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martedì 26 ottobre 2010

La maggioranza tira dritto

Nel consiglio di ieri  hanno approvato l'atto di indirizzo al tecnico comunale per  liquidare l'impresa e proseguire verso il nulla. Riporto il mio intervento:
era il 24 febbraio 2003 quando il Consiglio Comunale di Gravellona approvava il progetto preliminare di palazzetto polifunzionale come opera di accompagnamento “olimpiadi 2006”. Sono passati sette anni e mezzo e siamo ancora lontani dall’inaugurazione di quella che per ora rimane la più grande opera pubblica mai realizzata dall’amministrazione di Gravellona. Se ne è già parlato tanto ma se ne parlerà ancora tanto, e vorrei che coloro che si sono già stufati di parlarne si rendessero conto che è preciso dovere di ogni consigliere rinunciare al lusso di pensare che non è un problema suo perché tanto c’è già chi se ne occupa, è dovere di noi tutti affrontare questa vicenda. E’ anche una delle più grandi opere pubbliche a livello provinciale e personalmente ritengo che sarebbe ora che anche al di fuori di Gravellona qualcuno si prendesse la responsabilità di dire esattamente come la pensa e come intende contribuire, qualora sia nella condizione di poterlo fare, su quello che dovrà essere il ruolo e la funzione di questa struttura e soprattutto chi si prenderà carico dei suoi costi di gestione. A questo riguardo, il nostro sindaco ha tutta la mia solidarietà poiché è stato lasciato completamente solo, rimandando a un non ben definito futuro la costituzione di una qualche forma di collaborazione e dribblando platealmente il famoso protocollo d’intesa che era stato approvato dalla giunta gravellonese lasciando peraltro intendere che, esistendo già una cabina di regia, non era necessario costituire altre forme di collaborazione formalizzate. Per la cronaca andrebbe ricordato che quella cabina di regia è la stessa che aveva approvato, permettendone il proseguimento dell’iter e quindi l’appalto, il progetto che ora si intende bloccare.


In ogni caso credo che non sia ora il caso di ripetere i numerosi passaggi che sono avvenuti fino ad oggi ma vorrei provare a mettermi nei panni dei numerosi cittadini che rimangono ogni giorno più confusi dall’evolversi degli eventi, vorrei a provare a mettermi nei panni di chi si sente comunque in qualche modo interessato ed è obbligato a farsi un’idea semplicemente in virtù delle informazioni che riceve dalla stampa e dal passaparola che non sempre riesce mantenere inalterato il senso delle notizie che trasporta.

L’estrema semplificazione di quello che avviene stasera è la seguente: il comune invita il tecnico comunale a trovare un accordo con l’impresa, che stava realizzando i lavori di costruzione del palazzetto con le piscine, affinché se ne vada lasciando i lavori incompiuti per poi fare un nuovo progetto che preveda un centro congressi al posto delle piscine. Naturalmente anche il più ingenuo dei cittadini non informati capirà al volo che un’impresa che ha vinto un appalto da 5 milioni di euro non se ne va gratis dopo aver fatto lavori per circa 2 ma pretende, e ne ha il diritto, un giusto indennizzo che in pratica corrisponderà al costo netto della vostra volontà di cambiare il progetto.

La seconda che cosa che anche un cittadino semplice come potrei essere io, in quanto persona le cui braccia sono giustamente impiegate in agricoltura, è che alla fine di tutta questa vicenda si troverà ad avere, se tutto va bene, un centro congressi al posto di un impianto sportivo completo di piscine. Ovviamente non voglio ledere il diritto di coloro che aspettano con ansia che finalmente si realizzi un nuovo centro congressi, anzi vorrei tranquillizzarlo con il fatto che per esempio è emerso ultimamente, che il progetto del nuovo teatro di Verbania prevede anch’esso come possibile utilizzazione anche quella congressuale che andrebbe a sommarsi al palazzo dei congressi di Stresa e ad altre strutture ricettive alberghiere con annesse strutture congressuali di un certo rilievo. Mi metto però nei panni anche di coloro che invece ritengono che sarebbe più utile avere le piscine e che fanno fatica a credere al privato filantropo che le farebbe a sue spese.

