amministratori che sbirciando nel futuro sanno prevenire i problemi alla radice, a Stresa amano il rischio, così come in centinaia di altri comuni d’Italia ma d’altra parte il vice sindaco che sbircia nel futuro mica tutti possono averlo.
lunedì 13 giugno 2011
mercoledì 8 giugno 2011
Quesito n. 3 - Referendum energia nucleare
"Oh, ragazzi siam pazzi, siam mica qui a fare l’elemosina all’uranio impoverito. Ragazzi se il nocciolo è radioattivo, ma figurati l’oliva" (Maurizio Crozza)
Quesito n. 3 – referendum energia nucleare
Referendum popolare n. 3 – SCHEDA DI COLORE GRIGIO
“Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?”.Nota: Lungo e articolato il quesito referendario per abrogare la norma per la “realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare”. Si tratta di una parte del decreto legge recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge “con modificazioni” il 6 agosto dello stesso anno. Anche questo quesito è stato presentato dall’Idv.
Si deve votare SÌ se si è contro la costruzione di Centrali Nucleari in Italia.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che le prevede.
Si deve votare SÌ se si è contro la costruzione di Centrali Nucleari in Italia.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che le prevede.
Quesito n. 2 – referendum acqua pubblica
Quesito n. 2 – referendum acqua pubblica – abrogazione calcolo tariffa secondo logiche di “mercato”
Referendum popolare n. 2 – SCHEDA DI COLORE GIALLO
“Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?”.Nota: Il secondo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. In questo caso agli elettori viene proposta una abrogazione parziale della norma.
Si deve votare SÌ se si è contro la norma che permettere il profitto (non il recupero dei costi di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa) nell’erogazione del bene Acqua potabile.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno.
Si deve votare SÌ se si è contro la norma che permettere il profitto (non il recupero dei costi di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa) nell’erogazione del bene Acqua potabile.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno.
Quesito n. 4 – referendum legittimo impedimento
Quesito n. 4 – referendum legittimo impedimento
Referendum popolare n. 4 – SCHEDA DI COLORE VERDE CHIARO
“Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante “disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?”.
Nota: Questo quesito, per abrogare la legge sul legittimo impedimento, è quello dalle possibili ripercussioni politiche più forti. A proporre il referendum è stata l’Italia dei Valori. Dopo la dichiarazione di parziale incostituzionale della legge sul legittimo impedimento, la Corte di Cassazione ha autorizzato, con ordinanza, lo svolgimento del referendum.
Si deve votare SÌ se si è contrari al principio che Presidente del consiglio o ministro possano decidere di non comparire in tribunale nei processi che li riguardano.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che prevede questo “scudo” nei confronti del sistema giudiziario.
Nota: Questo quesito, per abrogare la legge sul legittimo impedimento, è quello dalle possibili ripercussioni politiche più forti. A proporre il referendum è stata l’Italia dei Valori. Dopo la dichiarazione di parziale incostituzionale della legge sul legittimo impedimento, la Corte di Cassazione ha autorizzato, con ordinanza, lo svolgimento del referendum.
Si deve votare SÌ se si è contrari al principio che Presidente del consiglio o ministro possano decidere di non comparire in tribunale nei processi che li riguardano.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che prevede questo “scudo” nei confronti del sistema giudiziario.
Quesito n. 1 – referendum acqua pubblica
Quesito n. 1 – referendum acqua pubblica – abrogazione affidamento servizio ad operatori privati
Referendum popolare n. 1 – SCHEDA DI COLORE ROSSO
“Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall’art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”.Nota: Il primo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Si deve votare SÌ se si è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale.
Si deve votare SÌ se si è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale.
domenica 5 giugno 2011
NO AL NUCLEARE !
IL GOVERNO NON HA AVUTO IL CORAGGIO DI PUBBLICARE LA LISTA DEI SITI SCELTI PER LA COSTRUZIONE DELLE NUOVE CENTRALI NUCLEARI PRIMA DELLE ELEZIONI REGIONALI E TANTO MENO PRIMA DEL REFERENDUM.
NON FACCIAMOCI PIU' TRATTARE COSI'.
LA NOSTRA REGIONE HA GIA' DATO...VERO AMICI LEGHISTI ?
Leggetevi il dossier sul deposito di scorie di Saluggia a questo link:
http://www.legambientepiemonte.it/doc/NoNuke%20dossier%20Saluggia.pdf?id=4688
Centrali nucleari in Italia: i siti, tra le prime probabili Montalto di Castro, Caorso e Trino Vercellese.
MILANO / La lista ufficiale non è mai stata resa nota, ma da tempo circolano in rete indiscrezioni sui siti dove verrebbero costruite le centrali nucleari in Italia. Secondo i Verdi, i 10 siti potenzialmente adatti a ospitare le quattro centrali nucleari di prossima costruzione sono: Monfalcone (Friuli Venezia Giulia), Chioggia (Venezia), Caorso (Emilia Romagna), Fossano e Trino (Piemonte), Scarlino (Toscana), San Benedetto del Tronto (Marche), Montalto di Castro e Latina (Lazio), Termoli (Molise), Mola di Bari (Puglia) o tra Nardò e Manduria, Scanzano Ionico (Basilicata), Oristano (Sardegna), Palma (Sicilia).
Queste sarebbero le zone maggiormente idonee per la vicinanza a zone costiere o a fiumi. Le prime ad essere costruite sarebbero probabilmente quelle di Montalto di Castro in provincia di Viterbo e il ripristino di Caorso e di Trino Vercellese.
Ma poi c’è anche un fronte se possibile ancor più delicato; quello dei siti per ospitare le scorie radioattive. Sempre secondo i Verdi, la località scelta sarebbe Garigliano tra le province di Latina e Caserta.
Facilmente immaginabile quello che potrebbe accadere sul fronte dell’ordine pubblico nel momento in cui verranno resi noti ufficialmente i siti. A tutti tornano in mente le manifestazioni di proteste sfociate in violenti scontri in più occasioni in Campania per discariche ordinarie.
FERMIAMOLI IL 12 E 13 GIUGNO...VOTA SI'
venerdì 3 giugno 2011
Anche con i galletti adesso...
Attenzione: sembra che la giunta dei teletubbies di Gravellona stia valutando l'ipotesi di sopprimere i galletti della Bettina. Se tutto va bene finirà come per tutte le iniziative del sindaco Giro e company, e cioè non faranno un bel niente, tuttavia io sono preoccupato per la sorte dei simpatici pennuti ; non vorrei che a causa di un tentativo maldestro di recuperare credibilità riguardo al proprio efficientismo riuscissero in questa mission impossible così come avevano fatto catturando il pericoloso tasso imbalsamato abbandonato sulla rotonda di via Stampa.
Si accettano proposte riguardo a possibili iniziative in difesa dei gallinacei. Grazie
Si accettano proposte riguardo a possibili iniziative in difesa dei gallinacei. Grazie
Iscriviti a:
Post (Atom)