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giovedì 25 ottobre 2012

Nervosetto?

Il Consiglio Comunale di questa sera ha visto l’approvazione del Regolamento IMU. Tutti sanno che si tratta sostanzialmente di una rivisitazione della vecchia ICI con un notevole aggravio di costi per molti proprietari di immobili; esclusi coloro che sono proprietari soltanto di una abitazione di classe catastale “modesta” per tutti gli altri rappresenta sicuramente un aumento di spesa sul fronte dell’imposizione fiscale. Lasciando stare tutti i motivi che hanno portato a questa situazione e attenendoci ai dati di fatto che ci riguardano da vicino possiamo riassumere sinteticamente –lo stato delle cose:


- le aliquote base proposte dal governo sono 0,450 % sull’abitazione principale 0,760% per gli altri immobili;

- le aliquote approvate stasera, e che erano già state previste in fase di bilancio di previsione, sono dello 0,525 % per l’abitazione principale e dello 0,860 per gli altri immobili;


Nell’approvare questo aumento l’assessore ai piccoli problemi del cittadino (forse si dovrebbe occupare anche di sport) Mario Geraci ha letteralmente sbroccato tanto era preso dall’entusiasmo di difendere il suo punto di vista. E’ partito con un ricco e colorito sproloquio, usando tutta quella parte di vocabolario da osteria di cui è a conoscenza, per affermare che per quanto riguarda l’IMU questa amministrazione, di cui lui è uno dei leader carismatici, ha lavorato egregiamente infatti non ha fatto nessun aumento. Probabilmente lui è un tecnico prestato alla politica e quindi ha capito al volo cose che tutti gli altri, soprattutto la solita minoranza, non riescono a comprendere: applicare un’aliquota più alta rispetto a quella di riferimento non è un aumento per il semplice fatto che altri comuni l’hanno aumentata di più. Questo assessore leghista, che contesta il governo per aver introdotto l’IMU che la Lega stessa aveva approvato con il federalismo fiscale, e che poi per paura di perdere la sua poltroncina da assessore puntualmente approva e applica si è lasciato andare ad un linguaggio che offende l’istituzione che per uno scherzo della democrazia lo ospita e lo prende sul serio come se ne fosse degno. Volgare, iroso e irresponsabile.

Speriamo che in futuro si creino la condizioni affinché si possano davvero ridurre le aliquote e modificare il Regolamento per introdurre ulteriori esenzioni per situazioni particolari. Questo dipenderà da molti fattori, soprattutto esterni alle scelte dell’amministrazione di Gravellona, ma sicuramente anche dalla saggezza degli amministratori gravellonesi che purtroppo finora si è dimostrata piuttosto latitante.

3 commenti:

  1. Lega e leghisti sono stati insieme a Berlusconi quelli che hanno messo in ginocchio i Comuni togliendo a tutti senza distinzioni di reddito l'ICI, l'unica imposta federale che permetteva entrate certe da investire regolarmente in servizi ai cittadini. Che adesso si critichi l'IMU che personalmente ricordo di aver sentito citare per la prima volta da Bossi e si dimentichi che fu istituita dal governo precedente. Lo ricordo a tutti, anche a Geraci e co, l'IMU è nata in casa leghista, perciò palla lunga e pedalare. Ricordo che è facoltà degli attuali amministratori non aumentare l'imposta così come è dovere loro spendere oculatamente il denaro pubblico o indebitarsi.

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  2. Linguaggio da osteria???? cavolo, mi sono persa questa performance...... bhè ma del resto quello non è il linguaggio tradizionale della Lega? non erano loro che facevano il dito medio senza pudore???? ma che ne è stato della vendita del terreno donato da Lanza?

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  3. E' stato approvato l'atto di indirizzo con il quale si invita il Responsabile del Procedimento a pubblicare un bando in cui si mette in vendita il terreno necessario a costruire la casa di riposo per anziani. Pare che sia l'unico modo per avere qualche possibilità che venga realizzata, anche l'Associazione Buon Pastore si è espressa in favore di questo tentativo. Noi abbiamo espresso qualche dubbio e pensiamo che sia una situazione veramente triste quella in cui, per sperare di riuscire a fare qualcosa che si ritiene utile alla comunità, si debba per forza sperare nel solito privato che arrivi a fare lui ciò che l'ente pubblico non è più in grado di fare. Ovviamente nel bando dovrebbero esserci tutta una serie di vincoli che garantiscano l'interesse pubblico ma è ovvio che non è esattamente quello che auspicava chi con i propri soldi ha comprato e regalato al Comune quell'area. Abbiamo almeno ottenuto che dell'intera area se ne metta in vendita solo una parte (due terzi), che sarebbe comunque sufficiente allo scopo, e la rimanente resta in proprietà al Comune. Non è certo la soluzione ideale ma almeno rimane qualcosa e con i tempi che corrono chissà che un pezzo di terra non faccia comunque comodo.

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