L'attività del blog è temporaneamente sospesa a causa della sopravvenuta timidezza degli autori. Fenomeno assolutamente spontaneo, da non confondersi con situazioni in cui vi siano dei soggetti terzi che attraverso strumenti di forza inducano alla timidezza altri soggetti, fenomeno che verrebbe identificato con la dicitura "intimidazione" ma che non hanno nulla a che vedere con questo caso; il fenomeno dovrebbe attenuarsi prossimamente.
Il blog del Gruppo consigliare Insieme per Gravellona - "La pena che i buoni devono scontare per l'indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uomini malvagi." Platone
giovedì 1 dicembre 2011
mercoledì 6 luglio 2011
L'ACQUA SICURA AI TEMPI DI FICARRA E PICONE
Nei giorni scorsi l’ASL ha provveduto a comunicare al Comune la presenza anomala di coli-batteri nei campioni di acqua prelevati dal Pozzo di Via XX Settembre, che fornisce la zona di Paesello fino alla P.zza Don Bosco .
L’ordinanza del Sindaco che solitamente in questi casi invita la popolazione alla massima attenzione vietando il consumo per scopi alimentari, non è stata diffusa adeguatamente.
Nessun avviso è comparso in Via Nuova, in Via XX Settembre o in Via Risaie, dove si concentra la maggior parte di abitanti serviti dal pozzo in questione che hanno continuato ad utilizzarla inconsapevolmente. Solo uno striminzito avviso stampato su un foglio A4 in caratteri piccolissimi è comparso su alcune bacheche delle affissioni, annegato in mezzo ad altre comunicazioni. Gli uffici di Acque Nord contattati telefonicamente dichiaravano di non avere ricevuto nessuna comunicazione dell’ordinanza del Sindaco ma di aver provveduto su comunicazione dell’ASL ad aumentare la concentrazione di Cloro.
giovedì 30 giugno 2011
Il fantastico mondo di Giro
A Gravellona esistono due mondi paralleli; uno è il “Fantastico Mondo di Giro”, dove tutto funziona come piace a lui, dove la legge si interpreta e i regolamenti si cambiano, dove lui parla e gli altri ascoltano, dove lui ha delle idee brillanti e per colpa di altri va sempre tutto storto; e poi c’è il mondo reale. Nel “Fantastico Mondo di Giro” le opere pubbliche si finanziano con i soldi dei privati, con la finanza creativa, il leasing in costruendo, il project financing e tutti i modi possibili ma mai con mutui; poi nel mondo reale la sua amministrazione si prepara a contrarre un mutuo da 250.000 euro per rifare un pezzo di piazza, altri 220.000 per una palestrina nel cortile delle scuole dopo averne spesi circa 500.000 per altri lavori di manutenzione agli edifici scolastici, soprattutto il prefabbricato, sempre attraverso un bel mutuo e infatti, sul precedente numero di questo periodico, è stato pubblicato uno schema di bilancio in cui si vantano entrate per 1.380.000 euro attraverso accensioni di prestiti. Nel “Fantastico Mondo di Giro” si possono promuovere grandi eventi ludici in cui i privati mettono in campo le risorse creando un volano economico e di benessere per tutti; nel mondo reale queste iniziative si chiamano Festivalone e pista di pattinaggio, sono costate alcune migliaia di euro di soldi pubblici, probabilmente anche i privati ci hanno rimesso qualche soldo e le iniziative sono state dei fiaschi clamorosi. Ma è sull’opera pubblica più grande e costosa della storia di Gravellona che la forbice fra il “Fantastico Mondo di Giro” e la realtà si apre maggiormente: il palazzetto dello sport polifunzionale. Nel boschetto della sua fantasia, egli è riuscito a mettere in fila i seguenti postulati: completare la costruzione di un palazzetto già progettato, appaltato, avviato e soprattutto finanziato, comprendente delle piscine non ha senso poiché i costi di gestione delle piscine sarebbero insostenibili – quindi i lavori vengono bloccati – visto che 2500 persone hanno firmato a sostegno delle piscine vuol dire che allora bisognerà farle comunque quindi diamo un terreno a un privato che le faccia lui – quindi un privato sosterrà le spese di costruzione di altre piscine sul terreno del comune e gestendole riuscirà a recuperare l’investimento fatto oltre a produrre reddito e profitto nella gestione. Nel mondo reale verrebbe da pensare che se non è sostenibile la sola gestione, con costruzione già finanziata, figurarsi se lo è la gestione che si somma all’ammortamento del costo di costruzione ma il mondo reale non è fantastico e non merita di essere considerato. Nel mondo reale era stato fatto uno studio socio economico, allegato al progetto del palazzetto, che ne dimostrava la sostenibilità della gestione e che avrebbe permesso di fornire un servizio utile e gradito a tutti i cittadini; nel mondo immaginario del signor sindaco al posto di uno studio ufficiale e complesso che valuti tutti gli aspetti economici, come era stato fatto ed è consultabile agli atti, si preferisce continuare a volare con la fantasia. Infine anche gli aspetti legali iniziano ad assumere una certa importanza visto che all’inizio della Fantastica Era Giro vi era un cantiere con un’impresa al lavoro mentre ora i lavori sono fermi e le riserve dell’impresa (in sostanza richieste di risarcimento) ammontano a più di 4 milioni di euro e mentre fino a poco tempo fa ostentava sicurezza e padronanza della situazione oggi invece ha dovuto cominciare a impegnare 5.000 euro per consulenze legali ma non ci vuole molta fantasia a ipotizzare che non basteranno.
Che fortuna, ci saremmo accontentati di un sindaco adeguato al ruolo e invece ne abbiamo uno Fantastico, fantastico!
Che fortuna, ci saremmo accontentati di un sindaco adeguato al ruolo e invece ne abbiamo uno Fantastico, fantastico!
sabato 25 giugno 2011
Finalmente ha confessato!
Nella prima puntata dell’intervista al sindaco Giro, apparsa sull’Eco Risveglio del 22 giugno, finalmente ha confessato il suo più grande fallimento: la gestione dell’appalto del palazzetto. In uno slancio di sincerità, come di rado gli capita, egli ha affermato:-“sarà pure colpa dei tecnici ma i cittadini avevano eletto chi aveva il compito di controllarne l’operato”- e cioè lui stesso. Ora però dovrebbe svelare anche altri misteri, come ad esempio: come mai quando ha iniziato il mandato c’era un cantiere al lavoro e ora è tutto fermo da almeno un anno? Come mai quando ha iniziato lui a controllare l’operato dei tecnici c’erano alcune centinaia di migliaia di euro di riserve dell’impresa e ora dopo 2 anni le riserve sono arrivate a oltre 4 milioni e mezzo? Come mai sotto il suo controllo è stato pagato all’impresa l’intero tetto compresa una parte di ciò che era previsto in variante nonostante che la famosa –“variante è illegittima”- come lui afferma? E se dichiara che si è trovato in presenza di-“contabilità quasi impossibili da verificare”- come mai sotto il suo controllo è stato disposto il pagamento di oltre 2 milioni di euro, ha tirato a indovinare una cifra che gli suonava bene?
Ora restiamo tutti in attesa di vedere come intende uscire da questa situazione e soprattutto restiamo in attesa di vedere quanti soldi pubblici costerà la sua scelta di cambiare il progetto originale per non fare le piscine e fare un centro congressi. Visto che la nostra collaborazione non è mai stata richiesta continueremo a fare gli spettatori e se fosse un film ci sarebbe da ridere, ma visto che è la realtà e che questa allegra gestione ci costerà migliaia di euro presi dalle tasche di tutti noi, non ci resta che piangere.
mercoledì 22 giugno 2011
Spendete, spendete!
Fin dall'inizio della sua avventura amministrativa il nuovo sindaco ha sempre dichiarato di essere a conoscenza di una gran quantità di modi per finanziare le opere pubbliche senza dover ricorrere ai classici mutui con la cassa depositi e prestiti per i quali nutre una personale antipatia. Ma come abbiamo già avuto modo di dire, egli è un uomo buono, e quindi non ci vuole umiliare esibendo le sue doti di mago della finanza che avrebbero fatto sembrare un ciarlatano anche David Copperfield, per cui ha deciso di tenere nascosti i suoi artifici finanziari. Ma non ha nemmeno voluto cadere nella banalità di finanziare con mutui opere di primaria importanza e necessità, come ad esempio le scupole nuove, ma ha preferito continuare nell'ottica che l'ha ispirato finora: la ricerca dell'estetica, dell'apparenza. E così pare che un bel mutuo da 250.000 euro servirà a pavimentare un pezzo di piazza; ma siccome la situazione non è del tutto chiara abbiamo chiesto esattamente come siamo messi a livello di numeri in modo che se non c'è nulla di cui preoccuparsi, tanto meglio.
Ai Sig. Sindaco e Sig. Assessore al bilancio
del Comune di GRAVELLONA TOCE
Oggetto: Interpellanza ai sensi dell’art. 21 del Regolamento del C.C.
I sottoscritti Consiglieri Comunali della Lista Civica “Insieme per Gravellona”,
premesso che la riduzione dei trasferimenti statali, a favore del bilancio comunale, hanno imposto la previsione di pareggio nella parte corrente attraverso l’impiego di una quota pari a oltre 300.000 euro di oneri di urbanizzazione;
venuti a conoscenza dell’intenzione dell’amministrazione di contrarre nuovi mutui per la realizzazione di opere pubbliche che non possono essere finanziate con gli oneri di urbanizzazione in quanto già impegnati per quanto detto sopra;
preoccupati dai possibili effetti che tali scelte potrebbero avere sui bilanci futuri,
CHIEDONO
• Qual è l’ammontare esatto dei mutui sottoscritti dall’attuale amministrazione dal giorno del suo insediamento ad oggi e in riferimento a quali opere;
• Qual è l’ammontare dei mutui che si intendono sottoscrivere nel corso dell’esercizio finanziario corrente e in riferimento a quali opere;
• Quale sarà la quota annua che dovrà essere pagata per la restituzione degli stessi;
• Qual è il piano B dell’amministrazione qualora le previsioni di nuove entrate derivanti dal federalismo municipale si rivelassero eccessivamente ottimistiche;
• Come intende agire l’amministrazione qualora le previsioni di entrate derivanti da oneri fossero inferiori a quanto indicato in sede di bilancio di previsione e il pareggio della parte corrente non fosse garantito.
