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martedì 26 aprile 2011

Bonus bebè sempre uguali, ma anche meno

Anche per il 2011 è stato confermato il bonus bebè.


La delibera di giunta che definisce l’atto di indirizzo per l’assegnazione di questo contributo stabilisce alcuni punti fermi di questa iniziativa: viene ridotto l’importo da 500 a 350 euro per ogni bambino nato e si alza il tetto di I.S.E.E. della famiglia da 18.000 a 25.000 euro, in pratica qualche soldo in meno ma a più famiglie.

E’ un piccolo aiuto che a chi ne ha bisogno può comunque far comodo; che grande sensibilità!

Sarà così? No!

E’ la solita iniziativa puramente ideologica per mettere in evidenza che questo aiuto, seppur piccolo, viene dato solo ai “nostri”. Infatti anche per il 2011 viene confermato il punto tanto caro ad alcuni consiglieri: almeno uno dei due genitori deve essere di cittadinanza italiana o di stato appartenente all’unione europea. In pratica tutto questo serve a far vedere che ai bambini figli di genitori stranieri non diamo nessun aiuto. Naturalmente quando si parla di cittadini stranieri, extra UE, per i quali è meglio non sprecare soldi preziosi non si intende canadesi, neozelandesi o australiani; dai che ci siamo capiti, non vorrete mica che un neonato, figlio di extracomunitari, magari pure di colore diverso, venga arricchito di una simile cifra senza essersi ancora ripulito del gravissimo peccato originale di non essere figlio di italiani? Poco importa se i suoi genitori abbiano gli altri requisiti stabiliti dal regolamento e cioè essere residenti da almeno 2 anni pagando regolarmente le tasse, a partire dall’addizionale comunale IRPEF, e ovviamente essere in regola con tutti gli altri requisiti di cittadinanza regolare. Per pagare le tasse si è subito italiani, per acquisire qualche diritto no. Il messaggio è chiaro: col cavolo che i bambini sono tutti uguali, fin dalla nascita devono essere discriminati. Nascere da genitori stranieri è una colpa.

Statisticamente sappiamo che ogni anno a Gravellona nascono meno di una decina di bambini figli di genitori entrambi stranieri residenti da almeno due anni a Gravellona, vorrebbe dire spendere al massimo 3.500 euro in più. Sarebbe un bel segnale di accoglienza proprio verso i nuovi nati, un segnale per dare fiducia ad una possibile integrazione nella nostra società. Si perde un’occasione per ridurre le differenze e la si coglie per accentuarle.

Sono queste le battaglie della lega: quando si festeggia l’unità d’Italia non si sentono italiani, quando si parla di stranieri improvvisamente si sentono più italiani di tutti.

sabato 23 aprile 2011

Vieta ai cittadini...

...di sostare in spazi pubblici e presso edifici pubblici (piazze, cortili, parcheggi, scalinate, chiese, municipio, uffici postali, oratorio, scuole, ecc.) se non all'uopo deputati e/o preventivamente autorizzati ai sensi di legge e dei regolamenti comunali vigenti in materia...
Dalla stampa locale si apprende che l'ordinanza del sindaco sceriffo ha già prodotto brillanti risultati andando a sanzionare pericolosi cittadini che sostavano minacciosamente  in spazi pubblici.
Il nostro sceriffo si sarà accorto che nel frattempo:

SINDACI SCERIFFO: LA CONSULTA BOCCIA LA NORMA
Roma, 7 apr -La Consulta boccia la norma sui sindaci-sceriffo. Era una norma prevista nel pacchetto sicurezza del ministro Roberto Maroni. Secondo la Corte costituzionale concede "poteri non limitati". La Consulta ha bocciato la norma sui sindaci-sceriffo prevista nel pacchetto-sicurezza. La Corte costituzionale ha 'tagliato' oggi, con la sentenza 115 del 2011, un pezzo del pacchetto sicurezza, promosso a suo tempo dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, "nella parte in cui consente che il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotti provvedimenti a 'contenuto normativo ed efficacia a tempo indeterminato', al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minaccino la sicurezza urbana, anche fuori dai casi di contingibilità e urgenza".
Norma che consente ai sindaci di emanare ordinanze a tutela della "incolumità pubblica" e della "sicurezza urbana" è stata bocciata in parte perchè secondo i giudici della Consulta concedeva poteri non sufficientemente delimitati dalla legge ai primi cittadini, trasformati in sindaci-sceriffi secondo la sintesi giornalistica adottata in occasione dell'approvazione parlamentare della legge. Il caso, sollevato di fronte al Tar del Veneto dall'associazione Razzismo Stop contro il comune di Selvazzano Dentro, riguarda una ordinanza per proibire l'accattonaggio.
(Messaggio da leggereda Redazione » 07/04/2011, 20:07)

