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domenica 6 febbraio 2011

Un uomo buono

Quando ho letto sui giornali che il nostro sindaco ha raggiunto un accordo con la lega, che prevede di non suonare  più  l’inno nazionale all’inizio del Consiglio Comunale, ho avuto un momento di sincera commozione. E’ stato in quel momento che ho capito molte cose per le quali prima non trovavo una chiave di lettura. Ho capito che è un uomo tenero e sensibile; un uomo che è disposto a mettere da parte le proprie più profonde convinzioni pur di andare incontro alle esigenze altrui. Lui che è un uomo profondamente legato alla patria, che vede l’Unità Nazionale come uno dei principi fondamentali su cui fondare i valori della nostra nazione, ha saputo rinunciare all’affermazione dei suoi principi perché ha capito che per i componenti leghisti della sua squadra di governo sentire le note di Mameli era come sbattere la kriptonite in faccia a superman e quindi ha voluto alleviare la loro sofferenza con questo nobile gesto. D’altra parte è chiaro che si tratti di puro altruismo visto che, se avesse voluto essere cinicamente calcolatore, avrebbe potuto proseguire anche senza di loro visto che il gruppo compatto del Pdl sarebbe stato sufficiente a garantirgli la maggioranza per governare; ma lui è fatto così, vuole ricondurre a se tutte le sue pecorelle, anche quelle che forse rischiavano di smarrirsi, per non lasciare nessuno da solo e per non rinunciare al prezioso contributo di un  gruppo di consiglieri seri e impegnati che hanno già dimostrato tutto il loro valore con interventi come la cattura del pericoloso tasso imbalsamato, come le consegna del tapiro e dell’amaro mottarone a noi della minoranza solo per citare gli atti più significativi. Con questo atto, che qualche osservatore malizioso e superficiale potrebbe interpretare come una resa ad un ricatto ideologico, ha permesso di comprendere che sotto quella scorza di gigante della politica in realtà batte un cuore dall’animo gentile che vuole la pace sempre e comunque; si spiegano così anche altre scelte che non tutti riuscivano a capire; basti pensare alle splendide aiuole che stanno trasformando la crocera e che finalmente ci regaleranno un salotto verde in pieno centro con farfalle  che sbattono le ali colorate, grilli che cantano e cicale che friniscono. Basti pensare alla sua sensibilità per il rispetto della quiete pubblica, se non fosse per lui la zona del palazzetto sarebbe tutto un brulicare di rumore a quest’ora, con uomini e mezzi che lavorano disturbando la pace di quei luoghi mentre grazie a lui ora tutto tace, tacciono gli addetti ai lavori che per evitare  potessero disturbare sono stati allontanati dal cantiere, e tacciono anche le notizie: non se ne poteva più di sentire voci dell’uno e dell’altro su cosa sarebbe diventato quel palazzetto, ora il silenzio regna sovrano e tutti sono in pace. Al silenzio ci tiene tanto, il nostro sindaco buono, tanto che nell’ordinanza che ha emesso per far fronte ai purtroppo ricorrenti piccoli atti vandalici e di micro delinquenza ha deciso di prevenire anche il pericoloso vociare che avrebbe potuto disturbare la pace delle piazze e dei luoghi pubblici inserendo nell’ordinanza stessa alcuni punti che se mal interpretati potrebbe indurre in errore; si legge nell’ordinanza: il Sindaco…vieta….ai cittadini di bivaccare, assembrarsi e sostare in spazi pubblici e presso edifici pubblici (piazze, cortili, parcheggi, scalinate , chiese, municipio, uffici postali, oratorio, scuole ecc.) ….; ho già avvisato il vice sindaco, che era solito sostare nelle varie piazze a intrattenere gli elettori, di stare attento a non incorrere in qualche sanzione e tenere presente che è per il bene di tutti, per la pace e il silenzio di tutti che sia meglio evitare pericolosi assembramenti.
Non importa se la scure di Tremonti ha tagliato alcune centinaia di migliaia di euro ai trasferimenti verso il nostro comune e sarà dura tenere in piedi il bilancio, l’importante è l’accordo sull’inno; non importa se al posto di una scuola nuova abbiamo un edificio obsoleto con il trucco rifatto, non importa se il parchetto pubblico di Pedemonte sia stato trasformato nello spazio per l’ora d’aria di un carcere e non importa se con il nuovo piano regolatore si svende il poco territorio rimasto integro favorendo la speculazione edilizia, l’importante è l’accordo sull’inno.


Lasciamolo lavorare, lo fa per noi.

3 commenti:

  1. Vuol dire che non posso sostare nella piazza del municipio, nel parco giochi ? Cosa mi possono fare, una multa ? Ma neanche nei peggiori regimi !

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  2. Gipg ...splendida analisi.
    Mi chiedo se capiranno la tua sottile ironia!!
    Questa sera (8 febbraio alle 21), in bibliotecaa ci sarà una assemblea pubblica con l'amministrazione comunale.....a costo di prendere una multa per assembramento in luogo pubblico, cerchiamo di essere in tanti...
    Anche se "Lui" lavora per noi, non so perchè ma non dormo sonni tranquilli...

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  3. Ho sentito parlare di una "perizia di variante" sull'appalto del palazzetto fatta dall'amministrazione precedente (sindaco Di Titta), ci potete far sapere qualcosa di più in merito? Quali variazioni in più e/o in meno sono previste (dico "sono" perché mi sembra di aver capito che sia ancora valida)? Queste variazioni condizioneranno la fruibilità dell'opera?
    L'iter procedurale è stato espletato correttamente?
    Forse anche la risposta a queste domande potrebbe aiutare i cittadini di Gravellona a capire meglio la situazione sul Palazzetto...

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