Una settimana fa i consiglieri di maggioranza capeggiati dal Sindaco hanno rispedito al mittente (il Gruppo Insieme per Gravellona) la proposta di votare un Ordine Del Giorno sulla questione nucleare.
Tra le altre cose si chiedeva di considerare il territorio comunale "indisponibile a qualunque tipo di attività (produzione di elettricità, stoccaggio, trasporto, trasformazione) legata all’energia nucleare e impegna il Consiglio Comunale ad esprimere parere negativo ogni qual volta consultato in materia". Per i "testoni" nucleari che l'altra sera in Consiglio ci hanno spiegato tutta la bonta di questa forma di energia alleghiamo una notiziola passata in sordina. Meditate testoni, meditate...anche voi avete dei figli e dei nipoti !
29/12/2010
Lo scorso 11 dicembre presso la miniera d'uranio Somair in Niger milioni di litri di fanghi radioattivi sono fuoriusciti da tre piscine lesionate riversandosi nell'ambiente. Una catastrofe radioattiva nel silenzio e nel disinteresse del mondo occidentale.
Proprio in questi giorni di grande spolvero di comunicazione del nucleare italiano, il blog di Greenpeace riporta che "domenica scorsa abbiamo diffuso la notizia di perdite radioattive da una miniera di AREVA in Niger. Ieri abbiamo saputo che il disastro è 10 volte peggiore. Areva, l’impresa controllata dal governo francese (per oltre il 90 per cento) ha dovuto ammettere che dalle vasche della miniera Somair sono fuoriusciti per “troppo pieno” 30 milioni di litri di fango radioattivo e non 200 mila. Inoltre, l’area coinvolta è di 20 ettari e non 2 come noto fino ad ora. Ancora nessun dato ufficiale sui livelli di contaminazione, ma Almoustapha Alhacen, che ha condotto l’analisi per l’associazione locale Aghir in’Man, ci ha confermato che la contaminazione ha già coinvolto due ettari di terreno”.
Contrariamente alle dichiarazioni di Areva di rispettare in Niger gli standard di sicurezza validi a livello internazionale, lo scorso maggio un rapporto di Greenpeace “Left in the dust” ha rivelato in modo dettagliato come gli abitanti dei villaggi di Arlit e Akokan siano circondati da acqua, suolo e aria contaminati dalla radioattività.
Intanto l’Uranio che si estrae da queste miniere potrebbe finire anche nelle centrali che Berlusconi e Veronesi vogliono costruire in Italia.
Quest’ulteriore perdita mostra che le cattive pratiche gestionali di Areva continuano a minacciare la salute e la sicurezza della popolazione e dell’ambiente.
Il nucleare quindi, rivela ancora una volta di soffrire di una filiera "sporca" (dalla miniera al reattore sino allo smantellamento) e conferma che la totale sicurezza non può esistere