Sicuri che vi sia la consapevolezza del difficile momento in cui, sia l’economia mondiale, sia l’economia italiana, stiano operando con il rischio concreto di nuovi tagli ai trasferimenti statali e ai contributi regionali e che, quindi, sia indispensabile concentrare gli sforzi per il mantenimento della stabilità dei conti pubblici limitando ulteriori eventuali indebitamenti solo a supporto di opere pubbliche indispensabili e funzionali al conseguimento dei compiti essenziali dell’amministrazione restiamo in attesa di una sollecita risposta scritta e saremo lieti di discuterne nel prossimo Consiglio Comunale, unitamente ai nostri cordiali saluti.
20 giugno 2011
I Consiglieri Comunali:
Anna Di Titta
Ernesto Meazza
Giovanni Morandi
Ai Sig. Sindaco e Sig. Assessore al bilancio
del Comune di GRAVELLONA TOCE
Oggetto: Interpellanza ai sensi dell’art. 21 del Regolamento del C.C.
I sottoscritti Consiglieri Comunali della Lista Civica “Insieme per Gravellona”,
premesso che la riduzione dei trasferimenti statali, a favore del bilancio comunale, hanno imposto la previsione di pareggio nella parte corrente attraverso l’impiego di una quota pari a oltre 300.000 euro di oneri di urbanizzazione;
venuti a conoscenza dell’intenzione dell’amministrazione di contrarre nuovi mutui per la realizzazione di opere pubbliche che non possono essere finanziate con gli oneri di urbanizzazione in quanto già impegnati per quanto detto sopra;
preoccupati dai possibili effetti che tali scelte potrebbero avere sui bilanci futuri,
CHIEDONO
• Qual è l’ammontare esatto dei mutui sottoscritti dall’attuale amministrazione dal giorno del suo insediamento ad oggi e in riferimento a quali opere;
• Qual è l’ammontare dei mutui che si intendono sottoscrivere nel corso dell’esercizio finanziario corrente e in riferimento a quali opere;
• Quale sarà la quota annua che dovrà essere pagata per la restituzione degli stessi;
• Qual è il piano B dell’amministrazione qualora le previsioni di nuove entrate derivanti dal federalismo municipale si rivelassero eccessivamente ottimistiche;
• Come intende agire l’amministrazione qualora le previsioni di entrate derivanti da oneri fossero inferiori a quanto indicato in sede di bilancio di previsione e il pareggio della parte corrente non fosse garantito.
Sicuri che vi sia la consapevolezza del difficile momento in cui, sia l’economia mondiale, sia l’economia italiana, stiano operando con il rischio concreto di nuovi tagli ai trasferimenti statali e ai contributi regionali e che, quindi, sia indispensabile concentrare gli sforzi per il mantenimento della stabilità dei conti pubblici limitando ulteriori eventuali indebitamenti solo a supporto di opere pubbliche indispensabili e funzionali al conseguimento dei compiti essenziali dell’amministrazione restiamo in attesa di una sollecita risposta scritta e saremo lieti di discuterne nel prossimo Consiglio Comunale, unitamente ai nostri cordiali saluti.
20 giugno 2011
I Consiglieri Comunali:
Anna Di Titta
Ernesto Meazza
Giovanni Morandi
giovedì 16 giugno 2011
L'uomo che sbircia nel futuro.
Ma si rendono conto a Stresa dei rischi che corrono?
Si legge sulla stampa locale che la prima Casa dell’Acqua del VCO sta per essere realizzata a Stresa; ma come? Non lo sanno che potrebbe essere “bersaglio per atti vandalici” Non lo sanno che potrebbe diventare “ricettacolo di rifiuti”? Che “i cittadini non la usano molto” e che “ci sono spese di manutenzione e gestione”? Niente paura, da Gravellona manderemo in missione speciale il nostro vice sindaco assessore all’ambiente che per prevenire tutti i problemi che deriverebbero dalla gestione di una casa dell’acqua è pronto a presentare un piano di finanziamento mirato, famiglia per famiglia, per fare non uno ma migliaia di impianti domestici super efficienti. Vai Nocilla, pensaci tu, salva anche Stresa dalle orde vandaliche pronte a scagliarsi contro qualunque Casa dell’acqua e porta anche sulle rive del lago Maggiore la cultura del miracoloso macchinario che debatterizza e toglie il calcare, fai presto altrimenti i vandali si organizzano; e non dare retta alle dichiarazioni dei rappresentanti del Movimento Cinque Stelle che su Verbania News si sono espressi così:
“Il MoVimento 5 Stelle VCO contesta anche le dichiarazioni del vicesindaco gravellonese Paolo Nocilla su una “casa dell'acqua” pubblica a Gravellona. Si legge nella nota dei "grillini": “Non si prevede, visti anche i costi, la realizzazione di una casa dell'acqua pubblica”, ha dichiarato il vicesindaco Paolo Nocilla, poi ripiega dicendo che “deve esser valutata con molta attenzione” citando chissà quali spese di gestione e manutenzione sostenendo anche sì che i cittadini (sarà veggente?) non usufruiranno del servizio “pubblico”, sarà mai che i Gravellonesi preferiscono pagare tutto a privati? L'acqua è un bene pubblico, e tale deve rimanere. Nelle città stanno sparendo ormai le classiche fontanelle, e un cittadino se vuole dissetarsi deve andare in un bar e “pagare” un bicchiere d'acqua. Il vicesindaco aggiunge anche che “teme atti vandalici”. Vuol dire che giudica male i suoi concittadini? Come mai allora a Stresa è sorta la prima “casa dell’acqua” della provincia del Verbano Cusio Ossola in grado di fornire, gratis, acqua depurata proveniente dall’acquedotto comunale?. Un “rubinetto” pubblico al quale tutti possono attingere acqua naturale (ma anche gasata) come una volta con le fontane presenti in paesi e città. L'amministrazione comunale risparmia anche sullo smaltimento delle bottiglie di plastica, venendone acquistate molte meno, e i dati ci dicono che il risparmio è considerevole!
In molte parti d’Italia la «casa dell’acqua» è già realtà. Una casetta dell'acqua è segno di civiltà e attenzione ai bisogni dei propri cittadini, così come si conviene ad un'amministrazione pubblica degna di tale definizione! E' chiaro che se a gestire il servizio idrico è una società privata, non ci sono i soldi per una casetta dell'acqua perché sono stati utilizzati per fare profitto privato e non reinvestiti nel servizio. Fiduciosi in un sano ripensamento ricordiamo che l’acqua deve essere accessibile a tutti, gratuitamente nei bisogni primari. Ricordiamo anche che l'OMS ha sancito che 50 litri di acqua al giorno procapite dovrebbero essere garantiti a tutti, anche a chi non può pagare".
Cosa ci volete fare: a Gravellona siamo fortunati ad avere amministratori che sbirciando nel futuro sanno prevenire i problemi alla radice, a Stresa amano il rischio, così come in centinaia di altri comuni d’Italia ma d’altra parte il vice sindaco che sbircia nel futuro mica tutti possono averlo.
Si legge sulla stampa locale che la prima Casa dell’Acqua del VCO sta per essere realizzata a Stresa; ma come? Non lo sanno che potrebbe essere “bersaglio per atti vandalici” Non lo sanno che potrebbe diventare “ricettacolo di rifiuti”? Che “i cittadini non la usano molto” e che “ci sono spese di manutenzione e gestione”? Niente paura, da Gravellona manderemo in missione speciale il nostro vice sindaco assessore all’ambiente che per prevenire tutti i problemi che deriverebbero dalla gestione di una casa dell’acqua è pronto a presentare un piano di finanziamento mirato, famiglia per famiglia, per fare non uno ma migliaia di impianti domestici super efficienti. Vai Nocilla, pensaci tu, salva anche Stresa dalle orde vandaliche pronte a scagliarsi contro qualunque Casa dell’acqua e porta anche sulle rive del lago Maggiore la cultura del miracoloso macchinario che debatterizza e toglie il calcare, fai presto altrimenti i vandali si organizzano; e non dare retta alle dichiarazioni dei rappresentanti del Movimento Cinque Stelle che su Verbania News si sono espressi così:
“Il MoVimento 5 Stelle VCO contesta anche le dichiarazioni del vicesindaco gravellonese Paolo Nocilla su una “casa dell'acqua” pubblica a Gravellona. Si legge nella nota dei "grillini": “Non si prevede, visti anche i costi, la realizzazione di una casa dell'acqua pubblica”, ha dichiarato il vicesindaco Paolo Nocilla, poi ripiega dicendo che “deve esser valutata con molta attenzione” citando chissà quali spese di gestione e manutenzione sostenendo anche sì che i cittadini (sarà veggente?) non usufruiranno del servizio “pubblico”, sarà mai che i Gravellonesi preferiscono pagare tutto a privati? L'acqua è un bene pubblico, e tale deve rimanere. Nelle città stanno sparendo ormai le classiche fontanelle, e un cittadino se vuole dissetarsi deve andare in un bar e “pagare” un bicchiere d'acqua. Il vicesindaco aggiunge anche che “teme atti vandalici”. Vuol dire che giudica male i suoi concittadini? Come mai allora a Stresa è sorta la prima “casa dell’acqua” della provincia del Verbano Cusio Ossola in grado di fornire, gratis, acqua depurata proveniente dall’acquedotto comunale?. Un “rubinetto” pubblico al quale tutti possono attingere acqua naturale (ma anche gasata) come una volta con le fontane presenti in paesi e città. L'amministrazione comunale risparmia anche sullo smaltimento delle bottiglie di plastica, venendone acquistate molte meno, e i dati ci dicono che il risparmio è considerevole!
