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domenica 10 ottobre 2010

Apriranno gli occhi anche loro prima o poi

Finalmente qualcuno si è accorto anche al di fuori dei confini di Gravellona dell’inutilità di realizzare un centro congressi demolendo le piscine già per metà costruite, il pezzo che segue è estratto dal periodico di informazione on line (Verbania settanta) dell’ex sindaco di Verbania Claudio Zanotti:

PALACONGRESSI E CENTRO FIERISTICO A VERBANIA E…..GRAVELLONA
Dopo il “centro polifunzionale congressuale e fieristico” (en passant, anche teatro) dell’Arena, se ne vuole costruire uno a Gravellona. E nel programma Zacchera c’è l’impegno per un terzo Centro Congressuale nella piana di Fondotoce. Con i due esistenti Centri Congressuali dell’hotel Dino e del Palazzo dei Congressi di Stresa siamo a quota cinque, nell’arco di una quindicina di km. Basteranno?
La cronaca giornalistica locale ci ha regalato nei giorni scorsi la dichiarazione di un amministratore di Gravellona Toce sul megapalazzetto in costruzione nella cittadina a noi limitrofa. Ecco le parole testuali: “realizzeremo un palasport più capiente (circa 2300 posti, ndr), con area congressuale-fieristica e senza piscine. Riteniamo questo progetto più funzionale, anche perché condiviso da Regione, Provincia, Distretto Turistico e Lago Maggiore Conference”.
La notizia è certa. Dopo quello che la prosa involuta di un assessore verbanese definisce “il nuovo centro polifunzionale all’Arena, che conterrà anche il nuovo teatro”, avremo anche il centro “congressuale e fieristico” a Gravellona Toce. E i due centri (ovviamente polifunzionali!) si andranno ad affiancare al Centro Congressi dell’Hotel Dino di Baveno e al Palazzo dei Congressi di Stresa. E se in un momento di sana follia il Comune di Verbania intendesse attuare la previsione contenuta nel programma di Zacchera di un “Centro Congressuale e fieristico di ampie dimensioni nella piana di Fondotoce…ecc., ecc”? Che bello! Avremmo in un sol colpo cinque centri congressuali, fieristici e polifunzionali nell’arco di una quindicina di chilometri. E per tutti non possiamo che immaginare un destino radioso, visto che oggi agli ingressi degli esistenti Centri Congressuali di Baveno e di Stresa si formano code chilometriche di congressisti e di espositori fierisitici che reclamano nuovi centri, nuovi centri….. E con quelli di Gravellona, della piana di Fondotoce e dell’Arena forse forse riusciremo a dare – sia pur parzialmente! – risposta a questa incontenibile pressione.
Sapere che il futuro della nostra terra è in mano ad amministratori così sagaci, così lungimiranti, così assennati è un conforto per tutti noi.

1 commento:

  1. A Gravellona stiamo assistendo all'ennesimo esempio di sperpero di denaro pubblico, tipico del nostro paese. Come si può pensare e tentare di convincere la città che è conveniente bloccare a questo punto la costruzione di un'opera la cui nascita è stata così travagliata. Per quanto tempo questa amministrazione avrà il coraggio di raccontarci che per loro è prioritario il "bene comune" ?

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