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mercoledì 6 giugno 2012

Giocano responsabilmente?


Il gioco d’azzardo viene ampiamente pubblicizzato attraverso tutti i mezzi di comunicazione; in pratica viene esercitata una seducente strategia di convincimento affinché le persone decidano di giocarsi i propri soldi nella speranza di vedere realizzato il desiderio di vincere somme elevate aggiungendo infine, con quella buona dose di ipocrisia che caratterizza molti aspetti del nostro paese, di giocare “responsabilmente”. Tutto questo ha portato alla creazione di gravissimi problemi di disagio in cui accanto all’arricchimento di pochi vi è la rovina di molti, con lo stato che prima incassa e poi deve affrontarne le conseguenze sociali. Purtroppo anche la nostra Giunta probabilmente si è fatta prendere dalla pubblicità: utilizza dei soldi, non i suoi però, quelli del Comune, e crede di investirli in iniziative mirabolanti che secondo loro dovrebbero portare chissà quali vantaggi e in realtà sono solo spese pazze con risultati che creano grande disagio, non a loro però, alle casse comunali. Purtroppo questo vizietto dura da 3 anni e forse stanno entrando solo ora nella fase più acuta: sindrome da gioco compulsivo; i loro azzardi stanno aumentando e non avendo più risorse a disposizione quest’anno hanno deciso di ricorrere a nuove entrate: più IMU (aliquote maggiorate), più addizionale IRPEF e più iniziative azzardate sperando che portino consenso.


Facciamo un ripassino delle mosse azzardate di questi anni. Ve lo ricordate il Festivalone? Doveva essere l’evento di più grande richiamo del nuovo millennio e alla fine hanno avuto anche il coraggio di affermare che ha richiamato 30.000 presenze senza specificare che avevano contato anche le zanzare.

Ve la ricordate l’idea di fare uno, o forse 2, grattacieli al posto della vecchia Coop? Per quell’idea ambiziosa che puntava in alto hanno fatto fare anche una variante urbanistica apposita pagandola diverse migliaia di euro e arrivando oggi a mettere in vendita l’edificio: altra scommessa persa.

E i bandi per gli impianti sportivi? Ben 3 pubblicazioni spendendo 15.000 euro di consulenze per arrivare a capire che su quelle idee scommettevano solo loro, e ovviamente hanno sempre perso.

Il colpo grosso però l’hanno giocato con il palazzetto; a fronte di circa un milione e trecentomila euro di opere collaudate dall’apposita commissione hanno voluto approvare una transazione da quasi due milioni e mezzo di euro (2.450.000 euro) con l’impresa, che ha ringraziato, incassato e se è andata senza lamentarsi, e tutto questo perché? Perché, secondo la Giunta, aprire un contenzioso con l’impresa avrebbe significato perdere tempo nel proseguimento dei lavori e loro non avevano tempo da perdere visto che avevano promesso di finire l’opera in tempo per i festeggiamenti del centenario e quindi avanti così a tutti costi; il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Un’altra mossa azzardata è stata quella di fare la maxi variante al piano regolatore scommettendo sull’edilizia come motore della ripresa economica; purtroppo l’edilizia è in profonda crisi e l’avvento dell’IMU (per di più con le aliquote aumentate dalla nostra giunta di Lega e PDL) potrebbe anche accentuarne la gravità e così molti cittadini si trovano a pagare pesantemente per i propri terreni divenuti edificabili ma poco appetibili in questo momento.
Qualsiasi giocatore d’azzardo dopo una serie di mani così sfortunate avrebbe lasciato il tavolo da gioco e sarebbe andato in analisi da qualcuno bravo, o almeno da una maga a farsi fare le carte per capire se ha addosso qualche malocchio o qualche macumba, e invece i nostri assessori e il nostro primo cittadino no; ormai si tratta di patologia da gioco compulsivo e ripartono con le scommesse, tanto non sono comunque soldi loro. Con il bilancio preventivo 2012 accanto agli aumenti di tasse e imposte già citati si mettono in evidenza alcune nuove scommesse: la spiaggia attrezzata all’Isolone e le cupole geodetiche per i grandi festeggiamenti. Sicuramente questi che loro chiamano investimenti, che per ora sono solo debiti sicuri in attesa di entrate molto dubbie, non sono di entità tale da stravolgere il bilancio (50.000 euro per l’Isolone e 200.000 per i tendoni) ma sono un messaggio molto chiaro: non c’è pudore e non c’è rispetto verso chi, e sono sempre di più, si trova nella situazione di dover attribuire un peso enorme ad ogni singolo euro che entra o che esce dalle proprie tasche; non c’è rispetto verso chi dovrà decidere a cosa rinunciare per poter pagare i costi aggiuntivi che questa ulteriore manovra fiscale comunale imporrà per scelta di questa amministrazione. Non c’è rispetto verso chi non può far altro che vedere come una scommessa azzardata, il tentativo di nascondere l’incapacità di usare la diligenza del buon padre di famiglia per amministrare, attraverso queste opere che tendono a evocare un’idea di spensieratezza e voglia di festeggiare e trastullarsi al sole mentre nulla si prospetta quale strategia per affrontare i difficilissimi anni che dovremo affrontare.

Non si tratta di essere pessimisti, tutt’altro, ma si tratta di guardare al futuro con l’ambizione di pensare di averlo davvero un futuro; si tratta di smetterla di lanciare i dadi a caso sperando che esca un buon numero. Non è mai troppo tardi per lasciare il tavolo da gioco e farsi curare.



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