In molte parti d’Italia la «casa dell’acqua» è già realtà. Una casetta dell'acqua è segno di civiltà e attenzione ai bisogni dei propri cittadini, così come si conviene ad un'amministrazione pubblica degna di tale definizione! E' chiaro che se a gestire il servizio idrico è una società privata, non ci sono i soldi per una casetta dell'acqua perché sono stati utilizzati per fare profitto privato e non reinvestiti nel servizio. Fiduciosi in un sano ripensamento ricordiamo che l’acqua deve essere accessibile a tutti, gratuitamente nei bisogni primari. Ricordiamo anche che l'OMS ha sancito che 50 litri di acqua al giorno procapite dovrebbero essere garantiti a tutti, anche a chi non può pagare".
Cosa ci volete fare: a Gravellona siamo fortunati ad avere amministratori che sbirciando nel futuro sanno prevenire i problemi alla radice, a Stresa amano il rischio, così come in centinaia di altri comuni d’Italia ma d’altra parte il vice sindaco che sbircia nel futuro mica tutti possono averlo.
lunedì 13 giugno 2011
mercoledì 8 giugno 2011
Quesito n. 3 - Referendum energia nucleare
"Oh, ragazzi siam pazzi, siam mica qui a fare l’elemosina all’uranio impoverito. Ragazzi se il nocciolo è radioattivo, ma figurati l’oliva" (Maurizio Crozza)
Quesito n. 3 – referendum energia nucleare
Referendum popolare n. 3 – SCHEDA DI COLORE GRIGIO
“Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?”.Nota: Lungo e articolato il quesito referendario per abrogare la norma per la “realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare”. Si tratta di una parte del decreto legge recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge “con modificazioni” il 6 agosto dello stesso anno. Anche questo quesito è stato presentato dall’Idv.
Si deve votare SÌ se si è contro la costruzione di Centrali Nucleari in Italia.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che le prevede.
Si deve votare SÌ se si è contro la costruzione di Centrali Nucleari in Italia.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che le prevede.
Quesito n. 2 – referendum acqua pubblica
Quesito n. 2 – referendum acqua pubblica – abrogazione calcolo tariffa secondo logiche di “mercato”
Referendum popolare n. 2 – SCHEDA DI COLORE GIALLO
“Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?”.Nota: Il secondo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. In questo caso agli elettori viene proposta una abrogazione parziale della norma.
Si deve votare SÌ se si è contro la norma che permettere il profitto (non il recupero dei costi di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa) nell’erogazione del bene Acqua potabile.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno.
Si deve votare SÌ se si è contro la norma che permettere il profitto (non il recupero dei costi di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa) nell’erogazione del bene Acqua potabile.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno.
Quesito n. 4 – referendum legittimo impedimento
Quesito n. 4 – referendum legittimo impedimento
Referendum popolare n. 4 – SCHEDA DI COLORE VERDE CHIARO
“Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante “disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?”.
Nota: Questo quesito, per abrogare la legge sul legittimo impedimento, è quello dalle possibili ripercussioni politiche più forti. A proporre il referendum è stata l’Italia dei Valori. Dopo la dichiarazione di parziale incostituzionale della legge sul legittimo impedimento, la Corte di Cassazione ha autorizzato, con ordinanza, lo svolgimento del referendum.
Si deve votare SÌ se si è contrari al principio che Presidente del consiglio o ministro possano decidere di non comparire in tribunale nei processi che li riguardano.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che prevede questo “scudo” nei confronti del sistema giudiziario.
Nota: Questo quesito, per abrogare la legge sul legittimo impedimento, è quello dalle possibili ripercussioni politiche più forti. A proporre il referendum è stata l’Italia dei Valori. Dopo la dichiarazione di parziale incostituzionale della legge sul legittimo impedimento, la Corte di Cassazione ha autorizzato, con ordinanza, lo svolgimento del referendum.
Si deve votare SÌ se si è contrari al principio che Presidente del consiglio o ministro possano decidere di non comparire in tribunale nei processi che li riguardano.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che prevede questo “scudo” nei confronti del sistema giudiziario.
Quesito n. 1 – referendum acqua pubblica
Quesito n. 1 – referendum acqua pubblica – abrogazione affidamento servizio ad operatori privati
Referendum popolare n. 1 – SCHEDA DI COLORE ROSSO
“Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall’art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”.Nota: Il primo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Si deve votare SÌ se si è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale.
Si deve votare SÌ se si è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale.
domenica 5 giugno 2011
NO AL NUCLEARE !
IL GOVERNO NON HA AVUTO IL CORAGGIO DI PUBBLICARE LA LISTA DEI SITI SCELTI PER LA COSTRUZIONE DELLE NUOVE CENTRALI NUCLEARI PRIMA DELLE ELEZIONI REGIONALI E TANTO MENO PRIMA DEL REFERENDUM.
NON FACCIAMOCI PIU' TRATTARE COSI'.
LA NOSTRA REGIONE HA GIA' DATO...VERO AMICI LEGHISTI ?
Leggetevi il dossier sul deposito di scorie di Saluggia a questo link:
http://www.legambientepiemonte.it/doc/NoNuke%20dossier%20Saluggia.pdf?id=4688
Centrali nucleari in Italia: i siti, tra le prime probabili Montalto di Castro, Caorso e Trino Vercellese.
MILANO / La lista ufficiale non è mai stata resa nota, ma da tempo circolano in rete indiscrezioni sui siti dove verrebbero costruite le centrali nucleari in Italia. Secondo i Verdi, i 10 siti potenzialmente adatti a ospitare le quattro centrali nucleari di prossima costruzione sono: Monfalcone (Friuli Venezia Giulia), Chioggia (Venezia), Caorso (Emilia Romagna), Fossano e Trino (Piemonte), Scarlino (Toscana), San Benedetto del Tronto (Marche), Montalto di Castro e Latina (Lazio), Termoli (Molise), Mola di Bari (Puglia) o tra Nardò e Manduria, Scanzano Ionico (Basilicata), Oristano (Sardegna), Palma (Sicilia).
Queste sarebbero le zone maggiormente idonee per la vicinanza a zone costiere o a fiumi. Le prime ad essere costruite sarebbero probabilmente quelle di Montalto di Castro in provincia di Viterbo e il ripristino di Caorso e di Trino Vercellese.
Ma poi c’è anche un fronte se possibile ancor più delicato; quello dei siti per ospitare le scorie radioattive. Sempre secondo i Verdi, la località scelta sarebbe Garigliano tra le province di Latina e Caserta.
Facilmente immaginabile quello che potrebbe accadere sul fronte dell’ordine pubblico nel momento in cui verranno resi noti ufficialmente i siti. A tutti tornano in mente le manifestazioni di proteste sfociate in violenti scontri in più occasioni in Campania per discariche ordinarie.
FERMIAMOLI IL 12 E 13 GIUGNO...VOTA SI'
venerdì 3 giugno 2011
Anche con i galletti adesso...
Attenzione: sembra che la giunta dei teletubbies di Gravellona stia valutando l'ipotesi di sopprimere i galletti della Bettina. Se tutto va bene finirà come per tutte le iniziative del sindaco Giro e company, e cioè non faranno un bel niente, tuttavia io sono preoccupato per la sorte dei simpatici pennuti ; non vorrei che a causa di un tentativo maldestro di recuperare credibilità riguardo al proprio efficientismo riuscissero in questa mission impossible così come avevano fatto catturando il pericoloso tasso imbalsamato abbandonato sulla rotonda di via Stampa.
Si accettano proposte riguardo a possibili iniziative in difesa dei gallinacei. Grazie
Si accettano proposte riguardo a possibili iniziative in difesa dei gallinacei. Grazie
martedì 31 maggio 2011
MEDAGLIA AL VALOR CIVILE PER GRAVELLONA
Scritto da red. |
Martedì 31 maggio 2011 16:50 |
Per gli episodi nella guerra di Liberazione riconoscimento di bronzo al comune tocense Gravellona Toce (Verbania - Vco) sarà insignita della medaglia di bronzo al valore civile per quanto successe sul territorio comunale negli anni ‘44-’45: lo ha confermato il sindaco Massimo Giro, su indicazione del prefetto del Vco Giorgio Zanzi. L'istanza era stata presentata dalla precedente amministrazione guidata da Anna Di Titta. La cerimonia ufficiale si svolgerà molto probabilmente in occasione della festa patronale di San Pietro, a fine giugno. “Questa onorificenza che finirà sul nostro gonfalone - sottolinea il primo cittadino - è il giusto riconoscimento per chi si è battuto ed ha perso la vita per la libertà”. I dettagli del programma per il conferimento della medaglia di bronzo saranno resi noti nei prossimi giorni. fonte VERBANIANEWS |
lunedì 30 maggio 2011
NO AL NUCLEARE - VOTA SI' AL REFERENDUM
Il disastro nucleare di Fukushima in prospettiva – Helen Caldicott (1)
Vorrei anzitutto presentare questo rapporto su Chernobyl, stilato dalla New York Academy of Sciences, che è disponibile online (2). Sono stati tradotti per la prima volta cinquemila articoli dal russo all’inglese. Si sostiene che siano già morte circa un milione di persone a causa dell’incidente di Chernobyl, a dispetto di quel che l’OMS (3) e la IAEA dicono (4). Questo è uno degli insabbiamenti più mostruosi nella storia della medicina. E tutti dovrebbero sapere di cosa si tratta.
E ora facciamo un confronto con il Giappone. Quello del Giappone è, in ordine di grandezza, un incidente infinitamente peggiore di Chernobyl. Nella mia vita non mi era mai capitato di immaginare che sei reattori nucleari potessero essere a rischio (5). Sapevo che tre ingegneri della GE che hanno contribuito a progettare i reattori Mark I si erano dimessi perché ritenevano che fossero pericolosi (6).