Infine provo a fare un ulteriore sforzo per capire questa logica che vorrebbe che se completiamo le piscine già mezze costruite poi non saremmo in grado di gestirle a cause degli eccessivi costi, se invece noi non le facciamo diventa conveniente farle per un privato; allo stesso tempo mi viene detto che un privato non realizzerebbe mai un centro congressi a Gravellona, poiché non vorrebbe mai sobbarcarsene i costi di gestione, mentre noi che vogliamo evitare di avere costi di gestione per le piscine riteniamo conveniente realizzare il centro congressi; giuro che non capisco.

Lascio a voi la responsabilità di fare questa scelta insieme alla responsabilità di aver sospeso i lavori mettendo l’impresa in condizioni di pretendere un ulteriore riconoscimento di danno. Rimango convinto che sarebbe più utile un palazzetto delle sport completo, in cui la filosofia di fondo sia la possibilità di praticare lo sport da parte di tutti e per il maggior numero di sport possibili compresi quelli acquatici, al posto di una struttura in cui la filosofia sia solamente contemplativa.

 La decisione, che verrà oggi per la prima volta manifestata con un atto deliberativo, non sarà sicuramente la parola fine a questa vicenda, è soltanto un altro piccolo passo in questa intricata vicenda che avrà delle conseguenze che nessuno conosce con precisione, si possono solo fare delle supposizioni nonostante l’ostentata sicurezza da parte di chi la vuole approvare; personalmente la considero una scelta sbagliata poiché sbagliata è la scelta di stravolgere la natura del progetto complessivo; a voi la responsabilità di approvarla e di affrontarne le conseguenze. 



Consigliere comunale

Giovanni Morandi

domenica 10 ottobre 2010

Apriranno gli occhi anche loro prima o poi

Finalmente qualcuno si è accorto anche al di fuori dei confini di Gravellona dell’inutilità di realizzare un centro congressi demolendo le piscine già per metà costruite, il pezzo che segue è estratto dal periodico di informazione on line (Verbania settanta) dell’ex sindaco di Verbania Claudio Zanotti:

PALACONGRESSI E CENTRO FIERISTICO A VERBANIA E…..GRAVELLONA
Dopo il “centro polifunzionale congressuale e fieristico” (en passant, anche teatro) dell’Arena, se ne vuole costruire uno a Gravellona. E nel programma Zacchera c’è l’impegno per un terzo Centro Congressuale nella piana di Fondotoce. Con i due esistenti Centri Congressuali dell’hotel Dino e del Palazzo dei Congressi di Stresa siamo a quota cinque, nell’arco di una quindicina di km. Basteranno?
La cronaca giornalistica locale ci ha regalato nei giorni scorsi la dichiarazione di un amministratore di Gravellona Toce sul megapalazzetto in costruzione nella cittadina a noi limitrofa. Ecco le parole testuali: “realizzeremo un palasport più capiente (circa 2300 posti, ndr), con area congressuale-fieristica e senza piscine. Riteniamo questo progetto più funzionale, anche perché condiviso da Regione, Provincia, Distretto Turistico e Lago Maggiore Conference”.
La notizia è certa. Dopo quello che la prosa involuta di un assessore verbanese definisce “il nuovo centro polifunzionale all’Arena, che conterrà anche il nuovo teatro”, avremo anche il centro “congressuale e fieristico” a Gravellona Toce. E i due centri (ovviamente polifunzionali!) si andranno ad affiancare al Centro Congressi dell’Hotel Dino di Baveno e al Palazzo dei Congressi di Stresa. E se in un momento di sana follia il Comune di Verbania intendesse attuare la previsione contenuta nel programma di Zacchera di un “Centro Congressuale e fieristico di ampie dimensioni nella piana di Fondotoce…ecc., ecc”? Che bello! Avremmo in un sol colpo cinque centri congressuali, fieristici e polifunzionali nell’arco di una quindicina di chilometri. E per tutti non possiamo che immaginare un destino radioso, visto che oggi agli ingressi degli esistenti Centri Congressuali di Baveno e di Stresa si formano code chilometriche di congressisti e di espositori fierisitici che reclamano nuovi centri, nuovi centri….. E con quelli di Gravellona, della piana di Fondotoce e dell’Arena forse forse riusciremo a dare – sia pur parzialmente! – risposta a questa incontenibile pressione.
Sapere che il futuro della nostra terra è in mano ad amministratori così sagaci, così lungimiranti, così assennati è un conforto per tutti noi.

