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lunedì 4 ottobre 2010

Cittadinanze onorarie

Durante il Consiglio Comunale di giovedì scorso è stato votato un altro punto che sarebbe passato quatto quatto, se non fosse stato per colpa di una minoranza della minoranza,  quello relativo al conferimento della cittadinanza onoraria all’onorevole Franco Nicolazzi.
La votazione a favore è stata quasi unanime perché io e altri due consiglieri ci siamo astenuti. La motivazione che io ho espresso è la seguente: premesso che la decisione di conferire questa onoreficienza è stata presa dalla maggioranza senza nemmeno discuterla prima in commissione in modo da informare i consiglieri e ascoltarne le opinioni, siamo stati obbligati ad esprimerci direttamente e unicamente in Consiglio.
 Io trovo assolutamente sconveniente discutere di una persona pubblicamente mettendo su una bilancia  pregi e difetti della stessa quasi a volerne fare un ulteriore processo in cui la maggioranza ha già la sentenza di piena assoluzione pronta e la minoranza non ha nemmeno potuto studiare il caso. Io personalmente mi sono astenuto perchè volevo esprimere il mio rifiuto ad esprimere un giudizio pubblico su una persona quando avrei preferito discutere e votare molto prima su un principio: la cittadinanza onoraria (la prima a Gravellona) può essere conferita a persone che siano assolutamente ineccepibili sotto ogni punto di vista per cui “essere inciampato” in una condanna esclude chiunque da questa possibilità; non mi interessa il nome e il cognome ma il curriculum vitae. Io non metto in dubbio i meriti e il fatto che eventuali condanne siano state già scontate, e magari fossero anche sbagliate, ma una figura politica con un curriculum così può benissimo vivere felice la sua anzianità senza per forza essere tirato di nuovo in ballo con onoreficenze che inevitabilmente lo espongono anche ad una nuova analisi critica della sua vita ricca di luci ma anche di ombre. Con tutto il rispetto.


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