Powered By Blogger

martedì 13 aprile 2010

I rifiuti non esistono

Lo confesso: sono un sostenitore dell’opzione RIFIUTI ZERO. Ci vorrà del tempo, della fatica fisica e della fatica mentale ma non c’è altra scelta che porsi l’obiettivo di piantarla di buttare via cose di cui un giorno avremo bisogno. Se si accetta l’idea che i rifiuti esistano prima o poi tutto diventa un rifiuto. Allora diamoci da fare, tutti.

Nella nostra piccola provincia si è già fatto molto in questa direzione, raggiungendo livelli di raccolta differenziata molto elevati a partire da Gravellona e Pieve Vergonte (primi esperimenti di raccolta “differenziata spinta”) e via via con molti altri comuni del Verbano, del Cusio e dell’Ossola. Il primo riconoscimento di questa virtù è stato sancito dalle classifiche nazionali, in cui Verbania è risultato il primo capoluogo di provincia, e Gravellona si è classificata al 1° posto nell’Italia del nord, o padania se preferite, nella raccolta differenziata del vetro (vedi pag. 56 del dossier pubblicato sul sito linkato qui sotto).
http://www.legambiente.eu/scienza/cdoc/schedaDoc.php?id=4915

Tuttavia questa nostra virtù si ferma alla raccolta e non si afferma nella valorizzazione delle frazioni differenziate come invece è ampiamente dimostrato che si potrebbe fare, creando occupazione e ritorni economici. Anche nel trattamento della parte di rifiuto che non riusciamo a differenziare siamo piuttosto primitivi visto che da anni continuiamo ad accanirci nell’incenerimento. Senza fare i soliti esterofili ci siamo limitati ad osservare qualche esempio italiano di realtà che opera attivamente verso l’obiettivo rifiuti zero e abbiamo così avuto l’opportunità di visitare il centro riciclo Vedelago e successivamente di avere ospite la signora Carla Poli, titolare del centro, che ha incontrato alcune classi delle scuole di Gravellona nel pomeriggio, distribuendo materiale didattico sull’educazione ambientale, e partecipando ad una riuscitissima serata pubblica, il 6 ottobre 2008, organizzata dal PD provinciale e sostenuta dal movimento di Beppe Grillo (calma calma non si è trattato di una vera e propria “alleanza” diciamo un contratto a progetto). In quell’occasione ha presentato l’attività del suo centro specificando che vengono trattate circa 10.000 tonnellate all’anno di rifiuti con una quota residuale da portare in discarica limitata al 1- 2%.
http://www.centroriciclo.com/impianti.php

Non è quel che sembra, è un mix di plastiche ottenute per estrusione della frazione non differenziabile
Naturalmente, come tutte le cose apparentemente senza difetti, in realtà qualche problema devono pur averlo e il problema di questo tipo di tecnologia sta nel fatto che costa poco, e già di per se questo è grave, ma soprattutto farebbe rimanere a bocca asciutta quel mostro affamato di rifiuti rappresentato dall’insieme di quel mondo industriale che costruisce e gestisce gli inceneritori e che ha la presunzione di far credere che in realtà si occupa di valorizzare i rifiuti e come potremmo smentirli, da sempre chiunque voglia valorizzare qualcosa la incendia e il miracolo è fatto. Questo istinto piromane dell’uomo però costa alla collettività una quantità enorme di soldi, provoca diverse forme di inquinamento che solo la falsificazione sistematica degli studi fatti (cerca su Google le dichiarazione dell’oncologa Patrizia Gentilini) non ne conferma l’enorme effetto come produttore di agenti cancerogeni e non fa altro che accelerare quel lento ma inesorabile processo di trasformazione delle materie prime in scorie e scarti pericolosi per un gran numero di forme di vita tra le quali anche la nostra, almeno nella forma attuale, ma possiamo sempre sperare in qualche mutazione genetica che salvi almeno le generazioni future. Noi che reprimiamo il nostro istinto piromane, e che non abbiamo amici industriali che costruiscono inceneritori, abbiamo allora chiesto che venisse inserito fra le possibilità impiantistiche da valutare, anche la tecnologia del centro di Vedelago e con grande sorpresa abbiamo visto che così è stato: incredibile, mi sono commosso. Il Politecnico di Milano ha fatto uno studio,
in cui ha valutato i vari metodi di trattamento, sia termici sia meccanico-biologici, della frazione residuale dei rifiuti per conto delle province di Novara e VCO. Ho fatto vedere lo studio ai titolari del centro di Vedelago che, pur rallegrandosi dell’essere almeno stati considerati, mi fanno notare che l’analisi relativa al loro impianto è stata estremamente sommaria soprattutto nella valutazione dei costi, e questo è confermato anche dal fatto che non hanno chiesto a loro nessun dato ne economico ne tecnico e quindi non si capisce su che basi abbiamo fatto le valutazioni. Se fosse davvero così, altrimenti vorrei una smentita documentata, non capisco quale possa essere il motivo visto che nell’analisi delle altre possibilità, tutte basate sul dio fuoco a diverse temperature, sono stati molto analitici e ne hanno esaltato i mirabolanti effetti. Pazienza, speriamo che Giuseppe Monti, eletto ieri nuovo presidente del COB unico per il VCO per la programmazione della gestione dei rifiuti; ente unico che ha unificato i due precedenti consorzi abbia la lungimiranza di considerare anche queste possibilità visto che la chiusura del forno di Mergozzo non è più evitabile. Per ora l’assemblea dei sindaci del VCO, ovviamente con maggioranza Lega Nord e PDL, dopo aver eletto i nuovi amministratori si è limitata a proporre un bell’aumento dei compensi agli amministratori del nuovo ente: 24 mila euro al Presidente, 18 mila al vice, 14.440 agli altri consiglieri del Cda e l'aggiunta di un gettone a tutti i partecipanti alle assemblee, per un totale dei costi ben superiore alla somma dei due precedenti consorzi. Per fortuna alcuni amministratori presenti, soprattutto del PD ora in minoranza, hanno mostrato di essere tutt’altro che morti protestando al punto che la decisione sui compensi è stata rinviata alla prossima seduta; e ci mancherebbe…va bene che la campagna elettorale è finita e nessuno si ricorda più gli impegni alla riduzione dei costi della politica, ma almeno un po’ di rispetto per chi sta vivendo pesantemente gli effetti della crisi è dovuto e la sobrietà sarebbe d’obbligo.

E non ditemi che i rifiuti esistono.

Nessun commento:

Posta un commento