sabato 9 ottobre 2010

DIABOLICA COERENZA

In riferimento alle dichiarazioni del presidente della commissione lavori pubblici, a proposito del costruendo palazzetto dello sport di Gravellona Toce, si precisa quanto segue:


durante tale commissione, a cui abbiamo partecipato, è stata presentata l’intenzione dell’amministrazione di portare in Consiglio Comunale un atto di indirizzo che autorizzi il Responsabile del Procedimento a cercare un accordo con l’impresa, sentiti il Direttore lavori e i collaudatori, per arrivare alla rescissione del contratto sulla base del quale erano stati affidati i lavori. L’amministrazione ipotizza di poter recedere dal contratto con una spesa di alcune centinaia di migliaia di euro ad oggi non ancora ben quantificati. Durante la commissione il sindaco ha verbalmente fatto molte ipotesi sulla possibilità di recuperare risorse aggiuntive, forse 500.000 dalla provincia, e su ipotetici altri impianti sportivi finanziati da ipotetici partner privati. Non è stato presentato alcun progetto né alcun documento che dimostri la disponibilità di risorse o di impegni per la futura gestione da parte di alcun ente, solo parole come al solito. Il solito tentativo di confondere le idee con fantomatici finanziatori privati con l’unico scopo di demolire le piscine già per metà costruite e arrivare ad avere un’inutile centro congressi perseguendo l’obiettivo di fare sempre il contrario di quello aveva voluto la precedente amministrazione. Una diabolica coerenza nel continuare a fare scelte sbagliate.
Il Gruppo Consiliare di minoranza “Insieme per Gravellona”

giovedì 7 ottobre 2010

Il Grande Fratello vi guarda

Il Grande Fratello ha deciso che a Gravellona c’è bisogno di un centro congressi. Tutta la nostra provincia ne ha profondamente bisogno e il Grande Fratello, che queste cose le sa, ha deciso che Gravellona darà alla provincia quello di cui ha bisogno: un grande centro congressi. Ma il Grande Fratello, che è immensamente buono e sa che qualcuno ha questa fissa delle piscine, ha già trovato la soluzione: un privato farà anche le piscine a spese sue su un terreno del comune. Mai come in questo caso il Ministero della Verità esprime in tutta la sua concretezza l’essenza del bispensiero: le piscine fatte dal comune sono un costo, se le fa un privato sono un business; ma non solo: il centro congressi, che è un esigenza inderogabile, non lo farebbe mai un privato, a causa dei costi di gestione, ed è per questo che lo deve fare l’ente pubblico.


Fosse anche solo in punto di morte, ma anche tutti noi, un giorno, ameremo il Grande Fratello.

lunedì 4 ottobre 2010

Cittadinanze onorarie

Durante il Consiglio Comunale di giovedì scorso è stato votato un altro punto che sarebbe passato quatto quatto, se non fosse stato per colpa di una minoranza della minoranza,  quello relativo al conferimento della cittadinanza onoraria all’onorevole Franco Nicolazzi.
La votazione a favore è stata quasi unanime perché io e altri due consiglieri ci siamo astenuti. La motivazione che io ho espresso è la seguente: premesso che la decisione di conferire questa onoreficienza è stata presa dalla maggioranza senza nemmeno discuterla prima in commissione in modo da informare i consiglieri e ascoltarne le opinioni, siamo stati obbligati ad esprimerci direttamente e unicamente in Consiglio.
 Io trovo assolutamente sconveniente discutere di una persona pubblicamente mettendo su una bilancia  pregi e difetti della stessa quasi a volerne fare un ulteriore processo in cui la maggioranza ha già la sentenza di piena assoluzione pronta e la minoranza non ha nemmeno potuto studiare il caso. Io personalmente mi sono astenuto perchè volevo esprimere il mio rifiuto ad esprimere un giudizio pubblico su una persona quando avrei preferito discutere e votare molto prima su un principio: la cittadinanza onoraria (la prima a Gravellona) può essere conferita a persone che siano assolutamente ineccepibili sotto ogni punto di vista per cui “essere inciampato” in una condanna esclude chiunque da questa possibilità; non mi interessa il nome e il cognome ma il curriculum vitae. Io non metto in dubbio i meriti e il fatto che eventuali condanne siano state già scontate, e magari fossero anche sbagliate, ma una figura politica con un curriculum così può benissimo vivere felice la sua anzianità senza per forza essere tirato di nuovo in ballo con onoreficenze che inevitabilmente lo espongono anche ad una nuova analisi critica della sua vita ricca di luci ma anche di ombre. Con tutto il rispetto.


