Nella nostra piccola provincia si è già fatto molto in questa direzione, raggiungendo livelli di raccolta differenziata molto elevati a partire da Gravellona e Pieve Vergonte (primi esperimenti di raccolta “differenziata spinta”) e via via con molti altri comuni del Verbano, del Cusio e dell’Ossola. Il primo riconoscimento di questa virtù è stato sancito dalle classifiche nazionali, in cui Verbania è risultato il primo capoluogo di provincia, e Gravellona si è classificata al 1° posto nell’Italia del nord, o padania se preferite, nella raccolta differenziata del vetro (vedi pag. 56 del dossier pubblicato sul sito linkato qui sotto).
http://www.legambiente.eu/scienza/cdoc/schedaDoc.php?id=4915
Tuttavia questa nostra virtù si ferma alla raccolta e non si afferma nella valorizzazione delle frazioni differenziate come invece è ampiamente dimostrato che si potrebbe fare, creando occupazione e ritorni economici. Anche nel trattamento della parte di rifiuto che non riusciamo a differenziare siamo piuttosto primitivi visto che da anni continuiamo ad accanirci nell’incenerimento. Senza fare i soliti esterofili ci siamo limitati ad osservare qualche esempio italiano di realtà che opera attivamente verso l’obiettivo rifiuti zero e abbiamo così avuto l’opportunità di visitare il centro riciclo Vedelago e successivamente di avere ospite la signora Carla Poli, titolare del centro, che ha incontrato alcune classi delle scuole di Gravellona nel pomeriggio, distribuendo materiale didattico sull’educazione ambientale, e partecipando ad una riuscitissima serata pubblica, il 6 ottobre 2008, organizzata dal PD provinciale e sostenuta dal movimento di Beppe Grillo (calma calma non si è trattato di una vera e propria “alleanza” diciamo un contratto a progetto). In quell’occasione ha presentato l’attività del suo centro specificando che vengono trattate circa 10.000 tonnellate all’anno di rifiuti con una quota residuale da portare in discarica limitata al 1- 2%.
http://www.centroriciclo.com/impianti.php
in cui ha valutato i vari metodi di trattamento, sia termici sia meccanico-biologici, della frazione residuale dei rifiuti per conto delle province di Novara e VCO. Ho fatto vedere lo studio ai titolari del centro di Vedelago che, pur rallegrandosi dell’essere almeno stati considerati, mi fanno notare che l’analisi relativa al loro impianto è stata estremamente sommaria soprattutto nella valutazione dei costi, e questo è confermato anche dal fatto che non hanno chiesto a loro nessun dato ne economico ne tecnico e quindi non si capisce su che basi abbiamo fatto le valutazioni. Se fosse davvero così, altrimenti vorrei una smentita documentata, non capisco quale possa essere il motivo visto che nell’analisi delle altre possibilità, tutte basate sul dio fuoco a diverse temperature, sono stati molto analitici e ne hanno esaltato i mirabolanti effetti. Pazienza, speriamo che Giuseppe Monti, eletto ieri nuovo presidente del COB unico per il VCO per la programmazione della gestione dei rifiuti; ente unico che ha unificato i due precedenti consorzi abbia la lungimiranza di considerare anche queste possibilità visto che la chiusura del forno di Mergozzo non è più evitabile. Per ora l’assemblea dei sindaci del VCO, ovviamente con maggioranza Lega Nord e PDL, dopo aver eletto i nuovi amministratori si è limitata a proporre un bell’aumento dei compensi agli amministratori del nuovo ente: 24 mila euro al Presidente, 18 mila al vice, 14.440 agli altri consiglieri del Cda e l'aggiunta di un gettone a tutti i partecipanti alle assemblee, per un totale dei costi ben superiore alla somma dei due precedenti consorzi. Per fortuna alcuni amministratori presenti, soprattutto del PD ora in minoranza, hanno mostrato di essere tutt’altro che morti protestando al punto che la decisione sui compensi è stata rinviata alla prossima seduta; e ci mancherebbe…va bene che la campagna elettorale è finita e nessuno si ricorda più gli impegni alla riduzione dei costi della politica, ma almeno un po’ di rispetto per chi sta vivendo pesantemente gli effetti della crisi è dovuto e la sobrietà sarebbe d’obbligo.
E non ditemi che i rifiuti esistono.
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