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mercoledì 16 febbraio 2011

Con la puzza sotto il naso

La prima riunione della commissione, per la definizione del bilancio di previsione 2011 e dell’annesso piano triennale delle opere pubbliche, è servita a mettere sul tavolo il grande tema dal quale derivano tutti i problemi connessi alla quadratura finanziaria del nostro ente. Il grande tema è che il taglio lineare imposti dal governo ai trasferimenti agli enti locali riduce di circa 170.000 euro la dotazione finanziaria di cui disporre e che va a incidere sulle spese correnti in modo drammatico.


Per un bilancio come quello di Gravellona, in cui già da molti anni si deve ricorrere all’utilizzo parziale degli oneri di urbanizzazione per il pareggio della spesa corrente, significa mettere seriamente in difficoltà chi deve far quadrare i conti. Inutile ricordare che il bilancio è la base di partenza per qualsiasi iniziativa per cui il venire meno di una quota così significativa riduce il già scarso spazio di manovra degli amministratori. Considerato che la stragrande maggioranza delle spese correnti sono costi molto rigidi (personale, servizi e strumenti per la normale gestione) è chiaro che si crea una situazione in cui tutti siamo chiamati a spremere la materia grigia per trovare qualche nuova fonte di entrata e per decidere dove risparmiare senza ridurre i servizi. Abbiamo apprezzato l’onestà dell’assessore al bilancio, che ha presentato la questione nella sua cruda realtà avendo anche l’umiltà di chiedere un contributo di idee ai presenti sulle possibili soluzioni, e altrettanto abbiamo apprezzato la disponibilità, che non è una novità, della responsabile dell’ufficio ragioneria nel rendere partecipi i consiglieri alla redazione del bilancio.

A quanto pare però tutto questa problema non è poi così sentito dai vertici dell’amministrazione, infatti alla commissione in cui l’assessore al bilancio lancia questo grido di dolore e di richiesta d’aiuto, ammettendo che è conseguenza di una scelta scriteriata del governo centrale, non c’è stata la partecipazione né del sindaco né del vice sindaco. Sicuramente loro daranno un prezioso contributo nelle tempeste di cervelli che avvengono quando si riunisce la giunta ma evidentemente ritengono le commissioni semplicemente delle palestre per esercitare cervelli meno brillanti dei loro e snobbano elegantemente l’occasione di unirsi ai consiglieri per affrontare i problemi alla luce del sole. Possiamo quindi immaginare due scenari possibili: hanno già in mente una brillante soluzione che permetterà di costruire uno splendido bilancio, soluzione che ci verrà elargita nelle prossime commissioni o in consiglio come fossero perle ai porci e saremo annichiliti da tanta genialità, oppure non hanno la minima idea di come affrontare la questione e aspettano che sia qualcun altro a risolvere tutto. C’è da augurarsi almeno che non vadano a tagliare qualcosa sui servizi alle persone (servizi scolastici, contributi al CISS, asili ecc.).

Se costruire il bilancio con 170.000 euro rispetto all’anno scorso è davvero un’emergenza mi aspetto di vedere nella prossima commissione tutti i consiglieri e tutti gli assessori presenti e consapevoli della difficoltà del momento; non oso sperare addirittura nella presenza di sua maestà il sindaco.

1 commento:

  1. Ogni giorno che passa mi stupisce la leggerezza e l'incompetenza con cui si trattano questi problemi. Che il sindaco e i consiglieri disertino queste riunioni è da irresponsabili. Non mi aspetto nulla di buono per il futuro. Tagli ai servizi dei cittadini.

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