sabato 2 ottobre 2010

ALLA RICERCA DELA COMMISSIONE PERDUTA


La Commissione dei Lavori Pubblici per discutere del futuro delle piscine, dopo 153 giorni è stata convocata.
Si riunisce mercoledi 6 ottobre alle ore 17 e 30 e per l'occasione, oltre ai consiglieri comunali, sono stati invitati anche gli organi tecnici interessati in tale opera pubblica e precisamente: il progettista e direttore lavori, il RUP (Responsabile Unico Procedimento) e i collaudatori in corso d'opera. Le commisssioni consiliari di solito sono pubbliche per cui sono aperte ai cittadini e agli organi di stampa che possono assistere senza diritto di parola. Finalmente avremo l'onore di ascoltare Labriola che ci illustrerà per quale motivo le piscine non si faranno più ! Site tutti invitati !

venerdì 1 ottobre 2010

Sarà un autunno caldo o sarà l'autunno del patriarca?

Ieri sera c’è stato uno spettacolare Consiglio Comunale che ha sancito definitivamente la fine dell’estate e l’arrivo della brutta stagione. E pensare che è stata una estate densa di attività, io fra le altre cose ho anche organizzato una simpatica festicciola nel mio giardino e ho avuto una discreta affluenza di amici: circa trentamila presenze (per la questura eravamo in dodici) anche se speravo in un maggior successo dato che avevo investito molto su questa iniziativa, ma ora sono ancora impegnato nel ripristino dell’area e ho scelto una tecnica assolutamente innovativa: non faccio assolutamente niente e sono sicuro che il giardino, vergognandosi profondamente della sua condizione, si ripristinerà da solo.


Ma ieri sera non c’è stato solo un interminabile Consiglio Comunale ricco di contenuti interessanti e sconcertanti ma c’è stata anche una conferenza stampa del sindaco superman, corazzato da una parte dei consiglieri leghisti, in cui si è sbilanciato ancora una volta in affermazioni deliranti. Per il tanto fumo che ha prodotto ieri sera temevo che a un certo punto sarebbero arrivati i vigili del fuoco a inondarci di liquidi estinguenti ma per fortuna qualcuno deve averli avvertiti che il sindaco Giro avrebbe di nuovo parlato e quindi sarebbero bastate delle normali maschere antigas.

Ma andiamo con ordine: il Consiglio era fissato per le 21.00 ma intorno alle 20.30, mentre il vice sindaco ci distraeva con l’abile stratagemma di bere un caffè in gelateria, i consiglieri leghisti scortavano il loro collega Presidente della commissione lavori pubblici verso l’ufficio di sua maestà, il sindaco, dove stavano per concedere una veloce conferenza stampa in cui si sarebbero rese pubbliche delle clamorose rivelazioni. Il nostro pressing che dura da mesi, per conoscere come intende procedere la giunta dei teletubbies per sbrogliare la sempre più intricata matassa del palazzetto delle sport, i cui lavori sono ormai fermi da settimane, ed alla quale fino a pochi giorni or sono ci è stato risposto che c’erano solo ipotesi e intenzioni ma nulla di concreto, sembra che ora abbia raggiunto almeno lo scopo di vedere finalmente convocata la commissione lavori pubblici.