Per ora  non è ancora stato confermato se nella Libera Repubblica Presidenziale gravellonese si debba sottostare a normative sovracomunali o se vi sia una deroga che permette al nostro sceriffo di legiferare in piena e totale autonomia; in tal caso l'unica soluzione pratica sarebbe di adottare il metodo che si usa in molte caserme: gli spazi aperti si attraversano senza fermarsi e sempre al passo di corsa, in questo modo si evita la sosta, non si rischiano le sanzioni e tutti si sentono in piena sicurezza.
E chi lo dice al vice sindaco?

martedì 19 aprile 2011

Il 12 giugno si vota lo stesso

Qualcuno lo spieghi.


La notizia di oggi è l’inversione di rotta del governo sulla questione nucleare: è stato presentato un emendamento con cui vengono abrogate le norme che erano state introdotte al fine di ritornare al nucleare. In apparenza è una buona notizia e come tutte le belle notizie vanno apprezzate, tuttavia ci poniamo un quesito:

considerata la convinzione con cui era stata difesa questa scelta risulta piuttosto inaspettato questa clamorosa inversione a U per cui qual è la motivazione di fondo?

Possiamo fare alcune ipotesi:

1. il governo si è lasciato prendere dall’onda emotiva causata dal terremoto in Giappone. Sensibili, emotivi.

2. Il professor Veronesi dopo qualche tempo con le scorie nucleari sul comodino ha cominciato a lamentare un leggero mal di testa. Ipocondriaci.

3. I sondaggi mostrano che la stragrande maggioranza della popolazione è oggi contraria al ritorno al nucleare. Opportunisti, paraculi.

4. Fanno finta di fermarsi e dopo le elezioni amministrative e referendarie invertono di nuovo la rotta. Strateghi, prestigiatori.

5. Allentano la tensione sul referendum facendolo credere inutile in modo che salti il quorum anche per gli altri due quesiti referendari. Maliziosi, furbi, disperati.

6. La somma algebrica di tutti i punti precedenti messi insieme. Inclusivi.

7. Il governo ha ascoltato autorevoli pareri di scienziati e economisti di tutto il mondo che gli hanno spiegato che tornare a questo genere di tecnologia nucleare sarebbe una follia senza alcun senso e pertanto ha umilmente quanto ragionevolmente deciso di fare un passo indietro. Illusi (noi a ipotizzarlo).

Intanto che il mondo politico si affretterà a dare le più stravaganti spiegazioni sul perché di questa scelta la nostra proposta è molto semplice. Il 12 giugno andiamo diligentemente ad esprimere il nostro voto per i 3 referendum (sarà la cassazione a dire se quello sul nucleare ci sarà o no e con quale testo) che finora sono stabiliti:

• SI per dire no al nucleare.

• SI per dire no alla privatizzazione dell’acqua.

• SI per dire no al legittimo impedimento.

Può darsi che coloro che hanno interessi personali, nel perseguire gli obiettivi che i referendum andrebbero a contrastare, non si stancheranno di continuare la loro lotta per tenere ben chiuse le mandibole sulla polpa che hanno addentato, ma ovviamente noi non ci stancheremo di trovare e usare tutti gli strumenti democratici per impedirglielo.

Mancano 53 giorni, prepariamoci.

giovedì 14 aprile 2011

Poche idee ma confuse

Leggendo il comunicato stampa del sindaco sul sito ufficiale della Città di Gravellona emergono alcuni interrogativi ai quali il Sindaco è chiamato a rispondere. Si afferma che su quell’area qualcuno dovrà intervenire con una bonifica ambientale; questa affermazione suscita una forte preoccupazione poiché lascia intendere che il sindaco sia a conoscenza di fatti e situazioni che fino ad ora nessuno conosce: che tipo di inquinamento ha riscontrato? Come mai fino ad ora nessuno ne ha mai parlato? Cosa intende dire quando afferma che “qualcuno” dovrà farsene carico, non dovrebbe essere solo ed esclusivamente chi della necessità di bonifica è stato la causa? Non penso proprio che qualora venisse verificata una situazione di questo genere ci sarebbero grossi problemi ad individuare i responsabili.