Insomma, il Giappone li ha costruiti su una faglia sismica. I reattori hanno resistito parzialmente al terremoto, ma l’erogazione della corrente elettrica si è interrotta e l’elettricità serve per l’impianto di raffreddamento dell’acqua, poco meno di quattro milioni di litri al minuto per ogni reattore. Senza l’acqua di raffreddamento, il livello del liquido si abbassa e le barre si surriscaldano fino a fondersi, come è successo a Three Mile Island e a Chernobyl (continua)
http://serenoregis.org/2011/05/il-disastro-nucleare-di-fukushima-in-prospettiva-helen-caldicott-1/
domenica 29 maggio 2011
...E HANNO ANCORA 3 ANNI A DISPOSIZIONE !
Questi manifesti sono affissi in città per ricordare le innumerevoli scelte della Giunta Giro (Nocilla, Epifani, Ronco, Sirianni, Geraci e Magistris) che hanno notevolmente migliorato la vita dei gravellonesi. Grazie !
giovedì 5 maggio 2011
lunedì 2 maggio 2011
Il macchinario
Della Casa dell’acqua ne abbiamo parlato e riparlato in svariate commissioni e tutti si sono sempre espressi a favore; addirittura la Lega aveva avviato una campagna di rivendicazione della paternità di quella brillante idea. L’assessore Nocilla, con la rapidità di un velociraptor a digiuno da secoli, si è subito messo in azione con la richiesta di preventivi e nel breve volgere di circa un anno sta ancora valutando quale sia il migliore. La convinzione con cui tutti si sono sperticati a sostenere questa iniziativa mi ha sempre fatto supporre che probabilmente non si sarebbe mai realizzato nulla. E invece è ancora peggio. Durante l’ultima commissione ambiente ci è stata prospettata dall’assessore l’imminente installazione nelle scuole di quello che avevo inteso fosse un impianto per l’erogazione di acqua gasata così come si era prospettato per le case dell’acqua; mi sembra utile ricordare quello che è stato già ribadito più volte, e cioè che l’acqua potabile presente nella rete idrica deve essere già, appunto, potabile e quindi sana e buona senza bisogno di ulteriori interventi per cui al massimo si può pensare di incentivarne l’uso attraverso l’addizione di anidride carbonica in modo da soddisfare il piacere di chi la desidera gasata in alternativa all’acquisto di acque in bottiglia. Possiamo aggiungere il fatto che nella nostra zona, in virtù della natura delle rocce presenti, abbiamo acque assolutamente dolci (salinità molto bassa) e soprattutto prive di calcare che è invece presente in altre zone d’Italia. Per voler essere più zelanti nella garanzia di sanità delle acque potabili (che è già un obbligo di legge) si può anche pensare di aggiungere in qualche punto della rete idrica o in qualche punto di consumo collettivo (scuole, mense, case dell’acqua ecc.) qualche impianto di ulteriore sanificazione ma risulterebbe assolutamente eccessivo e quasi sempre inutile investire ulteriori risorse per micro impianti domestici. Non è detto che in qualche situazione particolare possa essere utile l’impianto domestico ma per fortuna non è il nostro caso, per cui non possiamo far altro che consigliare, in quanto Consiglieri, al signor assessore di andarsi a riguardare i preventivi e realizzare finalmente la duecentocinquantacinquesima Casa dell’Acqua italiana.
Dopo le sue dichiarazioni sarebbe utile avere alcune risposte da parte dell’esperto assessore:
da quando le nostre acque contengono calcare?
Quali e quanti batteri sono contenuti nelle acque potabili? Saranno mica anche patogeni? Qual'è la quantità giusta di sali minerali?
L'esigenza di questo "macchinario" da cosa nasce, significa che fino ad ora nei nostri acquedotti abbiamo avuto acqua non potabile?
Non è dovere dell'amministrazione garantire la potabilità dell'acqua per tutti?
Le case dell'acqua sono tutt'altra cosa, la certezza di poter aprire il rubinetto e avere acqua potabile non è un lusso da raggiungere attraverso costosi "macchinari domestici" ma deve essere una condizione garantita dall'ente pubblico attraverso gli opportuni investimenti sull'intera rete idrica senza spreco di contributi individuali .
Dopo le sue dichiarazioni sarebbe utile avere alcune risposte da parte dell’esperto assessore:
da quando le nostre acque contengono calcare?
Quali e quanti batteri sono contenuti nelle acque potabili? Saranno mica anche patogeni? Qual'è la quantità giusta di sali minerali?
L'esigenza di questo "macchinario" da cosa nasce, significa che fino ad ora nei nostri acquedotti abbiamo avuto acqua non potabile?
Non è dovere dell'amministrazione garantire la potabilità dell'acqua per tutti?
Le case dell'acqua sono tutt'altra cosa, la certezza di poter aprire il rubinetto e avere acqua potabile non è un lusso da raggiungere attraverso costosi "macchinari domestici" ma deve essere una condizione garantita dall'ente pubblico attraverso gli opportuni investimenti sull'intera rete idrica senza spreco di contributi individuali .
martedì 26 aprile 2011
Bonus bebè sempre uguali, ma anche meno
Anche per il 2011 è stato confermato il bonus bebè.
La delibera di giunta che definisce l’atto di indirizzo per l’assegnazione di questo contributo stabilisce alcuni punti fermi di questa iniziativa: viene ridotto l’importo da 500 a 350 euro per ogni bambino nato e si alza il tetto di I.S.E.E. della famiglia da 18.000 a 25.000 euro, in pratica qualche soldo in meno ma a più famiglie.
E’ un piccolo aiuto che a chi ne ha bisogno può comunque far comodo; che grande sensibilità!
Sarà così? No!
E’ la solita iniziativa puramente ideologica per mettere in evidenza che questo aiuto, seppur piccolo, viene dato solo ai “nostri”. Infatti anche per il 2011 viene confermato il punto tanto caro ad alcuni consiglieri: almeno uno dei due genitori deve essere di cittadinanza italiana o di stato appartenente all’unione europea. In pratica tutto questo serve a far vedere che ai bambini figli di genitori stranieri non diamo nessun aiuto. Naturalmente quando si parla di cittadini stranieri, extra UE, per i quali è meglio non sprecare soldi preziosi non si intende canadesi, neozelandesi o australiani; dai che ci siamo capiti, non vorrete mica che un neonato, figlio di extracomunitari, magari pure di colore diverso, venga arricchito di una simile cifra senza essersi ancora ripulito del gravissimo peccato originale di non essere figlio di italiani? Poco importa se i suoi genitori abbiano gli altri requisiti stabiliti dal regolamento e cioè essere residenti da almeno 2 anni pagando regolarmente le tasse, a partire dall’addizionale comunale IRPEF, e ovviamente essere in regola con tutti gli altri requisiti di cittadinanza regolare. Per pagare le tasse si è subito italiani, per acquisire qualche diritto no. Il messaggio è chiaro: col cavolo che i bambini sono tutti uguali, fin dalla nascita devono essere discriminati. Nascere da genitori stranieri è una colpa.
Statisticamente sappiamo che ogni anno a Gravellona nascono meno di una decina di bambini figli di genitori entrambi stranieri residenti da almeno due anni a Gravellona, vorrebbe dire spendere al massimo 3.500 euro in più. Sarebbe un bel segnale di accoglienza proprio verso i nuovi nati, un segnale per dare fiducia ad una possibile integrazione nella nostra società. Si perde un’occasione per ridurre le differenze e la si coglie per accentuarle.
Sono queste le battaglie della lega: quando si festeggia l’unità d’Italia non si sentono italiani, quando si parla di stranieri improvvisamente si sentono più italiani di tutti.
La delibera di giunta che definisce l’atto di indirizzo per l’assegnazione di questo contributo stabilisce alcuni punti fermi di questa iniziativa: viene ridotto l’importo da 500 a 350 euro per ogni bambino nato e si alza il tetto di I.S.E.E. della famiglia da 18.000 a 25.000 euro, in pratica qualche soldo in meno ma a più famiglie.
E’ un piccolo aiuto che a chi ne ha bisogno può comunque far comodo; che grande sensibilità!
Sarà così? No!
E’ la solita iniziativa puramente ideologica per mettere in evidenza che questo aiuto, seppur piccolo, viene dato solo ai “nostri”. Infatti anche per il 2011 viene confermato il punto tanto caro ad alcuni consiglieri: almeno uno dei due genitori deve essere di cittadinanza italiana o di stato appartenente all’unione europea. In pratica tutto questo serve a far vedere che ai bambini figli di genitori stranieri non diamo nessun aiuto. Naturalmente quando si parla di cittadini stranieri, extra UE, per i quali è meglio non sprecare soldi preziosi non si intende canadesi, neozelandesi o australiani; dai che ci siamo capiti, non vorrete mica che un neonato, figlio di extracomunitari, magari pure di colore diverso, venga arricchito di una simile cifra senza essersi ancora ripulito del gravissimo peccato originale di non essere figlio di italiani? Poco importa se i suoi genitori abbiano gli altri requisiti stabiliti dal regolamento e cioè essere residenti da almeno 2 anni pagando regolarmente le tasse, a partire dall’addizionale comunale IRPEF, e ovviamente essere in regola con tutti gli altri requisiti di cittadinanza regolare. Per pagare le tasse si è subito italiani, per acquisire qualche diritto no. Il messaggio è chiaro: col cavolo che i bambini sono tutti uguali, fin dalla nascita devono essere discriminati. Nascere da genitori stranieri è una colpa.
Statisticamente sappiamo che ogni anno a Gravellona nascono meno di una decina di bambini figli di genitori entrambi stranieri residenti da almeno due anni a Gravellona, vorrebbe dire spendere al massimo 3.500 euro in più. Sarebbe un bel segnale di accoglienza proprio verso i nuovi nati, un segnale per dare fiducia ad una possibile integrazione nella nostra società. Si perde un’occasione per ridurre le differenze e la si coglie per accentuarle.
Sono queste le battaglie della lega: quando si festeggia l’unità d’Italia non si sentono italiani, quando si parla di stranieri improvvisamente si sentono più italiani di tutti.
sabato 23 aprile 2011
Vieta ai cittadini...
...di sostare in spazi pubblici e presso edifici pubblici (piazze, cortili, parcheggi, scalinate, chiese, municipio, uffici postali, oratorio, scuole, ecc.) se non all'uopo deputati e/o preventivamente autorizzati ai sensi di legge e dei regolamenti comunali vigenti in materia...
