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giovedì 5 aprile 2012

Noi volevamo darla gratis

Si fa,


non si fa,

si fa,

non si fa,

….la fa il privato,

non si fa.

La banda dei bandi ha colpito anche la casa dell’acqua. Dopo due anni di tentennamenti in cui abbiamo assistito alle più svariate espressioni della volontà o meno di realizzare la Casa dell’acqua, abbiamo dovuto assistere anche al flop del bando per la sua realizzazione. Sembra che abbia partecipato solo un proponente e che non abbia  presentato tutta la dovuta documentazione.

Sarà allora che era una cattiva idea? Vediamo cosa succede nel resto d’Italia; a gennaio del 2012 si contavano 355 case dell’acqua, circa un centinaio in più di quelle che c’erano sei mesi prima. Evidentemente è un fenomeno in grande sviluppo ed è ulteriormente confermato dal fatto che nei pressi di Milano ha sede una azienda che realizza questi impianti ed è fra le poche imprese che in questo momento di drammatica crisi economica stanno crescendo e stanno iniziando a esportare.

Sono molti i sindaci che hanno capito che questo è un modo semplice e poco costoso (circa 20.000 euro) di offrire un servizio a tutti i cittadini che ripaga in termini ambientali, economici e sociali.

A quanto pare però la nostra amministrazione preferisce impiegare 50.000 euro per il chioschetto del post precedente.

Però non disperiamo; hanno cambiato idea talmente tante volte che non è detto che non la cambino di nuovo; magari faranno 2 conti e penseranno che magari ripaga anche in termini elettorali.



1 commento:

  1. Ma non erano i leghisti i difensori della casa dell'acqua? Ma non contano più niente neanche a questi livelli? Forse è venuto il momento di ridargli il tapiro o di chiedere due lire al tesoriere della Lega!

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