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giovedì 6 giugno 2013

Revocato l'irrevocabile

Come avevamo già raccontato in un post precedente il Consigliere Auletta, dopo il Consiglio Comunale in cui è stata votata la convenzione per la gestione dei campi sportivi da lui non condivisa, aveva presentato le sue dimissioni precisando che erano dimissioni irrevocabili; infatti pochi giorni dopo le ha revocate.
Certo ad un osservatore superficiale potrebbe sembrare una contraddizione ma in realtà i giornali hanno spiegato le motivazioni e quindi chiunque può capire che di fronte a delle motivazioni così forti ha fatto la scelta più giusta che potesse fare. Il motivo per cui è rientrato nei ranghi è perfino commovente: tutti i più alti esponenti del suo partito hanno espresso solidarietà. Ragazzi di fronte alla solidarietà del partito non ci si può tirare indietro e anche le decisioni irrevocabili si revocano al volo e vai di pacche sulle spalle a fraterni abbracci fra compagni, pardon colleghi, di partito. La cosa più commovente è che oltre alla solidarietà dei vertici provinciali del partito il Consigliere vittima del sopruso ha ricevuta la solidarietà anche del Sindaco; in pratica lui si è dimesso perchè il Sindaco ha fatto votare una cosa che lui non condivideva e ora il Sindaco che non ha mai smentito quella delibera (che sia un'altra ipotesi delibera?) gli esprime "solidarietà" e quindi tutto è risolto. Ma se le parole hanno ancora un senso cosa sarà mai questa solidarietà che convince un dimissionario che non condivide una scelta a tornare sui propri passi senza che quella scelta sia cambiata?
Secondo Wikipedia:
Solidarietà è un sostantivo che deriva dalla parola francese solidaire ed ha come suo significato principale quello etico-sociologico.
Sta correntemente ad indicare un atteggiamento di benevolenza e comprensione, ma soprattutto di sforzo attivo e gratuito, atto a venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che ha bisogno di un aiuto.
Ecco perchè è una situazione commovente, il Consigliere era a disagio e il partito con benevolenza e comprensione gli offre un aiuto; lo sforzo attivo e gratuito sarà forse quello di far votare ad un intero Consiglio Comunale un'altra delibera che lo tolga dal disagio? Speriamo che non crei disagio a qualcun altro altrimenti ci vorrà altra solidarietà.
Chissà come la prenderebbe per esempio l'assessore allo sport che invece era piuttosto convintamente sostenitore di quella convenzione.



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