Dalla stampa locale si apprende che l'ordinanza del sindaco sceriffo ha già prodotto brillanti risultati andando a sanzionare pericolosi cittadini che sostavano minacciosamente in spazi pubblici.
Il nostro sceriffo si sarà accorto che nel frattempo:
SINDACI SCERIFFO: LA CONSULTA BOCCIA LA NORMA
Roma, 7 apr -La Consulta boccia la norma sui sindaci-sceriffo. Era una norma prevista nel pacchetto sicurezza del ministro Roberto Maroni. Secondo la Corte costituzionale concede "poteri non limitati". La Consulta ha bocciato la norma sui sindaci-sceriffo prevista nel pacchetto-sicurezza. La Corte costituzionale ha 'tagliato' oggi, con la sentenza 115 del 2011, un pezzo del pacchetto sicurezza, promosso a suo tempo dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, "nella parte in cui consente che il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotti provvedimenti a 'contenuto normativo ed efficacia a tempo indeterminato', al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minaccino la sicurezza urbana, anche fuori dai casi di contingibilità e urgenza".
Norma che consente ai sindaci di emanare ordinanze a tutela della "incolumità pubblica" e della "sicurezza urbana" è stata bocciata in parte perchè secondo i giudici della Consulta concedeva poteri non sufficientemente delimitati dalla legge ai primi cittadini, trasformati in sindaci-sceriffi secondo la sintesi giornalistica adottata in occasione dell'approvazione parlamentare della legge. Il caso, sollevato di fronte al Tar del Veneto dall'associazione Razzismo Stop contro il comune di Selvazzano Dentro, riguarda una ordinanza per proibire l'accattonaggio.
(
da Redazione » 07/04/2011, 20:07)
Per ora non è ancora stato confermato se nella Libera Repubblica Presidenziale gravellonese si debba sottostare a normative sovracomunali o se vi sia una deroga che permette al nostro sceriffo di legiferare in piena e totale autonomia; in tal caso l'unica soluzione pratica sarebbe di adottare il metodo che si usa in molte caserme: gli spazi aperti si attraversano senza fermarsi e sempre al passo di corsa, in questo modo si evita la sosta, non si rischiano le sanzioni e tutti si sentono in piena sicurezza.
E chi lo dice al vice sindaco?
Dalla stampa locale si apprende che l'ordinanza del sindaco sceriffo ha già prodotto brillanti risultati andando a sanzionare pericolosi cittadini che sostavano minacciosamente in spazi pubblici.
Il nostro sceriffo si sarà accorto che nel frattempo:
SINDACI SCERIFFO: LA CONSULTA BOCCIA LA NORMA
Roma, 7 apr -La Consulta boccia la norma sui sindaci-sceriffo. Era una norma prevista nel pacchetto sicurezza del ministro Roberto Maroni. Secondo la Corte costituzionale concede "poteri non limitati". La Consulta ha bocciato la norma sui sindaci-sceriffo prevista nel pacchetto-sicurezza. La Corte costituzionale ha 'tagliato' oggi, con la sentenza 115 del 2011, un pezzo del pacchetto sicurezza, promosso a suo tempo dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, "nella parte in cui consente che il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotti provvedimenti a 'contenuto normativo ed efficacia a tempo indeterminato', al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minaccino la sicurezza urbana, anche fuori dai casi di contingibilità e urgenza".
Norma che consente ai sindaci di emanare ordinanze a tutela della "incolumità pubblica" e della "sicurezza urbana" è stata bocciata in parte perchè secondo i giudici della Consulta concedeva poteri non sufficientemente delimitati dalla legge ai primi cittadini, trasformati in sindaci-sceriffi secondo la sintesi giornalistica adottata in occasione dell'approvazione parlamentare della legge. Il caso, sollevato di fronte al Tar del Veneto dall'associazione Razzismo Stop contro il comune di Selvazzano Dentro, riguarda una ordinanza per proibire l'accattonaggio.
(
Per ora non è ancora stato confermato se nella Libera Repubblica Presidenziale gravellonese si debba sottostare a normative sovracomunali o se vi sia una deroga che permette al nostro sceriffo di legiferare in piena e totale autonomia; in tal caso l'unica soluzione pratica sarebbe di adottare il metodo che si usa in molte caserme: gli spazi aperti si attraversano senza fermarsi e sempre al passo di corsa, in questo modo si evita la sosta, non si rischiano le sanzioni e tutti si sentono in piena sicurezza.
E chi lo dice al vice sindaco?
martedì 19 aprile 2011
Il 12 giugno si vota lo stesso
Qualcuno lo spieghi.
La notizia di oggi è l’inversione di rotta del governo sulla questione nucleare: è stato presentato un emendamento con cui vengono abrogate le norme che erano state introdotte al fine di ritornare al nucleare. In apparenza è una buona notizia e come tutte le belle notizie vanno apprezzate, tuttavia ci poniamo un quesito:
considerata la convinzione con cui era stata difesa questa scelta risulta piuttosto inaspettato questa clamorosa inversione a U per cui qual è la motivazione di fondo?
Possiamo fare alcune ipotesi:
1. il governo si è lasciato prendere dall’onda emotiva causata dal terremoto in Giappone. Sensibili, emotivi.
2. Il professor Veronesi dopo qualche tempo con le scorie nucleari sul comodino ha cominciato a lamentare un leggero mal di testa. Ipocondriaci.
3. I sondaggi mostrano che la stragrande maggioranza della popolazione è oggi contraria al ritorno al nucleare. Opportunisti, paraculi.
4. Fanno finta di fermarsi e dopo le elezioni amministrative e referendarie invertono di nuovo la rotta. Strateghi, prestigiatori.
5. Allentano la tensione sul referendum facendolo credere inutile in modo che salti il quorum anche per gli altri due quesiti referendari. Maliziosi, furbi, disperati.
6. La somma algebrica di tutti i punti precedenti messi insieme. Inclusivi.
7. Il governo ha ascoltato autorevoli pareri di scienziati e economisti di tutto il mondo che gli hanno spiegato che tornare a questo genere di tecnologia nucleare sarebbe una follia senza alcun senso e pertanto ha umilmente quanto ragionevolmente deciso di fare un passo indietro. Illusi (noi a ipotizzarlo).
Intanto che il mondo politico si affretterà a dare le più stravaganti spiegazioni sul perché di questa scelta la nostra proposta è molto semplice. Il 12 giugno andiamo diligentemente ad esprimere il nostro voto per i 3 referendum (sarà la cassazione a dire se quello sul nucleare ci sarà o no e con quale testo) che finora sono stabiliti:
• SI per dire no al nucleare.
• SI per dire no alla privatizzazione dell’acqua.
• SI per dire no al legittimo impedimento.
Può darsi che coloro che hanno interessi personali, nel perseguire gli obiettivi che i referendum andrebbero a contrastare, non si stancheranno di continuare la loro lotta per tenere ben chiuse le mandibole sulla polpa che hanno addentato, ma ovviamente noi non ci stancheremo di trovare e usare tutti gli strumenti democratici per impedirglielo.
Mancano 53 giorni, prepariamoci.
La notizia di oggi è l’inversione di rotta del governo sulla questione nucleare: è stato presentato un emendamento con cui vengono abrogate le norme che erano state introdotte al fine di ritornare al nucleare. In apparenza è una buona notizia e come tutte le belle notizie vanno apprezzate, tuttavia ci poniamo un quesito:
considerata la convinzione con cui era stata difesa questa scelta risulta piuttosto inaspettato questa clamorosa inversione a U per cui qual è la motivazione di fondo?
Possiamo fare alcune ipotesi:
1. il governo si è lasciato prendere dall’onda emotiva causata dal terremoto in Giappone. Sensibili, emotivi.
2. Il professor Veronesi dopo qualche tempo con le scorie nucleari sul comodino ha cominciato a lamentare un leggero mal di testa. Ipocondriaci.
3. I sondaggi mostrano che la stragrande maggioranza della popolazione è oggi contraria al ritorno al nucleare. Opportunisti, paraculi.
4. Fanno finta di fermarsi e dopo le elezioni amministrative e referendarie invertono di nuovo la rotta. Strateghi, prestigiatori.
5. Allentano la tensione sul referendum facendolo credere inutile in modo che salti il quorum anche per gli altri due quesiti referendari. Maliziosi, furbi, disperati.
6. La somma algebrica di tutti i punti precedenti messi insieme. Inclusivi.
7. Il governo ha ascoltato autorevoli pareri di scienziati e economisti di tutto il mondo che gli hanno spiegato che tornare a questo genere di tecnologia nucleare sarebbe una follia senza alcun senso e pertanto ha umilmente quanto ragionevolmente deciso di fare un passo indietro. Illusi (noi a ipotizzarlo).
Intanto che il mondo politico si affretterà a dare le più stravaganti spiegazioni sul perché di questa scelta la nostra proposta è molto semplice. Il 12 giugno andiamo diligentemente ad esprimere il nostro voto per i 3 referendum (sarà la cassazione a dire se quello sul nucleare ci sarà o no e con quale testo) che finora sono stabiliti:
• SI per dire no al nucleare.
• SI per dire no alla privatizzazione dell’acqua.
• SI per dire no al legittimo impedimento.
Può darsi che coloro che hanno interessi personali, nel perseguire gli obiettivi che i referendum andrebbero a contrastare, non si stancheranno di continuare la loro lotta per tenere ben chiuse le mandibole sulla polpa che hanno addentato, ma ovviamente noi non ci stancheremo di trovare e usare tutti gli strumenti democratici per impedirglielo.
