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giovedì 14 aprile 2011

Poche idee ma confuse

Leggendo il comunicato stampa del sindaco sul sito ufficiale della Città di Gravellona emergono alcuni interrogativi ai quali il Sindaco è chiamato a rispondere. Si afferma che su quell’area qualcuno dovrà intervenire con una bonifica ambientale; questa affermazione suscita una forte preoccupazione poiché lascia intendere che il sindaco sia a conoscenza di fatti e situazioni che fino ad ora nessuno conosce: che tipo di inquinamento ha riscontrato? Come mai fino ad ora nessuno ne ha mai parlato? Cosa intende dire quando afferma che “qualcuno” dovrà farsene carico, non dovrebbe essere solo ed esclusivamente chi della necessità di bonifica è stato la causa? Non penso proprio che qualora venisse verificata una situazione di questo genere ci sarebbero grossi problemi ad individuare i responsabili.


Si rimane assolutamente perplessi anche di fronte all’affermazione del sindaco Giro quando afferma che trova strana la scelta di alcuni lavoratori di rinunciare al trasferimento a Novara; di fronte ad un incentivo economico messo a disposizione dall’azienda proprio per favorire le rinunce spontanee non c’è proprio da stupirsi se qualcuno, magari, si è cercato una alternativa più vicina e ha fatto i propri calcoli tenendo conto del rapporto costi benefici determinato dall’evidente intenzione dell’azienda di disincentivare la ricollocazione a Novara. Egli definisce “strana” la scelta volendo forse insinuare qualcos’altro? Perché non prova a mettersi una volta dalla parte di chi lavora, per capire davvero cosa significhi, dopo aver lavorato seriamente per anni in una azienda, trovarsi a dover accettare e subire delle condizioni nettamente più sfavorevoli che si sono determinate a causa di fattori di cui non è assolutamente responsabile? Perché il sindaco preferisce lasciar intendere che siano sempre i lavoratori a fare scelte strane e preferisce prostrarsi sempre alla legittimazione di un’economia sovrana che un pezzo alla volta sta demolendo tutte quelle certezze che hanno permesso a tutti noi, lui compreso, di conquistare la qualità della vita di cui oggi ancora godiamo?
Infine afferma che ad oggi non ci siano richieste ufficiali di cambio di destinazione d’uso dell’area; bisogna essere dei maghi per vedere nel futuro e intuire che sia ovvio  che si tratti solo di una questione di tempo? Cosa intende fare, gestire in gran segreto anche questa trattativa come fosse la gestione della cuccia del suo cane? Sarebbe il caso di ricordargli che il sindaco è un ruolo pro tempore nella gestione della cosa pubblica, non è di sua esclusiva proprietà e soprattutto non lo sarà per molto tempo per cui magari un po’ di rispetto per la vera natura del suo ruolo non sarebbe sprecato.

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