Ma la vera rivelazione della conferenza stampa è stata un’altra: questa amministrazione intende rescindere il contratto d’appalto con la ditta che stava svolgendo i lavori per procedere alla progettazione e completamento del palazzetto togliendo le piscine e aumentandone la capienza; clamorosa novità! Ma voi direte che questa è una cosa che hanno già detto e ripetuto almeno quaranta volte, quindi stavolta oltre alle parole ci sarà anche qualche atto amministrativo concreto, o no? Magari ci sarà anche un impegno sottoscritto dalla Provincia e dalla Regione per supportare queste affermazioni, o no? E infatti anche stavolta non c’è un bel niente, almeno per ora, ma credo che avranno preparato fior di atti da presentare in commissione anche perché secondo la concezione bulgara che hanno questi signori della commissione, non è il luogo dell’analisi e della discussione per giungere a qualche soluzione condivisa, almeno fra i consiglieri di maggioranza, ma semplicemente il luogo dove comunicare le decisioni già prese da una stretta oligarchia (che in realtà è una monarchia ma non ditelo al resto dei teletubbies). Quindi mercoledì vedremo cosa partoriranno dopo 15 mesi di dolorosa gestazione, come minimo sarà un parto distocico.

Ma torniamo al Consiglio che prevedeva ben 13 punti all’ordine del giorno e di conseguenza una lunga serata. Come sempre alcuni punti scorrono più o meno fluidi senza particolari episodi degni di essere ricordati; credo che la mente diabolica del sindaco faccia apposta a concentrare in un unico consiglio una marea di punti in maniera da non far concentrare troppo l’attenzione su qualche punto in particolare; in questo modo però ottiene il risultato di indurre l’esaurimento in alcuni suoi assessori e consiglieri che non vedono l’ora di andare a letto perché trovano scomodo dormire sulle poltrone della sala consiliare. Si potrebbero dire molte cose su molti dei punti votati ieri sera ma direi che almeno un paio di essi meritano qualche attenzione. Il primo è quello relativo alla maxi variante al piano regolatore generale; dopo aver promesso in campagna elettorale di approvare il nuovo piano nei primi sei mesi ed essersi improvvisamente accorti che ne sono già passati 15 senza alcun risultato, devono essersi sorprendentemente accorti che, anche approvando il più in fretta possibile, il nuovo preliminare ci vorranno ancora comunque alcuni anni per l’approvazione del definitivo per cui nel frattempo la situazione sarebbe rimasta congelata. Panico! Bisogna dare subito soddisfazione alle numerose e legittime richieste di cambio di destinazione per cui va subito trovata una soluzione, e quindi? Maxi variante parziale (art. 17 della legge 56/77) al piano vigente, tempi di approvazione di pochi mesi e poi via con le ruspe. L’impianto di questa variante si basa sulla possibilità di spostare le volumetrie teoricamente disponibili su aree in cui sono stati posti vincoli idrogeologici , in seguito all’adozione definitiva dei vincoli imposti dal PAI, per cui non sarebbe stato possibile farlo finché tali vincoli non erano noti e approvati in via definitiva, cosa che è avvenuta da pochi mesi, per cui solo ora tale strategia poteva essere utilizzata, altrimenti l’avrebbero fatto anche prima, probabilmente. Questo e altri aspetti tecnici hanno incendiato il dibattito al punto che il volto di alcuni consiglieri di maggioranza lasciava trapelare una notevole incertezza che solo il pugno di ferro del vice sindaco Nocilla sapeva spazzare via mettendo ai voti la proposta di delibera e lasciando che i tecnici, estensori della variante, andassero a letto con qualche motivo di preoccupazione in più. Per completezza di informazione va detto che l’assise comunale, su questo punto, è stata presieduta dal vice sindaco poiché il sindaco ha dovuto abbandonare l’aula in quanto soggetto interessato alla variante; interessato nel senso che una delle 47 proprietà che con questa variante hanno ricevuto una possibilità edificatoria è un parente di primo grado del sindaco stesso. Pura casualità. D’altra parte non vorrete mica che il fatto di avere un parente di primo grado, che si è sacrificato per tutelare gli interessi della collettività facendo il sindaco, penalizzi un cittadino qualsiasi che da anni aspetta il suo sacrosanto diritto di costruirsi una casetta?

Fra l’altro bisogna anche notare che fra i possibili beneficiari della variante ci sarebbero potuti essere anche altri due consiglieri che però sono stati stralciati per evitare faziose interpretazioni di questa operazione. Una maliziosa interpretazione potrebbe anche essere quella che vede in questi dettagli una lodevole manifestazione di devozione dei consiglieri che si sono sacrificati in favore del sindaco ma probabilmente è tutto assolutamente casuale.

Il resto nella prossima puntata.