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venerdì 11 marzo 2011

Fantasie per il bilancio

In seguito alla nostra interpellanza, relativa alle preoccupazioni destate dal nuovo regolamento sui servizi scolastici, è arrivata la comunicazione dell’assessore competente a confermare che le nostre paure erano tutt’altro che infondate. L’assessore ha esibito una serie di dati con i quali intende dimostrare l’impossibilità di sostenere il servizio denominato “spazio gioco”. Noi crediamo che egli essendo un tecnico, visto che non è mai stato eletto ma è sempre stato chiamato a svolgere un ruolo da assessore in qualità di esperto, dovrebbe fare tutti gli sforzi necessari a convincere anche i suoi colleghi di giunta, magari meno tecnici di lui, dell’importanza di garantire questo tipo di servizi e soprattutto del fatto che è normale e ovvio che i servizi a domanda individuale siano da sempre finanziati con risorse di bilancio e solo in parte con il contributo degli utenti stessi.


Lo spazio gioco è nato per sopperire alla carenza di posti dell'asilo nido; è un servizio per i bambini che hanno meno di 3 anni e copre le ore del mattino senza la distribuzione di pasti; in questo modo una decina di mamme riescono a conservare almeno un lavoro part-time. Guardando tutti i bilanci consuntivi degli anni scorsi è evidente come tutti i servizi a domanda individuale per le amministrazioni siano un costo che viene coperto solo in parte con le rette degli utenti. Basti pensare che ci sono dei servizi, come la gestione degli impianti sportivi, che non sono coperti nemmeno in misura minima da alcuna retta ma vengono comunque garantiti. Se dovesse passare il principio che le amministrazioni forniscono solo i servizi che si coprono al cento per cento con il pagamento degli utenti che servizi sarebbero? Chi è che potrebbe permettersi di pagare il costo reale di asili nido, scuole materne, dopo scuola, stadio e pista di atletica, trasporto alunni ecc. ecc? E se le amministrazioni iniziassero a cadere nella trappola di accettare passivamente i continui sacrifici imposti dal governo centrale tagliando i servizi quale ruolo andrebbero a svolgere per la comunità?

Per concludere: il servizio va mantenuto e pubblicizzato in maniera da sfruttarlo al meglio e se mancano risorse rispetto al passato sarebbe bene chiedere al governo di evitare il taglio pari a 170.000 euro di contributi al comune di Gravellona, previsto per l’anno 2011, nonostante sia sempre stato un comune virtuoso e abbia sempre rispettato il patto di stabilità. Abbiamo sempre pensato che l’assessore Epifani avesse davvero a cuore il mantenimento e il potenziamento dei servizi, una sua svolta in direzione opposta ci delude profondamente.

1 commento:

  1. Ditelo a tutte le donne che fanno salti mortali che questi sono gli aiuti alla famiglia che governo centrale (il Berlusca e il Gran Padano) e governo locale (leader Maximo e piccoli padani) hanno pensato per loro ! Sulle qualità tecniche dell'assessore al bilancio non avevo dubbi...sono molto ben nascoste , come il suo operato in questi due anni. Poveri noi !

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