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martedì 5 febbraio 2013

Consigli non richiesti


Non vorremmo abusare della nostra condizione di Consiglieri Comunali nel voler dare qualche consiglio al nostro Sindaco, che si guarda bene dal chiederceli, ma ci sembra che in questo caso valga la pena di azzardarsi. La vendita all’asta di un immobile di proprietà comunale avvenuta la settimana scorsa ha portato un introito di oltre 220.000 euro. Ammesso che avanzi qualcosa, dopo aver coperto la quota di spese correnti che forse rischiava di rimanere scoperta, ci sarà sicuramente una corsa all’accaparramento da parte dei vari assessori ciascuno per qualche sua idea oltre naturalmente al sindaco che avrà già in mente qualche altro spettacolone internazionale; ci permettiamo quindi di offrire un paio di suggerimenti sul come potrebbero essere investiti quei soldi freschi. Villa Albertini sta per crollare, in attesa che il maxi progetto che dovrebbe essere finanziato con in fondi Interreg abbia una risposta affermativa che da ormai due anni è attesa invano forse sarebbe il caso di fare un primo intervento di “salvataggio strutturale” iniziando a rifare il tetto e le strutture portanti così almeno da evitarne l’irreversibile degrado che il totale abbandono stanno determinando. Se invece ci fosse la certezza dell’approvazione del progetto Interreg con relativi finanziamenti si dovrebbe pensare ad un investimento che permetta di attivare dei risparmi in maniera che alla fine si generino ulteriori risorse da mettere su quei capitoli di spesa indispensabili al mantenimento e possibilmente al potenziamento dei servizi fondamentali (asili, scuole, servizi sociali, manutenzioni ecc.); per esempio visto che si spendono ogni anno 27.000 euro per l’affitto dei locali che ospitano la polizia muncipale e spesso si è già parlato dell’ipotesi di trovare, attraverso una nuova costruzione o una ristrutturazione, una sede che fosse in proprietà si potrebbero risparmiare quei 27.000 euro sulla spesa corrente che darebbero respiro ad altri bisogni e se magari si riuscisse anche a realizzare un edificio ad alta efficienza energetica, coerente al Patto dei Sindaci già sottoscritto, si avrebbero ulteriori risparmi visto che sono messi a bilancio circa 36.000 euro di spese di gestione degli uffici che comprendono anche il riscaldamento.


Ci rendiamo conto che la tentazione di investire questi soldi per qualche evento di portata mondiale sarà sicuramente forte ma vale la pena di tentare; magari succede come con la Casa dell’Acqua, prima hanno detto che non aveva senso farla, poi hanno proposto alternative che nessuno ha premiato e poi l’hanno realizzata vantandone anche la paternità; teniamoli d’occhio.

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