Mancano 53 giorni, prepariamoci.
giovedì 14 aprile 2011
Poche idee ma confuse
Leggendo il comunicato stampa del sindaco sul sito ufficiale della Città di Gravellona emergono alcuni interrogativi ai quali il Sindaco è chiamato a rispondere. Si afferma che su quell’area qualcuno dovrà intervenire con una bonifica ambientale; questa affermazione suscita una forte preoccupazione poiché lascia intendere che il sindaco sia a conoscenza di fatti e situazioni che fino ad ora nessuno conosce: che tipo di inquinamento ha riscontrato? Come mai fino ad ora nessuno ne ha mai parlato? Cosa intende dire quando afferma che “qualcuno” dovrà farsene carico, non dovrebbe essere solo ed esclusivamente chi della necessità di bonifica è stato la causa? Non penso proprio che qualora venisse verificata una situazione di questo genere ci sarebbero grossi problemi ad individuare i responsabili.
Si rimane assolutamente perplessi anche di fronte all’affermazione del sindaco Giro quando afferma che trova strana la scelta di alcuni lavoratori di rinunciare al trasferimento a Novara; di fronte ad un incentivo economico messo a disposizione dall’azienda proprio per favorire le rinunce spontanee non c’è proprio da stupirsi se qualcuno, magari, si è cercato una alternativa più vicina e ha fatto i propri calcoli tenendo conto del rapporto costi benefici determinato dall’evidente intenzione dell’azienda di disincentivare la ricollocazione a Novara. Egli definisce “strana” la scelta volendo forse insinuare qualcos’altro? Perché non prova a mettersi una volta dalla parte di chi lavora, per capire davvero cosa significhi, dopo aver lavorato seriamente per anni in una azienda, trovarsi a dover accettare e subire delle condizioni nettamente più sfavorevoli che si sono determinate a causa di fattori di cui non è assolutamente responsabile? Perché il sindaco preferisce lasciar intendere che siano sempre i lavoratori a fare scelte strane e preferisce prostrarsi sempre alla legittimazione di un’economia sovrana che un pezzo alla volta sta demolendo tutte quelle certezze che hanno permesso a tutti noi, lui compreso, di conquistare la qualità della vita di cui oggi ancora godiamo?
Infine afferma che ad oggi non ci siano richieste ufficiali di cambio di destinazione d’uso dell’area; bisogna essere dei maghi per vedere nel futuro e intuire che sia ovvio che si tratti solo di una questione di tempo? Cosa intende fare, gestire in gran segreto anche questa trattativa come fosse la gestione della cuccia del suo cane? Sarebbe il caso di ricordargli che il sindaco è un ruolo pro tempore nella gestione della cosa pubblica, non è di sua esclusiva proprietà e soprattutto non lo sarà per molto tempo per cui magari un po’ di rispetto per la vera natura del suo ruolo non sarebbe sprecato.
venerdì 8 aprile 2011
Osservazioni contemplative
Ci siamo permessi di presentare alcune osservazioni al nuovo piano regolatore. Il percorso verso l'approvazione definitiva del nuovo piano sarà ancora molto lungo e chissà che durante il suo lungo iter non si riesca ad apportare qualche miglioramento. Non c'è molto da fare invece per quel che riguarda il piano particolareggiato della zona crociera che viaggia su una corsia preferenziale che ne prevede l'approvazione definitiva in tempi molto più stretti. Siamo sinceramente dispiaciuti per il fatto che questa pianificazione preveda di sacrificare il piccolo parco giochi dietro al municipio e contemporaneamente anche il più volte citato terreno dietro la biblioteca che avrebbe potuto sostituirlo migliorandone la funzione. Non vorrei sembrare disfattista ma credo che questo sindaco piuttosto che fare un passo indietro su qualcosa si taglierebbe le gambe; molto diverso è invece l'atteggiamento di alcuni suoi consiglieri che nel 1996 firmarono un documento, che impegnava l'allora amministrazione a mantenere integra e verde quella stessa area, ma che ora pare siano stati convinti a invertire la rotta; probabilmente i proponenti che hanno presentato il progetto immobiliare sul quale è stata plasmata la scheda di previsione del piano sono stati molto convincenti.
In effetti hanno ragione: una macchia verde in mezzo al rosso delle tegole, al grigio dell'asfalto e del cemento non sta neanche bene, è molto meglio uniformare anche quello spreco di terreno agli spazi che lo circondano; se proprio uno vuole camminare nel verde può sempre andare su per il Mottarone o per la Minarola e anche tutte queste mamme con la fissa di portare i bambini al parco giochi in mezzo alle città sono proprio bizzarre: andassero a lavorare, mica al parco giochi. Gravellona sarà magnifica: nuovi palazzi assurgenti verso il cielo, macchine inghiottite nelle viscere della terra nei nuovi posteggi sotterranei e teletrasportate verso le loro successive mete, e infine...piazze, piazze e ancora piazze; speriamo solo che il sindaco si ricordi di ritirare quella simpatica ordinanza con la quale vieta ai cittadini di sostare negli spazi pubblici; avere tutte quelle piazze e prendere una multa ogni volta che ci si ferma sarebbe piuttosto fastidioso.
In effetti hanno ragione: una macchia verde in mezzo al rosso delle tegole, al grigio dell'asfalto e del cemento non sta neanche bene, è molto meglio uniformare anche quello spreco di terreno agli spazi che lo circondano; se proprio uno vuole camminare nel verde può sempre andare su per il Mottarone o per la Minarola e anche tutte queste mamme con la fissa di portare i bambini al parco giochi in mezzo alle città sono proprio bizzarre: andassero a lavorare, mica al parco giochi. Gravellona sarà magnifica: nuovi palazzi assurgenti verso il cielo, macchine inghiottite nelle viscere della terra nei nuovi posteggi sotterranei e teletrasportate verso le loro successive mete, e infine...piazze, piazze e ancora piazze; speriamo solo che il sindaco si ricordi di ritirare quella simpatica ordinanza con la quale vieta ai cittadini di sostare negli spazi pubblici; avere tutte quelle piazze e prendere una multa ogni volta che ci si ferma sarebbe piuttosto fastidioso.
mercoledì 6 aprile 2011
STOP AL CONSUMO DI SUOLO...GRAVELLONA HA GIA' DATO !
"La qualità del paesaggio e dell'ambiente non è un lusso, è una necessità, è il miglior investimento sul nostro futuro.
Occorre una forte azione popolare che rimetta sul tappeto il tema del bene comune come fondamento della democrazia e della libertà, che sono il cuore e il lievito della nostra Costituzione."
Prof. Salvatore Settis
direttore della Normale di Pisa
ex direttore generale dei beni artistici e culturali
sabato 26 marzo 2011
I nostri supereroi
Nella pioggia di comunicati, che il nostro generoso sindaco lascia precipitare sulle nostre umili teste di sudditi riconoscenti, dobbiamo riconoscere che l’ultima perla di efficienza ed efficacia della sua azione amministrativa ha trovato piena espressione nel brillante risultato raggiunto con la recente proclamazione relativa alla “conclusione della procedura di risoluzione del contratto per l’appalto dei lavori per la realizzazione del palasport di Gravellona”. Ad onore del vero sembra che dal comunicato emerga che in realtà resta ancora da definire l’entità della cosiddetta buonuscita che spetta all’impresa per essere stata gentilmente invitata ad andarsene, comunque il sindaco ci ha tranquillizzato tutti dicendo che l’impresa ha chiesto 3 milioni di euro, lui ne ha offerti 300.000 e quindi non c’è da preoccuparsi, con qualche rilancio reciproco si arriverà presto a stabilire questo banale dettaglio, in fondo è chiaro a tutti che pur di cambiare progetto evitando le fastidiose piscine e ottenendo il tanto atteso centro congressi sia giusto spendere un milioncino di euro.
Ma la soddisfazione che si prova nell’apprendere certe notizie non si limita a queste attese conferme ma si estende ben oltre nell’apprendere che nel giro di un solo mese avremo già il progetto preliminare che porterà magicamente i posti da 1500 a oltre 2000 e consentirà di appaltare i lavori e concluderli entro il 2012. Mi vengono già i brividi pensando all’inaugurazione con la coda di imprenditori che si accalcheranno alla receptions per prenotare gli spazi e iniziare una serie di congressi di cui c’è bisogno come del pane, e come di sottosegretari.
Pare che in occasione dell’inaugurazione il sindaco si esibirà in uno spettacolo circense come sputafuoco e domatore di coccodrilli mentre il vicesindaco planerà come un cormorano sui fili dell’alta tensione percorrendo 300 metri su un monociclo senza sella. Sembra che oltre all’orda di autorità, specializzati in taglio dei nastri con le forbici o anche con il solo uso della lingua, saranno presenti all’inaugurazione una delegazione di extraterrestri, provenienti da pianeti tuttora sconosciuti, invitati direttamente dal sindaco che pare li abbia incontrati in occasione di una sua recente vacanza nello spazio. La cerimonia sarà allietata da vari gruppi latino-americani orfani del festivalone che pare non potrà ripetere il successo dell’anno scorso a causa della defezione di buona parte delle possibili presenze, sembra che le 30.000 zanzare accorse l’anno scorso siano state stecchite per sbaglio da una spruzzata di alito fetente di un assessore imbizzarrito.
Loro sono fatti così: sono dei giocherelloni, amano stupire.
Ma la soddisfazione che si prova nell’apprendere certe notizie non si limita a queste attese conferme ma si estende ben oltre nell’apprendere che nel giro di un solo mese avremo già il progetto preliminare che porterà magicamente i posti da 1500 a oltre 2000 e consentirà di appaltare i lavori e concluderli entro il 2012. Mi vengono già i brividi pensando all’inaugurazione con la coda di imprenditori che si accalcheranno alla receptions per prenotare gli spazi e iniziare una serie di congressi di cui c’è bisogno come del pane, e come di sottosegretari.
Pare che in occasione dell’inaugurazione il sindaco si esibirà in uno spettacolo circense come sputafuoco e domatore di coccodrilli mentre il vicesindaco planerà come un cormorano sui fili dell’alta tensione percorrendo 300 metri su un monociclo senza sella. Sembra che oltre all’orda di autorità, specializzati in taglio dei nastri con le forbici o anche con il solo uso della lingua, saranno presenti all’inaugurazione una delegazione di extraterrestri, provenienti da pianeti tuttora sconosciuti, invitati direttamente dal sindaco che pare li abbia incontrati in occasione di una sua recente vacanza nello spazio. La cerimonia sarà allietata da vari gruppi latino-americani orfani del festivalone che pare non potrà ripetere il successo dell’anno scorso a causa della defezione di buona parte delle possibili presenze, sembra che le 30.000 zanzare accorse l’anno scorso siano state stecchite per sbaglio da una spruzzata di alito fetente di un assessore imbizzarrito.
