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giovedì 31 maggio 2012

Magia: tornano le piscine?




Il consiglio comunale di ieri sera si è trascinato stancamente verso la sua conclusione che è avvenuta alla una e mezza di notte. Il bilancio consuntivo 2011 si è chiuso dimostrando una grande abilità tecnica nel far apparire un sostanziale pareggio, cosa che avviene rarissimamente e che se fosse un dato guardato singolarmente potrebbe far pensare ad una perfetta corrispondenza fra previsioni di entrata e uscita e relativi consuntivi, mentre andando a disaggregare i dati si vede che non è andata così ma ci sono state enormi divergenze e che i dato finale dimostra che non ci sono più margini di manovra per come è stata gestita la finanza pubblica in questi anni. Ovviamente noi abbiamo dovuto votare contro. I successivi punti erano quasi tutti collegati al bilancio preventivo 2012 per cui abbiamo espresso la nostra posizione critica motivando i vari punti e cercando, inutilmente come al solito, di suscitare qualche riflessione anche nei consiglieri di maggioranza.

In estrema sintesi quello che io ho sottolineato è il fatto che far coincidere nello stesso anno diversi aumenti di tasse e imposte e alcune spese allegre come cupole del Palagiro e il chiosco dei gelati all’Isolone è una mancanza di rispetto verso chi si trova in difficoltà economiche e verso chi si troverà dopo di loro ad amministrare con un bilancio già gonfio di debiti. Naturalmente anche la Lega ha votato a favore del bilancio completo di cupole.

Quando ormai tutti erano sfiniti e ansiosi di abbandonare l’aula abbiamo affrontato la spinosa questione del palazzetto; risale ad ormai 2 mesi fa l’interpellanza con cui chiedevo la verifica di alcune affermazioni (vedi post del 30 marzo 2012) che erano state inserite nella delibera che giustificava la rescissione dal contratto con l’impresa che stava costruendo il palazzetto. Il sindaco si è correttamente ed elegantemente scusato per aver risposto in ritardo ma io non mi sono lasciato intenerire e ho chiesto immediatamente le sue dimissioni; ci ha pensato su un attimo e poi ha rifiutato, forse insistendo di più potrebbe anche togliersi dall’imbarazzo.


La vera notizia non sono però le risposte che ha dato ai 3 quesiti (Enel ha scritto qualcosa, la CCIAA non mette un soldo, la corte dei conti non ha detto niente) ma è la rivelazione che ha fatto dopo, a denti molto stretti: dopo che sono andati deserti i 3 bandi pubblicati per fare altri impianti sportivi si è fatto vivo un soggetto privato che ha manifestato interesse a partecipare al completamento del palazzetto a condizione che però vengano completate le piscine interne. Ma come? La rivelazione più sorprendente è che il sindaco ha dichiarato di non aver mai avuto nulla in contrario alle piscine ma aveva solo delle preoccupazioni per una eventuale gestione comunale delle stesse. Questo dettaglio avrebbe potuto semplicemente dirlo subito che l’avremmo tranquillizzato e invece ha preferito far passare 3 anni e 2 o 300 dichiarazioni contraddittorie prima di arrivare ad ammettere che l’unica soluzione è completare ciò che si è iniziato nel miglior modo possibile e poi individuare un gestore che sappia valorizzare la struttura in maniera da garantire la giusta soddisfazione a se stesso e alla collettività. Per ora mi sembra che non ci sia nulla di concreto ma almeno la virata di 180° ha almeno portato la navigazione nella giusta direzione. Voglio essere ottimista: me lo vedo già che taglia il nastro tricolore e noi da dietro che lo prendiamo di peso e lo lanciamo direttamente a farsi un bagno.



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