Si rimane assolutamente perplessi anche di fronte all’affermazione del sindaco Giro quando afferma che trova strana la scelta di alcuni lavoratori di rinunciare al trasferimento a Novara; di fronte ad un incentivo economico messo a disposizione dall’azienda proprio per favorire le rinunce spontanee non c’è proprio da stupirsi se qualcuno, magari, si è cercato una alternativa più vicina e ha fatto i propri calcoli tenendo conto del rapporto costi benefici determinato dall’evidente intenzione dell’azienda di disincentivare la ricollocazione a Novara. Egli definisce “strana” la scelta volendo forse insinuare qualcos’altro? Perché non prova a mettersi una volta dalla parte di chi lavora, per capire davvero cosa significhi, dopo aver lavorato seriamente per anni in una azienda, trovarsi a dover accettare e subire delle condizioni nettamente più sfavorevoli che si sono determinate a causa di fattori di cui non è assolutamente responsabile? Perché il sindaco preferisce lasciar intendere che siano sempre i lavoratori a fare scelte strane e preferisce prostrarsi sempre alla legittimazione di un’economia sovrana che un pezzo alla volta sta demolendo tutte quelle certezze che hanno permesso a tutti noi, lui compreso, di conquistare la qualità della vita di cui oggi ancora godiamo?
Infine afferma che ad oggi non ci siano richieste ufficiali di cambio di destinazione d’uso dell’area; bisogna essere dei maghi per vedere nel futuro e intuire che sia ovvio  che si tratti solo di una questione di tempo? Cosa intende fare, gestire in gran segreto anche questa trattativa come fosse la gestione della cuccia del suo cane? Sarebbe il caso di ricordargli che il sindaco è un ruolo pro tempore nella gestione della cosa pubblica, non è di sua esclusiva proprietà e soprattutto non lo sarà per molto tempo per cui magari un po’ di rispetto per la vera natura del suo ruolo non sarebbe sprecato.

venerdì 8 aprile 2011

Osservazioni contemplative

Ci siamo permessi di presentare alcune osservazioni al nuovo piano regolatore. Il percorso verso l'approvazione definitiva del nuovo piano sarà ancora molto lungo e chissà che durante il suo lungo iter non si riesca ad apportare qualche miglioramento. Non c'è molto da fare invece per quel che riguarda il piano particolareggiato della zona crociera che viaggia su una corsia preferenziale che ne prevede l'approvazione definitiva in tempi molto più stretti. Siamo sinceramente dispiaciuti per il fatto che questa pianificazione preveda di sacrificare  il piccolo parco giochi dietro al municipio e contemporaneamente anche il più volte citato terreno dietro la biblioteca che avrebbe potuto sostituirlo migliorandone la funzione. Non vorrei sembrare disfattista ma credo che questo sindaco piuttosto che fare un passo indietro su qualcosa si taglierebbe le gambe; molto diverso è invece l'atteggiamento di alcuni suoi consiglieri che nel 1996 firmarono un documento, che impegnava l'allora amministrazione a mantenere integra e verde quella stessa area, ma che ora pare siano stati convinti a invertire la rotta; probabilmente i proponenti che hanno presentato il progetto immobiliare sul quale è stata plasmata la scheda di previsione del piano sono stati molto convincenti.

In effetti hanno ragione: una macchia verde in mezzo al rosso delle tegole, al grigio dell'asfalto e del cemento non sta neanche bene, è molto meglio uniformare anche quello spreco di terreno agli spazi che lo circondano; se proprio uno vuole camminare nel verde può sempre andare su per il Mottarone  o per la Minarola e anche tutte queste mamme con la fissa di portare i bambini al parco giochi in mezzo alle città sono proprio bizzarre: andassero a lavorare, mica al parco giochi. Gravellona sarà magnifica: nuovi palazzi assurgenti verso il cielo, macchine inghiottite nelle viscere della terra nei nuovi posteggi sotterranei e teletrasportate verso le loro successive mete, e infine...piazze, piazze e ancora piazze; speriamo solo che il sindaco si ricordi di ritirare quella simpatica ordinanza con la quale vieta ai cittadini di sostare negli spazi pubblici;  avere tutte quelle piazze e prendere una multa ogni volta che ci si ferma sarebbe piuttosto fastidioso.

mercoledì 6 aprile 2011

STOP AL CONSUMO DI SUOLO...GRAVELLONA HA GIA' DATO !


"La qualità del paesaggio e dell'ambiente non è un lusso, è una necessità, è il miglior investimento sul nostro futuro.
Occorre una forte azione popolare che rimetta sul tappeto il tema del bene comune come fondamento della democrazia e della libertà, che sono il cuore e il lievito della nostra Costituzione."


Prof. Salvatore Settis
direttore della Normale di Pisa
ex direttore generale dei beni artistici e culturali