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giovedì 4 luglio 2013

La decadenza


Hanno rotto gli indugi; a breve sarà approvato il bilancio di previsione 2013. L’incertezza è ancora assoluta su molte voci di bilancio, in particolare per quel che riguarda i più importanti capitoli di entrata: IMU, Tares e fondo di riequilibrio, tuttavia questa maggioranza ha l’esigenza di approvare il bilancio. Più o meno la stessa situazione dell’anno scorso, in cui c’era la necessità di approvare il bilancio nonostante le numerose incertezze, per poter avviare 2 importantissime operazioni: l’acquisto delle cupole e la partecipazione al bando Interreg che avrebbe dovuto co-finanziare il recupero di Villa Albertini; a distanza di una anno sappiamo che il bando Interreg non ha avuto buon esito per cui Villa Albertini continua la sua inesorabile deriva e così dobbiamo far bastare le cupole a giustificare qualsiasi sforzo. E quest’anno qual è l’elemento urgente che impone l’approvazione del bilancio nonostante le incertezze? Quest’anno pare che ci siano degli urgenti “adeguamenti alle nuove normative” in materia di edifici scolastici. Pare che siano venuti gli ispettori del ministero e abbiano imposto alcuni interventi per cui si dovrà fare un altro mutuo di 200.000 euro e mettere un’altra pezza alle scuole sempre più sgarrupate. Secondo qualcuno questo bilancio starà apparentemente in piedi solo fino a quando il ministero comunicherà l’entità del fondo riequilibrio, o meglio l’entità dei tagli, e a quel punto sarà d’obbligo una manovra fiscale, in aumento ovviamente. Si può sicuramente affermare che questa amministrazione non ha certo avuto molta fortuna in questi anni e quindi possiamo dire che i fattori esterni e indipendenti dalla volontà di sindaco e giunta non hanno certo aiutato il buon andamento dell’attività amministrativa; detto questo e pur facendo qualche sforzo per immaginare tutta la buona fede che possano averci messo rimane ancora qualche aspetto misterioso che si nasconde dietro a questa evidente decadenza e a questo drammatico declino delle capacità dell’ente di svolgere le sue funzioni. Io credo che l’elemento misterioso non sia poi così misterioso; lo si intuisce anche dalle ultime affermazioni fatte dal sindaco e pubblicate oggi sulla Stampa dove egli afferma che la sua possibile candidatura per un secondo mandato sia convinto di subordinarla alla ripresa dei lavori del palazzetto, come se la ripresa dei lavori fosse di per sé uno stimolo a continuare a fare il sindaco o peggio ancora fosse già di per sé un successo. L’elemento misterioso è la totale mancanza di obiettivi di valore assoluto, è la volontà di fare gli amministratori come desiderio fine a se stesso, è il desiderio morboso di vincere le competizioni elettorali come fossero una questione di tifo calcistico dove non importa cosa succede fra una partita e l’altra ma conta solo la partita. In questi anni gli unici obiettivi veri che si sono palesati da parte di questa amministrazione sono stati quelli legati ai no nei confronti delle iniziative della passata amministrazione, come se bloccare i lavori del palazzetto affinché non si facessero le piscine fosse un successo, come se cancellare totalmente il sogno, già tradotto in un progetto, di fare delle scuole nuove fosse una scelta virtuosa e senza mai lasciare trasparire qualche ambizione di obiettivo che potesse in qualche modo arricchire la comunità intera. Si è osservato un continuo susseguirsi di contraddizioni senza un filo conduttore che legasse le scelte; basti pensare alla vecchia coop per la quale si è passati da una apposita variante al Piano Particolareggiato della zona centro per consentire la costruzione delle “torri” per poi arrivare negli ultimi 2 anni a ipotizzarne la vendita tal quale. Proprio le scelte urbanistiche sono state quelle che hanno reso più evidente lo zerbinamento di questa amministrazione di fronte a qualsiasi volontà speculativa ed è proprio la mancanza di una propria visione della città che ne ha fatto fallire anche i casi di maggiore inginocchiamento come nel caso del terreno dietro la biblioteca dove pur di assecondare la volontà dei possibili investitori hanno approvato la scheda di Piano Particolareggiato esattamente come da loro richiesto senza nemmeno provare a immaginare quale avrebbe potuto essere la scelta migliore per il centro città con il risultato che con la crisi in corso i possibili investitori non hanno comunque fatto nulla.


Non si capisce se siano così tristi perché sono sfortunati o se siano sfortunati proprio perché sono così tristi.
Si può immaginare un orizzonte migliore?


1 commento:

  1. "Nell'ultimo quinquennio la nostra città ha poi sempre più rallentato il suo sviluppo senza una fisionomia chiara, senza avere il coraggio di fare scelte di fondo, senza saper cogliere le occasioni che le si offrivano. La nostra sfida è allora di cambiarla profondamente, per consegnarla ai cittadini più unita come comunità, più forte dal punto di vista sociale, più completa nei servizi alle persone. Vogliamo che Gravellona diventi un bel posto, amministrato bene e dove i cittadini siano contenti di vivere, con un'amministrazione capace di spendere bene il danaro pubblico ed amministratori competenti, mossi da spirito di servizio e consapevolezza di essere e di dover restare soltanto rappresentanti, delagti dei propri cittadini." Secondo voi chi è l'autore di questa premessa scritta e consegnata a tutti i gravellonesi ? Un premio a chi indovina.

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