Loro sono fatti così: sono dei giocherelloni, amano stupire.
giovedì 17 marzo 2011
Auguri Italia
Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta,
dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma,
che schiava di Roma Iddio la creò.
Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò.
Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì!
Noi fummo da secoli calpesti, derisi,
perché non siam popoli, perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica bandiera, una speme:
di fonderci insieme già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì!
Uniamoci, uniamoci, l'unione e l'amore
rivelano ai popoli le vie del Signore.
Giuriamo far libero il suolo natio:
uniti, per Dio, chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì!
Dall'Alpe a Sicilia, Dovunque è Legnano;
Ogn'uom di Ferruccio Ha il core e la mano;
I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla;
Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì!
Son giunchi che piegano Le spade vendute;
Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco, Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì!
http://www.scudit.net/mdmameliinno.htm








17 marzo Festa dell'Unità d'Italia a Torino
dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma,
che schiava di Roma Iddio la creò.
Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò.
Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì!
Noi fummo da secoli calpesti, derisi,
perché non siam popoli, perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica bandiera, una speme:
di fonderci insieme già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì!
Uniamoci, uniamoci, l'unione e l'amore
rivelano ai popoli le vie del Signore.
Giuriamo far libero il suolo natio:
uniti, per Dio, chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì!
Dall'Alpe a Sicilia, Dovunque è Legnano;
Ogn'uom di Ferruccio Ha il core e la mano;
I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla;
Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì!
Son giunchi che piegano Le spade vendute;
Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco, Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì!
http://www.scudit.net/mdmameliinno.htm
17 marzo Festa dell'Unità d'Italia a Torino
lunedì 14 marzo 2011
Assemblea condominiale
Il Consiglio Comunale della città di Gravellona Toce, Martedi 15 alle ore 09.00 (del mattino) si riunirà in prima convocazione. Scontato che questa prima convocazione andrà deserta, si riunirà allora in seconda convocazione mercoledi 16 alle ore 20.00.
Con tutto il rispetto per le assemblee di condominio siamo sempre stati convinti che l'assemblea che rappresenta l'intera città non dovesse ricorrere a simili stratagemmi per riuscire a deliberare le proprie decisioni. Limitandomi alla mia personale esperienza, che riguarda soltanto gli ultimi 12 anni della centenaria storia di Gravellona, devo sottolineare che non era mai successa una cosa simile; è successo in qualche occasione, pochissime, che sia mancato il numero legale e si sia dovuto rinviare qualche punto all'ordine del giorno ed è anche capitato che qualche volta il numero legale sia stato garantito grazie alla permanenza in aula delle minoranze consiliari, ma non si è mai vista una seconda convocazione.
Il semplice fatto che un sindaco sia obbligato a far ricorso alla seconda convocazione dimostra che inizia a venire meno la serietà di qualche consigliere comunale, tale evento potrebbe avere 2 diversi significati, entrambi preoccupanti; il primo significato potrebbe essere il disinteresse presunto di alcuni consiglieri verso i numerosi punti in discussione, nel qual caso farebbero bene a dimettersi; il secondo significato potrebbe essere che stanno venendo a galla pesanti dissidi interni alla maggioranza, nel qual caso vorrebbe dire che l'autoritarismo del sindaco invece di evolvere verso l'autorevolezza starebbe evolvendo verso una generale insofferenza. Secondo me hanno talento e ne vedremo delle belle con questa banda.
Con tutto il rispetto per le assemblee di condominio siamo sempre stati convinti che l'assemblea che rappresenta l'intera città non dovesse ricorrere a simili stratagemmi per riuscire a deliberare le proprie decisioni. Limitandomi alla mia personale esperienza, che riguarda soltanto gli ultimi 12 anni della centenaria storia di Gravellona, devo sottolineare che non era mai successa una cosa simile; è successo in qualche occasione, pochissime, che sia mancato il numero legale e si sia dovuto rinviare qualche punto all'ordine del giorno ed è anche capitato che qualche volta il numero legale sia stato garantito grazie alla permanenza in aula delle minoranze consiliari, ma non si è mai vista una seconda convocazione.
Il semplice fatto che un sindaco sia obbligato a far ricorso alla seconda convocazione dimostra che inizia a venire meno la serietà di qualche consigliere comunale, tale evento potrebbe avere 2 diversi significati, entrambi preoccupanti; il primo significato potrebbe essere il disinteresse presunto di alcuni consiglieri verso i numerosi punti in discussione, nel qual caso farebbero bene a dimettersi; il secondo significato potrebbe essere che stanno venendo a galla pesanti dissidi interni alla maggioranza, nel qual caso vorrebbe dire che l'autoritarismo del sindaco invece di evolvere verso l'autorevolezza starebbe evolvendo verso una generale insofferenza. Secondo me hanno talento e ne vedremo delle belle con questa banda.
venerdì 11 marzo 2011
Fantasie per il bilancio
In seguito alla nostra interpellanza, relativa alle preoccupazioni destate dal nuovo regolamento sui servizi scolastici, è arrivata la comunicazione dell’assessore competente a confermare che le nostre paure erano tutt’altro che infondate. L’assessore ha esibito una serie di dati con i quali intende dimostrare l’impossibilità di sostenere il servizio denominato “spazio gioco”. Noi crediamo che egli essendo un tecnico, visto che non è mai stato eletto ma è sempre stato chiamato a svolgere un ruolo da assessore in qualità di esperto, dovrebbe fare tutti gli sforzi necessari a convincere anche i suoi colleghi di giunta, magari meno tecnici di lui, dell’importanza di garantire questo tipo di servizi e soprattutto del fatto che è normale e ovvio che i servizi a domanda individuale siano da sempre finanziati con risorse di bilancio e solo in parte con il contributo degli utenti stessi.
Lo spazio gioco è nato per sopperire alla carenza di posti dell'asilo nido; è un servizio per i bambini che hanno meno di 3 anni e copre le ore del mattino senza la distribuzione di pasti; in questo modo una decina di mamme riescono a conservare almeno un lavoro part-time. Guardando tutti i bilanci consuntivi degli anni scorsi è evidente come tutti i servizi a domanda individuale per le amministrazioni siano un costo che viene coperto solo in parte con le rette degli utenti. Basti pensare che ci sono dei servizi, come la gestione degli impianti sportivi, che non sono coperti nemmeno in misura minima da alcuna retta ma vengono comunque garantiti. Se dovesse passare il principio che le amministrazioni forniscono solo i servizi che si coprono al cento per cento con il pagamento degli utenti che servizi sarebbero? Chi è che potrebbe permettersi di pagare il costo reale di asili nido, scuole materne, dopo scuola, stadio e pista di atletica, trasporto alunni ecc. ecc? E se le amministrazioni iniziassero a cadere nella trappola di accettare passivamente i continui sacrifici imposti dal governo centrale tagliando i servizi quale ruolo andrebbero a svolgere per la comunità?
Per concludere: il servizio va mantenuto e pubblicizzato in maniera da sfruttarlo al meglio e se mancano risorse rispetto al passato sarebbe bene chiedere al governo di evitare il taglio pari a 170.000 euro di contributi al comune di Gravellona, previsto per l’anno 2011, nonostante sia sempre stato un comune virtuoso e abbia sempre rispettato il patto di stabilità. Abbiamo sempre pensato che l’assessore Epifani avesse davvero a cuore il mantenimento e il potenziamento dei servizi, una sua svolta in direzione opposta ci delude profondamente.
Lo spazio gioco è nato per sopperire alla carenza di posti dell'asilo nido; è un servizio per i bambini che hanno meno di 3 anni e copre le ore del mattino senza la distribuzione di pasti; in questo modo una decina di mamme riescono a conservare almeno un lavoro part-time. Guardando tutti i bilanci consuntivi degli anni scorsi è evidente come tutti i servizi a domanda individuale per le amministrazioni siano un costo che viene coperto solo in parte con le rette degli utenti. Basti pensare che ci sono dei servizi, come la gestione degli impianti sportivi, che non sono coperti nemmeno in misura minima da alcuna retta ma vengono comunque garantiti. Se dovesse passare il principio che le amministrazioni forniscono solo i servizi che si coprono al cento per cento con il pagamento degli utenti che servizi sarebbero? Chi è che potrebbe permettersi di pagare il costo reale di asili nido, scuole materne, dopo scuola, stadio e pista di atletica, trasporto alunni ecc. ecc? E se le amministrazioni iniziassero a cadere nella trappola di accettare passivamente i continui sacrifici imposti dal governo centrale tagliando i servizi quale ruolo andrebbero a svolgere per la comunità?
Per concludere: il servizio va mantenuto e pubblicizzato in maniera da sfruttarlo al meglio e se mancano risorse rispetto al passato sarebbe bene chiedere al governo di evitare il taglio pari a 170.000 euro di contributi al comune di Gravellona, previsto per l’anno 2011, nonostante sia sempre stato un comune virtuoso e abbia sempre rispettato il patto di stabilità. Abbiamo sempre pensato che l’assessore Epifani avesse davvero a cuore il mantenimento e il potenziamento dei servizi, una sua svolta in direzione opposta ci delude profondamente.
sabato 5 marzo 2011
venerdì 4 marzo 2011
ORTI O PARCHEGGI ? Parcheggi, che domande !
Nel progetto di variante del Piano Particolareggiato della Crociera si nota una" furia" costruttiva convogliata verso la realizzazione di parcheggi che sgomenta. Un piccolo esempio illustrato dalle immagini di Via Alluvione presentate sopra. Il verde in questa zona centralissima sembra non avere più spazio. Qui si cambia la destinazione d'uso di aree attualmente occupate da orti privati per realizzare un posteggio di 64 posti auto.
Chi volesse informarsi su queste variazioni potrà armarsi di pazienza e visionare tutto il materiale relativo sul sito del Comune di Gravellona a questo indirizzo
http://www.comune.gravellonatoce.vb.it/ComSServizio.asp?Id=530&IdS=16
Questi documenti avrebbero meritato un bel logo in evidenza sulla homepage ma si è preferito tenerli un po' nascosti. Perché ?
Queste cartine con tutte le nuove variazioni sarebbe utile vederle proiettate ad una grandezza decente nelle serate pubbliche inflitteci dal Sindaco in Biblioteca dove si è costretti a visionare il tutto su un piccolo schermo da una distanza incredibile.
giovedì 3 marzo 2011
Giù le mani dai servizi scolastici!
L’allegra giunta dei teletubbies produce delle delibere che suscitano qualche interrogativo. Cosa potrebbe comportare la n° 13? L’abbiamo chiesto con questa interpellanza:
Al Sig. Sindaco del Comune di
GRAVELLONA TOCE
Oggetto: Interpellanza ai sensi dell’art. 21 del Regolamento del C.C.
SERVIZI SCOLASTICI
I sottoscritti Consiglieri Comunali della Lista Civica “Insieme per Gravellona”,
vista le delibere di giunta, N° 13 e successivamente modificata dalla delibera N° 18, con le quali viene espresso atto di indirizzo per quanto riguarda l’attivazione dei servizi scolastici finora forniti regolarmente;
consapevoli che i tagli orizzontali scriteriati da parte del governo centrale, anche nei confronti di tutti gli enti locali compresi quelli da sempre considerati virtuosi come il comune di Gravellona Toce, obbligano a compiere difficili scelte di bilancio;
considerato che nelle citate delibere vengono definiti i numeri minimi al di sotto dei quali l’amministrazione non intende più organizzare i servizi nell’anno successivo;
preoccupati dai possibili effetti negativi che il taglio di servizi così importanti verrebbero a determinare
CHIEDONO
se sia stata fatta una previsione degli effetti concreti di tali delibere e in particolare:
• quale possa essere il destino del servizio Spazio Gioco al quale è stato attribuito numero minimo 10 bambini qualora si ripetesse una situazione simile all’anno in corso in cui risultano iscritti 9 bambini;
• quale sarebbe il destino del personale impiegato e dei locali appositamente assunti in locazione qualora il servizio non venisse più attivato;
• in quale altro ambito sociale verrebbero impegnate le risorse eventualmente risparmiate;
• in quale modo verrebbe riattivato il servizio qualora negli anni successivi il numero di richieste dovesse tornare al di sopra dei valori minimi;
Sicuri che vi sia la ferma determinazione nel voler mantenere e se necessario rafforzare questa importantissima parte dei servizi alla comunità che l’amministrazione è chiamata a garantire restiamo in attesa che questa interpellanza sia messa all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, unitamente ai nostri cordiali saluti.
02- marzo 2011
I Consiglieri Comunali
Anna Di Titta
Ernesto Meazza
Giovanni Morandi
Al Sig. Sindaco del Comune di
GRAVELLONA TOCE
Oggetto: Interpellanza ai sensi dell’art. 21 del Regolamento del C.C.
SERVIZI SCOLASTICI
I sottoscritti Consiglieri Comunali della Lista Civica “Insieme per Gravellona”,
vista le delibere di giunta, N° 13 e successivamente modificata dalla delibera N° 18, con le quali viene espresso atto di indirizzo per quanto riguarda l’attivazione dei servizi scolastici finora forniti regolarmente;
consapevoli che i tagli orizzontali scriteriati da parte del governo centrale, anche nei confronti di tutti gli enti locali compresi quelli da sempre considerati virtuosi come il comune di Gravellona Toce, obbligano a compiere difficili scelte di bilancio;
considerato che nelle citate delibere vengono definiti i numeri minimi al di sotto dei quali l’amministrazione non intende più organizzare i servizi nell’anno successivo;
preoccupati dai possibili effetti negativi che il taglio di servizi così importanti verrebbero a determinare
CHIEDONO
se sia stata fatta una previsione degli effetti concreti di tali delibere e in particolare:
• quale possa essere il destino del servizio Spazio Gioco al quale è stato attribuito numero minimo 10 bambini qualora si ripetesse una situazione simile all’anno in corso in cui risultano iscritti 9 bambini;
• quale sarebbe il destino del personale impiegato e dei locali appositamente assunti in locazione qualora il servizio non venisse più attivato;
• in quale altro ambito sociale verrebbero impegnate le risorse eventualmente risparmiate;
• in quale modo verrebbe riattivato il servizio qualora negli anni successivi il numero di richieste dovesse tornare al di sopra dei valori minimi;
Sicuri che vi sia la ferma determinazione nel voler mantenere e se necessario rafforzare questa importantissima parte dei servizi alla comunità che l’amministrazione è chiamata a garantire restiamo in attesa che questa interpellanza sia messa all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, unitamente ai nostri cordiali saluti.
02- marzo 2011
I Consiglieri Comunali
Anna Di Titta
Ernesto Meazza
Giovanni Morandi
lunedì 28 febbraio 2011
Il futuro? E' adesso.
Stasera c’è stata la seconda riunione della commissione bilancio; la mia speranza di vedere apparire il leader Massimo a illuminarci sulla possibile soluzione per far fronte alla riduzione dei trasferimenti pari a 170.000 euro sul nostro bilancio, è stata delusa. A dire il vero la latitanza è stata estesa a tutti i consiglieri visto che erano presenti solo i componenti effettivi della commissione stessa, e nemmeno tutti. Mi hanno anche spiegato che non era necessario che fosse presente addirittura Lui, in fin dei conti c’era già l’assessore al bilancio al quale è stato delegato l’arduo compito di far quadrare i conti. Ad un certo punto è apparso un assonnato vice sindaco che però ha ritenuto opportuno di non perdere tempo con i problemi di bilancio ed è sceso a presidiare la piazza, chissà mai che qualche elettore indeciso non avesse bisogno di un caffè visto che fra poco più di 3 anni si vota. In ogni caso il problema è risolto: il bilancio si pareggia con gli oneri di urbanizzazione. Non è certo una novità, ma quest’anno si abbandona anche l’obiettivo di proseguire il faticoso cammino di avvicinamento al pareggio senza oneri destinandoli, come dovrebbe essere, agli investimenti e si viaggia a vele spiegate verso la direzione esattamente contraria. E così il cerchio si chiude: maxi variante al piano regolatore, oneri di urbanizzazione in entrata, bilancio che pareggia con gli oneri e niente investimenti. In pratica il governo taglia le risorse ai comuni (anche quelli virtuosi come Gravellona) e i comuni svendono il territorio per fare cassa. Per qualche anno si va ancora avanti.
Restano solo 2 piccoli problemi: la perdurante crisi per la quale non è certo che ci siano tutti questi investimenti immobiliari e qualora ci fossero, ci troveremo tra qualche anno ad aver esaurito l’intero territorio comunale. Si tira a campare e dopo si vedrà. Lungimiranti!
Restano solo 2 piccoli problemi: la perdurante crisi per la quale non è certo che ci siano tutti questi investimenti immobiliari e qualora ci fossero, ci troveremo tra qualche anno ad aver esaurito l’intero territorio comunale. Si tira a campare e dopo si vedrà. Lungimiranti!
martedì 22 febbraio 2011
Progresso ovunque
Mentre l'idea di costruire una scuola nuova è stata accuratamente riposta in un cassetto (ben sigillato), con il piano regolatore si prevede progresso e sviluppo ovunque; anche Pedemonte che per ora ha ancora alcuni prati in condizioni di primitivo abbandono ha diritto di vedere l'arrivo di betoniere civilizzatrici che ne consacrino l'ingresso nel terzo millennio, quello in cui l'obiettivo di coprire con asfalto e cemento anche gli angoli più remoti sarà finalmente raggiunto. Sull'area riportata al centro della fotografia è prevista nuova edificazione, così come nell'area a sinistra. Siamo sicuri che è proprio necessario? Sono tutte legittime e sacrosante richieste di semplici cittadini che desiderano costruirsi la casetta?
domenica 20 febbraio 2011
L'ULTIMO PRATO
Ecco l'ultimo prato in pieno centro, dietro alla Biblioteca Comunale, che con la variante al PRG è stato reso edificabile dall'amministrazione Giro ! Nelle serate pubbliche in cui si sono più volte illustrate le linee guida del PRG con cui si disegnerà la Gravellona del futuro il sindaco ha più volte ribadito il suo desiderio di far diventare più vivibile il centro cittadino che dovrà essere liberato mano a mano dalle automobili. Ma nei fatti , con il consenso di tutti i Consiglieri di maggioranza, si appresta a smentirsi nei fatti. Questo splendido spazio verde nel centro della città potrebbe essere il punto da cui partire per ricominciare a migliorare la qualità di vita dei gravellonesi. Unire la Biblioteca Civica a questo splendido spazio e farlo diventare il luogo ideale per i concerti ed il cinema all'aperto o anche solo un luogo tranquillo dove passare un pomeriggio sdraiati sull'erba a leggersi un libro o a prendere il sole, un luogo protetto dove portare i bambini a correre e divertirsi lontano da rumori e automobili. Il futuro più probabile sarà:
- l'ennesima costruzione a più piani
- un parcheggio interrato che sarà difficoltoso e costoso costruire per le possibili infiltrazioni d'acqua vista la vicinanza del Torrente Strona. Vi ricordate cosa è successo nel cantiere dietro al condominio di Via Marconi che ospitava la sede della Banca di Intra ?
- maggioranza dei posteggi a servizio degli appartamenti e delle attività commerciali
- pochissimi posteggi pubblici
- una striminzita area verde più utile per portarci i cani a fare i loro bisogni che i bambini a giocare
- l'ennesimo spazio dove concentrare la circolazione delle auto provenienti dalla Via Ripari.
il prato con meli dietro alla Villa Camona (Biblioteca Comunale) Guarda il prato dall'alto |
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